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Differenze tra apprendistato di primo, secondo e terzo livello



Come chiaramente spiegato sul portale web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’apprendistato è un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Come il termine suggerisce, tale contratto ha come fine principale la formazione dei giovani lavoratori e, ovviamente, l’incremento dei livelli di occupazione giovanile.

Il principale riferimento normativo di questo particolare contratto di lavoro è il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 che ha sostituito il precedente Testo Unico dell’Apprendistato (Decreto Legislativo 167/2011).

Quando si parla di apprendistato si distinguono tre diverse tipologie: apprendistato di primo, secondo e terzo livello.

Di seguito si illustreranno brevemente le tre diverse tipologie di apprendistato, con una breve premessa relativa all’importanza di questo contratto di lavoro.

Apprendistato: perché è importante?

Parlando di apprendistato, è innanzitutto opportuno ribadire l’importanza di questo particolare contratto sia per quanto riguarda i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, sia per quanto riguarda le aziende.

Per quanto riguarda i giovani, l’apprendistato facilita l’ingresso nel mercato del lavoro perché offre una concreta opportunità di formazione sia pratica che teorica. Ovviamente, le competenze che si acquisiscono con il passare del tempo aumentano le possibilità di un futuro impiego, senza contare il fatto che in qualsiasi ambito è fondamentale poter applicare le proprie conoscenze teoriche in un contesto lavorativo reale, cosa non sempre semplice se non si passa da un percorso formativo.

Non mancano nemmeno i benefici per le aziende: si tratta infatti di un contratto che permette all’azienda di ridurre il costo del lavoro perché sono previsti benefici contributivi e legati alla retribuzione. Inoltre, dopo il periodo di apprendistato, l’azienda avrà la possibilità di inserire nel proprio organico del personale già formato e qualificato per specifiche mansioni, con ovvi benefici per quanto riguarda la produttività aziendale.

Apprendistato di primo livello

Quello di primo livello è l’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.

Con questa tipologia di contratto di lavoro è possibile conseguire una qualifica professionale oppure un diploma professionale alternando studio e lavoro.

La durata di questo contratto è determinata in base alla qualifica o al diploma da conseguire e non può essere superiore a tre anni (oppure a quattro nel caso di diploma regionale quadriennale).

Con questa tipologia contrattuale possono essere assunti giovani dai 15 ai 25 anni senza una qualifica o un diploma professionale.

Apprendistato di secondo livello (apprendistato professionalizzante)

Come accennato, è la tipologia contrattuale più diffusa nell’ambito dell’apprendistato.

L’apprendistato professionalizzante è un contratto di lavoro finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale tramite una formazione trasversale e professionalizzante. Ha normalmente una durata minima di 6 mesi e una durata massima di 3 anni, ma si può arrivare a 5 anni nell’ambito dell’artigianato.

Con questa tipologia di contratto è possibile assumere giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, ma nel caso di possesso di qualifica professionale, l’età minima scende a 17 anni.

Apprendistato di terzo livello

Quello di terzo livello è noto anche come apprendistato di alta formazione e ricerca. Si tratta di un contratto di lavoro che permette il conseguimento di diversi livelli di titolo di studio, ovvero diploma di scuola secondaria superiore, diploma professionale di tecnico superiore, diploma di laurea, master e dottorato di ricerca.

Può essere sfruttato anche per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche. Possono essere assunti con questa tipologia contratto i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni compiuti (nel caso di possesso di qualifica professionale l’età minima scende a 17 anni), in tutti i settori di attività, privati o pubblici.

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