L’universo dei distributori automatici: come funzionano?
Almeno una volta nella vita, e non necessariamente da bambini, tutti ci siamo chiesti come funziona un distributore automatico di cibo o bevande. La sua realizzazione è altamente tecnologica e gli consente di funzionare senza l’intervento umano, ripulendo persino autonomamente l’alloggiamento dove si inseriscono le banconote.
Componenti interne
Al fine di creare il meccanismo interno di un distributore, vengono inserite le cosiddette boccole autolubrificanti, che subiscono un processo di sinterizzazione per restare sempre efficienti. La sinterizzazione permette a tale meccanismo di non incepparsi mai, in quanto la natura porosa che viene conferita in fase di realizzazione impregna le boccole, letteralmente, del lubrificante necessario.
Vi saranno ovviamente anche dei timer e dei relè che si attiveranno quando il pagamento della cifra relativa al prodotto sarà stato versato. Il meccanismo di caduta o di erogazione si innescherà quindi in automatico. La refrigerazione interna sarà imprescindibile per alimenti che necessitano di fresco, ma mentre questi saranno solo fatti cadere in basso per essere prelevati, per le bevande la faccenda è più complessa.
Si parte sempre da una caldaia che contiene acqua a temperatura intorno ai 100 gradi. A seconda della bevanda prescelta (caffè, latte, tè o mix di questi ingredienti), il liquido viene pompato nel contenitore apposito per creare ciò che si è selezionato. Non mancano alloggiamenti dedicati ai bicchieri, alle palette e allo zucchero.
Naturalmente, le numerose schede di controllo elettronico poste nel distributore sono connesse con un server centrale, il vero e proprio cervello del dispositivo, e dotate di software in grado di supportare tutte le azioni, inclusa la segnalazione di guasti.
Il funzionamento passo passo
Si comincia con la selezione del prodotto che si desidera, così da visualizzare sullo schermo il costo preciso. Nel caso delle monete, il pagamento avviene in maniera quasi istantanea, mentre per le banconote sono di solito necessari alcuni secondi perché la macchina possa riconoscerne la validità (ed eventualmente erogare il resto). La tecnologia consente anche l’inserimento di carte di credito con relè dedicati alla visualizzazione digitale dei principali circuiti.
I motori di vendita non sono altro che delle bobine che fanno scivolare il prodotto selezionato mentre, come visto, per avere una bevanda occorre attendere che i meccanismi interni “preparino” il caffè o il cappuccino desiderati.
Ma che accade quando la confezione di biscotti o di grissini si blocca o non cade nel contenitore di raccolta (drop box)? Semplice, i sensori del distributore rilevano l’errore e, a meno di complicanze, erogano il rimborso.
Distributori al sicuro
In contesti poco controllati come i centri commerciali, l’importanza delle serrature di sicurezza del distributore automatico impedirà a chicchessia di prelevare prodotti senza pagare o di danneggiare seriamente la macchina. Ma se il blocco automatico è assicurato anche per quanto concerne il denaro all’interno, capita che con uno o due colpetti il prodotto rimasto incastrato scenda giù. In realtà, pur se spesso funziona, non si tratta di una buona idea.
Il rimborso automatico, in molti distributori, può avvenire persino a distanza di qualche minuto, ma in caso contrario è presente un numero verde stampigliato sulla parte frontale per chiederlo direttamente al proprietario. Se trattati con cura, i distributori funzioneranno a lungo e continueranno a erogare snack e momenti spensierati.
Fonti:
- https://www.emporiodelcuscinetto.it/contents/download/it/ARTICOLI_VARI/Catalogo_Boccole_Autolubrificanti.pdf
- https://www.world-matic.com/blog/parti-di-un-distributore-automatico-come-fatto/
- https://www.metrios.com/it/cos-e-la-sinterizzazione-nella-metallurgia-delle-polveri.php
- https://www.donnamoderna.com/lifestyle/fai-da-te/come-costruire-un-distributore-automatico-200815
- https://www.dars-avenue.it/come-funziona-un-distributore-automatico/
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