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Impianti frigoriferi: tecnologia e scienza per una conservazione ottimale



Sono molteplici i comparti industriali nei quali le celle frigo e gli impianti frigoriferi rivestono un ruolo di primaria importanza. Basti pensare, fra gli altri, alla logistica e alla ristorazione: settori nei quali è fondamentale assicurare la conservazione di prodotti sensibili e alimenti in maniera corretta. Stiamo parlando di sistemi che consentono di mantenere temperature controllate, e che risultano fondamentali per contrastare la proliferazione dei batteri e fare in modo che la qualità dei prodotti possa essere garantita anche sul lungo periodo. Il funzionamento degli impianti frigoriferi si fonda su specifici principi scientifici: l’isolamento termico, l’efficienza energetica e il ciclo di refrigerazione sono essenziali per attenuare l’impatto ambientale e ottimizzare le prestazioni. Nel novero delle opzioni ritenute più efficienti vanno menzionate senza dubbio le celle frigo prefabbricate, che hanno il duplice pregio di poter essere installate con facilità e che, grazie alla loro versatilità, si adattano a una grande varietà di ambienti. 

La tecnologia della freschezza


La tecnologia è dunque cruciale per la freschezza e la conservazione degli alimenti nel corso del tempo. Non va sottovalutato, poi, che poter conservare gli alimenti in condizioni ottimali rappresenta un prezioso contributo per evitare gli sprechi alimentari. Gli impianti refrigeranti di ultima generazione, offrendo tecnologie integrate per la refrigerazione e la conservazione della freschezza, sono in grado di garantire condizioni di conservazione perfette. Utilizzare sia nel settore industriale che in quello commerciale gli impianti di refrigerazione vuol dire poter contare su sistemi che garantiscono il raffreddamento per conservare non solo gli alimenti e le bevande, ma anche – per esempio – i campioni biologici, le piante, i fiori, i materiali necessari per terapie e trattamenti medici, e così via. 

Come funziona la tecnologia degli impianti frigoriferi


Un motore elettrico è il cuore del meccanismo di funzionamento di tutti gli impianti di refrigerazione: attraverso questo motore, l’energia meccanica viene convertita in energia termica. Un liquido refrigerante consente di ridurre la temperatura, il cui livello varia a seconda dei modelli e delle necessità: in alcuni casi si possono toccare i 60 gradi sotto zero. Una cella frigorifera comprende un condensatore, un compressore e un operatore. Quest’ultimo favorisce lo scambio di calore che garantisce il processo di raffreddamento; il compressore, invece, è quello che consente al liquido di circolare, comprimendolo verso il condensatore, dove poi avviene lo scambio di energia tra l’aria fredda esterna e il gas che arriva, appunto, dall’espansore.

Congelazione, surgelazione e temperature


La temperatura che si raggiunge con gli impianti di refrigerazione cambia in funzione di molteplici variabili: per esempio la tipologia di prodotto che è necessario conservare, ma anche la lunghezza del periodo di conservazione. Le celle frigorifere industriali che vengono utilizzate per la conservazione della frutta, per esempio, sono celle a temperatura positiva, caratterizzate da un ridotto livello di umidità e un range di temperature compreso tra 0 e 18 gradi. Per congelare e surgelare gli alimenti, invece, si ricorre alle celle a temperatura negativa, cioè con temperature sotto lo zero: sono quelle che consentono di conservare anche i prodotti chimici. 

Un esempio: gli impianti frigoriferi nel settore ortofrutta


Uno dei settori che impongono la massima attenzione dal punto di vista della gestione del freddo è quello dell’ortofrutta. Tra le circostanze potenzialmente problematiche c’è la perdita di acqua dagli ortaggi che si può verificare dopo la raccolta: una situazione che causa la perdita di turgore, l’appassimento e soprattutto il deterioramento dei prodotti. Alcuni ortaggi perdono più acqua di altri: per esempio gli asparagi a una temperatura di 5 gradi fanno registrare perdite molto più consistenti rispetto alle cipolle. Tali prodotti, di conseguenza, necessitano di impianti differenti. Risulta evidente che la progettazione delle celle frigorifere destinate alla verdura e alla frutta deve essere effettuata nel rispetto delle caratteristiche dei prodotti a cui esse sono destinate, tenendo conto delle innovazioni – anche in una prospettiva eco-friendly – che contraddistinguono il processo di produzione.

Soluzioni diverse per esigenze differenti


Il mercato degli impianti di refrigerazione mette a disposizione una vasta gamma di soluzioni per assecondare le necessità più diverse: unità centralizzate, unità singole remote o unità monoblocco, con caratteristiche studiate per adattarsi ad esigenze e ambienti differenti. Le unità centralizzate, per esempio, sono concepite in maniera specifica per i grandi magazzini, i centri commerciali, i supermercati e i negozi. Le unità singole remote, invece, possono essere installate in contesti residenziali, e sono ideali nelle situazioni in cui non si ha la possibilità di installare il motore nei pressi della cella o del banco. Infine, le unità monoblocco possono essere installate a soffitto o a parete, e si adattano a spazi di grandi, medie o piccole dimensioni, con costi di installazione ridotti. Vale la pena di citare, in conclusione, le celle frigorifere a gancio, così denominate per la tipologia di collegamento di cui sono dotate: si trovano in supermarket, negozi e ristoranti.

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