Il James Webb ha veramente messo in discussione le teorie sull'espansione dell'Universo?
In un video che circola in rete il fisico Michio Kaku spiega che con le recenti scoperte, in particolare del telescopio Webb, "dovremo riscrivere la teoria di "creazione" (sic!) dell'Universo". Cosa c'è di esagerato e non scientifico in questa e in altre affermazioni del celebre scienziato?
L'affermazione di Michio Kaku si riferisce a una recente Scoperta del telescopio James Webb che avrebbe osservato (il condizionale è d'obbligo visto che non si tratta di una peer review ma di una pubblicazione su Arxiv) la galassia più distante mai osservata finora, risultato della più antica fusione di galassie. La maggior parte delle grandi galassie dell'Universo sono cresciute in questo modo; la nostra galassia, la Via Lattea, mostra essa stessa una storia di fusioni.
Ma allora perché tanto sensazionalismo in questa scoperta e perché Kaku afferma che "dovremo riscrivere la teoria di "creazione" (sic!) dell'Universo".
La sua affermazione può essere interpretata in vari modi, ma ci sono alcuni punti da chiarire per comprendere eventuali imprecisioni o problemi:
1. Uso del termine "creazione"
- Il termine creazione implica, almeno nel linguaggio comune, un atto deliberato o intenzionale, spesso associato a una narrazione religiosa o mitologica.
- In ambito scientifico, è più corretto parlare di "formazione" o "origine" dell'Universo, riferendosi ai modelli cosmologici come il Big Bang. Usare il termine "creazione" può essere fuorviante e confondere il pubblico, facendo pensare a un intervento di tipo metafisico o soprannaturale, piuttosto che a un processo fisico.
2. La teoria del Big Bang non è una "teoria della creazione"
- La teoria del Big Bang non descrive l'origine ultima dell'Universo o "ciò che è successo prima". Essa descrive l'evoluzione dell'Universo da uno stato estremamente caldo e denso fino al presente.
- Il Big Bang non è un evento che implica la "creazione dal nulla" (ex nihilo), ma un modello matematico che descrive come l'Universo si espande e cambia nel tempo.
3. Il telescopio Webb e le nuove scoperte
- Il telescopio James Webb ha fornito dati straordinari sulla formazione delle galassie nell'universo primordiale, rivelando galassie più grandi e mature di quanto ci si aspettasse in tempi molto vicini al Big Bang.
- Queste scoperte non smentiscono il Big Bang, ma suggeriscono che i modelli di formazione galattica debbano essere aggiornati o integrati.
- Non c'è, al momento, alcuna evidenza che richieda una "riscrittura totale" delle teorie sull'origine dell'Universo. Piuttosto, si tratta di aggiustare le conoscenze relative a specifici aspetti, come la dinamica della formazione delle prime galassie o il comportamento della materia oscura.
4. Linguaggio sensazionalistico
- Michio Kaku è noto per il suo stile comunicativo che punta a catturare l'attenzione del pubblico generale. Questo stile, sebbene utile per divulgare la scienza, rischia di semplificare eccessivamente questioni complesse.
- Dichiarare che dobbiamo "riscrivere" la teoria può sembrare un'esagerazione rispetto al reale impatto delle scoperte attuali. La scienza evolve continuamente, ma raramente una nuova scoperta invalida completamente un modello consolidato.
5. Possibile confusione tra scienza e filosofia
- Se Kaku intende che le nuove scoperte ci obbligano a ripensare filosoficamente il nostro posto nell'Universo o a rivalutare i nostri paradigmi di pensiero, questo è un discorso diverso. Tuttavia, questo tipo di riflessione esula dall'ambito della fisica strettamente empirica.
L'affermazione potrebbe essere interpretata come imprecisa o sensazionalistica, specialmente per quanto riguarda il termine "creazione" e l'idea di una riscrittura totale della teoria cosmologica. Le scoperte del telescopio Webb arricchiscono il nostro modello dell'Universo e ne raffinano i dettagli, ma non demoliscono le basi consolidate del Big Bang o della cosmologia moderna.
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