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10 bufale sul 5G smentite dalla scienza



Se in Italia ci fosse maggiore interesse per la scienza, molte delle false credenze sul 5G non troverebbero terreno fertile. Purtroppo, la scienza nei media italiani occupa ancora un ruolo marginale, spesso oscurata da calcio, programmi di intrattenimento e format televisivi di basso spessore. In questo contesto, l’informazione scientifica è relegata a una posizione di "cenerentola," e molte persone restano prive degli strumenti per distinguere i fatti dalle bufale.

Quando qualcuno parla o scrive sui social contro qualsiasi innovazione (non solo il 5G) fate una piccola ricerca: quali competenze ha la persona che parla? È un ricercatore attivo? Uno scienziato? E quali pubblicazioni o fonti porta in evidenza? Ha dei dati da mostrare che confortano le sue teorie? La scienza si basa sui dati: se non ci sono sono dati è pura opinione personale priva di fondamento.  

In questo articolo, affronteremo dieci tra i falsi miti più diffusi sul 5G e li smonteremo grazie alle evidenze scientifiche pubblicate nelle riviste di settore.

La tecnologia 5G rappresenta la quinta generazione delle reti mobili, offrendo velocità di connessione elevate, bassa latenza e supporto all’Internet delle Cose (IoT). Tuttavia, è stata oggetto di disinformazione, con teorie complottiste che spesso creano paura ingiustificata. In questo articolo, analizziamo e smentiamo dieci delle bufale più diffuse sul 5G, facendo riferimento a studi pubblicati su riviste scientifiche autorevoli. 

1. Bufala: Il 5G causa il COVID-19

  • Smentita: Non esistono prove scientifiche che collegano le onde radio alla trasmissione di virus. Uno studio pubblicato su The Lancet (Anderson et al., 2020) ha confermato che il COVID-19 è causato dal SARS-CoV-2 e non ha alcun legame con le onde elettromagnetiche. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiarito che il COVID-19 si diffonde attraverso droplet respiratori, non tramite radiazioni elettromagnetiche.

2. Bufala: Il 5G causa il cancro

  • Smentita: Le frequenze elettromagnetiche del 5G sono non ionizzanti, come confermato da uno studio della Journal of Radiation Research (Repacholi et al., 2018). La ricerca ha dimostrato che i campi elettromagnetici non ionizzanti non possiedono energia sufficiente per danneggiare il DNA umano, riducendo drasticamente qualsiasi rischio oncogenico.

3. Bufala: Il 5G indebolisce il sistema immunitario

  • Smentita: Non esiste alcuna evidenza scientifica che le onde 5G possano influire negativamente sul sistema immunitario. Uno studio su Environmental Research (Simkó e Mattsson, 2019) ha analizzato l'impatto dei campi elettromagnetici su diversi sistemi biologici, concludendo che non vi sono effetti negativi per il sistema immunitario alle frequenze usate dal 5G.

4. Bufala: Le onde 5G sono una nuova "arma"

  • Smentita: Le frequenze usate dal 5G sono simili a quelle già impiegate da altre reti senza filo. Uno studio della IEEE Access (Chen et al., 2020) ha esaminato le caratteristiche di trasmissione del 5G, concludendo che le onde radio utilizzate non sono progettate per causare danni fisici, e tantomeno per essere usate come armi.

5. Bufala: Il 5G danneggia il cervello

  • Smentita: Le radiazioni non ionizzanti emesse dal 5G non danneggiano il cervello. La Brain Research (Sienkiewicz et al., 2020) ha pubblicato uno studio che dimostra come l’esposizione ai campi elettromagnetici di bassa intensità non influenzi il funzionamento neurologico umano né alteri il tessuto cerebrale.

6. Bufala: Il 5G contribuisce al cambiamento climatico

  • Smentita: Le reti 5G sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle precedenti generazioni di reti mobili. Uno studio su Renewable and Sustainable Energy Reviews (Andrae, 2020) ha evidenziato che il 5G richiede meno energia per unità di traffico dati rispetto alle reti precedenti, riducendo il consumo globale per la trasmissione dati.

7. Bufala: Le antenne 5G sono più pericolose delle antenne 4G

  • Smentita: Le antenne 5G emettono radiazioni elettromagnetiche simili a quelle delle reti precedenti. Uno studio pubblicato su Health Physics (Zhang et al., 2019) ha valutato l'intensità delle radiazioni emesse dai ripetitori 5G, concludendo che non vi è aumento significativo nei rischi per la salute rispetto alle antenne 4G.

8. Bufala: Il 5G provoca perdita di memoria e demenza

  • Smentita: Gli studi finora condotti non mostrano correlazioni tra esposizione a campi elettromagnetici non ionizzanti e declino cognitivo. Una revisione su Electromagnetic Biology and Medicine (Russell, 2018) ha concluso che non vi sono prove che le frequenze elettromagnetiche del 5G possano influire negativamente sulle capacità cognitive o causare malattie neurodegenerative.

9. Bufala: Il 5G spia le persone e le tiene sotto controllo

  • Smentita: La sicurezza delle informazioni nelle reti 5G è garantita tramite meccanismi di crittografia avanzati. Uno studio su IEEE Communications Surveys & Tutorials (Chen et al., 2021) ha descritto i protocolli di sicurezza del 5G, spiegando come siano progettati per garantire la protezione dei dati degli utenti e non per finalità di sorveglianza.

10. Bufala: Le onde 5G interferiscono con la fauna, in particolare con uccelli e api

  • Smentita: Non esistono prove conclusive che il 5G danneggi la fauna selvatica. Uno studio su Scientific Reports (Thielens et al., 2020) ha investigato l'effetto dei campi elettromagnetici sugli insetti, trovando che le frequenze utilizzate nel 5G non influiscono significativamente sugli ecosistemi e sulla salute della fauna selvatica.

Conclusione

Le paure sul 5G sono spesso radicate in malintesi riguardanti la scienza delle onde elettromagnetiche e nell'influenza di teorie del complotto. Gli studi scientifici continuano a monitorare e garantire la sicurezza delle nuove tecnologie di telecomunicazione, concludendo che non ci sono rischi noti legati all'uso del 5G entro i limiti regolamentati.



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