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COME L'EVOLUZIONE CI AIUTA A RIPENSARE IL CANCRO

Nel nostro corpo - tra le cellule - la cooperazione vince. L'individualismo perde. Tuttavia occorre vedere quante sono le cellule egoiste che non rispettano le regole, perché potrebbero sopraffare le altre. Così fa il cancro. Ma non è una battaglia. E dobbiamo smettere di pensare che lo sia. E' questo il messaggio fondamentale di Athena Aktipis, contenuto nel libro: "Secondo natura: come l'evoluzione ci aiuta a ripensare il cancro" (traduzione e cura di Lavinia Ferrone, pubblicato da effequ nel 2023). 

Pensateci un attimo: nel nostro corpo esiste un numero di cellule letteralmente gigantesco, eppure "la cooperazione cellulare va oltre qualsiasi cosa gli umani abbiano mai realizzato: le cellule si comportano come una società utopica, condividendo le risorse, prendendosi cura dell'ambiente che abitano, regolando il loro comportamento al solo scopo del benessere del nostro corpo". E allora, cos'è il cancro? "Il cancro è ciò che succede quando le cellule smettono di cooperare per il bene dell'organismo pluricellulare e iniziano ad usurpare le risorse, inquinando l’ambiente che condividono, e replicandosi in maniera incontrollata”.

Stiamo parlando di qualcosa che succede nel tempo e col tempo, stiamo quindi definendo l’evoluzione di un insieme di cellule (sì, perché innanzitutto noi siamo un insieme di cellule). E se la biologia non è comprensibile se non alla luce dell’evoluzione, la stessa cosa vale per il cancro. Così l’autrice ci porta dentro una delle patologie più diffuse su tutto il pianeta (sia animale che vegetale) attraverso la lente evoluzionistica. In questo modo, il “senso” del cancro può essere ritrovato. 

Ma dobbiamo prima capire che non esiste soltanto una lenta evoluzione all’esterno del nostro corpo, che ci riguarda come interi organismi, ma c’è anche un’evoluzione dentro di noi, molto più veloce, perché – in generale – le cellule si riproducono rapidamente. E il cosiddetto “adattamento differenziale” assume risvolti diversi: per noi è collegato alla capacità di trovare cibo, evitare pericoli e trovare un compagno / compagna; per il cancro invece, ovvero per quella parte di nostre cellule “traditrici”, si tratta di consumare tantissime risorse, evitare l’attacco del sistema immunitario e proliferare rapidamente e dappertutto. Il problema è che il “successo” delle cellule tumorali “è in conflitto con l’intero organismo”.

In particolare, si può affermare che “il cancro sia essenzialmente un approfittatore cellulare all’interno di un sistema di cooperazione pluricellulare”, ma l’evoluzione della cooperazione cellulare interessa anche le cellule tumorali. Posto che la cooperazione multicellulare è caratterizzata da cinque regole di base:

- non dividersi in maniera incontrollata;

- autodistruggersi se si è una minaccia;

- condividere e trasportare risorse;

- fare il proprio lavoro;

- prendersi cura dell’ambiente

nel momento in cui non vengono più seguite, si apre il sipario del cancro”. Ma su quest’ultimo agisce una “selezione multilivello” che è veloce per l’interno del nostro corpo e lenta per l’ambiente in cui ci troviamo. Insomma, sebbene di fatto l’argomento di questo libro sia piuttosto complesso, l’autrice riesce a renderlo semplice, divulgativo e comprensibile, anche se si tratta di biologia, di meccanismi evolutivi e di una cosa (il cancro) che spaventa molte persone. Inoltre capire è già un primo passo nella direzione di accettare, soprattutto quando si tratta di un patologia con cui occorre convivere. 

Secondo natura: come l'evoluzione ci aiuta a ripensare il cancro

scritto da Athena Aktipis

tradotto e curato da Lavinia Ferrone

e pubblicato da effequ


Walter Caputo

Divulgatore scientifico dal 2008



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