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Cosa sono i vaccini e come funzionano? Quali sono obbligatori?

 


I vaccini rappresentano una delle più grandi scoperte nella storia della medicina, giocando un ruolo cruciale nella prevenzione delle malattie infettive e nel miglioramento della salute pubblica. Ma cosa sono esattamente i vaccini e come funzionano? In questo articolo esploreremo il meccanismo d'azione dei vaccini, la loro importanza nella prevenzione delle malattie e quali sono i vaccini obbligatori in Italia.

Cosa sono i vaccini?

I vaccini sono preparati biologici progettati per conferire immunità contro una specifica malattia. Sono costituiti da parti del microrganismo che causa la malattia, come virus o batteri, o da sostanze che ne mimano l'azione, chiamate antigeni. Questi antigeni possono essere inattivati (come nel caso dei virus uccisi), attenuati (virus o batteri vivi ma resi incapaci di causare la malattia), o consistenti in frammenti di proteine o zuccheri del patogeno.

Il principio alla base dei vaccini è quello di stimolare il sistema immunitario a riconoscere e combattere il microrganismo in questione, senza causare la malattia. Quando il corpo è esposto a un vaccino, il sistema immunitario risponde come farebbe con una vera infezione: produce anticorpi, che sono proteine specializzate in grado di neutralizzare o distruggere il patogeno. Inoltre, il sistema immunitario "memorizza" l'agente infettivo, in modo che, in caso di esposizione futura, possa reagire rapidamente e in maniera efficace per prevenire l'infezione o attenuarne i sintomi.

Come funzionano i vaccini?

Per comprendere il funzionamento dei vaccini, è utile sapere come il sistema immunitario protegge l'organismo. Quando un agente patogeno entra nel corpo, il sistema immunitario lo riconosce come estraneo e attiva una serie di risposte per eliminarlo. Questa risposta include la produzione di anticorpi specifici, che legano e neutralizzano il patogeno, e la formazione di cellule immunitarie di memoria, che rimangono nel corpo pronte a intervenire rapidamente in caso di una futura infezione.

I vaccini simulano questa infezione senza causare la malattia, inducendo una risposta immunitaria protettiva. Esistono diversi tipi di vaccini, a seconda del tipo di patogeno e della modalità con cui è attenuato o inattivato:

  1. Vaccini inattivati: Questi vaccini contengono virus o batteri uccisi, che non possono causare la malattia ma sono ancora in grado di stimolare una risposta immunitaria. Un esempio è il vaccino contro la poliomielite.

  2. Vaccini vivi attenuati: Questi vaccini contengono versioni vive ma indebolite del patogeno, che causano una risposta immunitaria senza provocare la malattia. Esempi includono i vaccini contro il morbillo, la parotite e la rosolia (MPR).

  3. Vaccini a subunità, ricombinanti, o coniugati: Questi vaccini contengono solo parti specifiche del patogeno, come proteine o zuccheri, che sono sufficienti a stimolare una risposta immunitaria. Un esempio è il vaccino contro l'epatite B.

  4. Vaccini a DNA o a RNA: Questi sono i vaccini più recenti e innovativi, come i vaccini a mRNA sviluppati contro il COVID-19 (Pfizer-BioNTech e Moderna). Contengono istruzioni genetiche che inducono le cellule del corpo a produrre una proteina del patogeno, stimolando così una risposta immunitaria.

Importanza dei vaccini nella salute pubblica

I vaccini hanno avuto un impatto straordinario sulla salute pubblica. Hanno contribuito a debellare malattie mortali come il vaiolo e a ridurre drasticamente l'incidenza di altre malattie gravi come la poliomielite, il morbillo, e la difterite. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che i vaccini prevengano milioni di morti ogni anno e riducano significativamente i costi sanitari legati al trattamento delle malattie infettive.

Uno degli aspetti più importanti dei vaccini è il concetto di immunità di gregge. Quando una percentuale sufficientemente alta della popolazione è vaccinata contro una malattia, il patogeno ha meno opportunità di diffondersi, proteggendo anche coloro che non possono essere vaccinati, come i neonati o le persone con determinate condizioni mediche.

Vaccini obbligatori in Italia

In Italia, l'obbligo vaccinale è regolato da una serie di leggi e decreti che mirano a proteggere la salute pubblica, soprattutto tra i bambini e le categorie vulnerabili. Il Decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, noto come "Decreto Vaccini", ha introdotto l'obbligo di vaccinazione per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni per l'accesso ai servizi educativi e scolastici. Questo decreto è stato emanato in risposta al calo delle coperture vaccinali, che aveva portato alla ricomparsa di malattie prevenibili come il morbillo.

Attualmente, in Italia, i seguenti vaccini sono obbligatori:

  1. Antipolio: Protegge contro la poliomielite, una malattia virale che può causare paralisi permanente.

  2. Antidifterica: Previene la difterite, una malattia batterica che colpisce il sistema respiratorio e può essere fatale.

  3. Antitetanica: Protegge contro il tetano, una malattia causata da una tossina prodotta da un batterio che può entrare nel corpo attraverso ferite.

  4. Antipertosse: Previene la pertosse, una malattia respiratoria altamente contagiosa che può essere grave nei bambini piccoli.

  5. Antiepatite B: Protegge contro l'epatite B, un'infezione virale che attacca il fegato e può portare a cirrosi o cancro al fegato.

  6. Anti-Haemophilus influenzae tipo b (Hib): Previene infezioni gravi causate da questo batterio, tra cui meningite e polmonite.

  7. Antimorbillo: Protegge contro il morbillo, una malattia virale altamente contagiosa che può causare gravi complicazioni, soprattutto nei bambini.

  8. Antiparotite: Previene la parotite (orecchioni), che può causare complicazioni come la meningite virale.

  9. Antirosolia: Protegge contro la rosolia, una malattia virale che può causare gravi difetti congeniti se contratta in gravidanza.

  10. Antivaricella: (solo in alcune regioni) Previene la varicella, una malattia infettiva comune tra i bambini, ma che può avere complicazioni gravi.

Questi vaccini sono somministrati secondo un calendario vaccinale nazionale che prevede dosi multiple e richiami per garantire una protezione duratura.

Controversie e vaccini

Nonostante i benefici indiscutibili dei vaccini, esistono movimenti e individui che esprimono scetticismo o opposizione alla vaccinazione, citando preoccupazioni per la sicurezza, effetti collaterali, e questioni etiche. La preoccupazione principale è spesso legata al timore che i vaccini possano causare gravi effetti collaterali, inclusi disturbi neurologici. Tuttavia, la maggior parte delle ricerche scientifiche e delle revisioni da parte di enti di salute pubblica conferma che i vaccini sono sicuri e che i benefici superano di gran lunga i rischi.

È fondamentale basare le decisioni sui vaccini su informazioni accurate e fonti affidabili. Gli enti di salute pubblica come l'OMS, il Ministero della Salute italiano, e l'Istituto Superiore di Sanità forniscono risorse aggiornate e informazioni basate sull'evidenza scientifica per aiutare le persone a comprendere l'importanza della vaccinazione.

In breve

I vaccini sono strumenti vitali per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute pubblica. La loro capacità di prevenire epidemie, ridurre la mortalità infantile, e migliorare la qualità della vita è stata dimostrata in decenni di uso e ricerca scientifica. In Italia, la vaccinazione è non solo un dovere civico, ma anche un obbligo legale per proteggere la comunità e soprattutto i più vulnerabili.

Con il continuo sviluppo di nuovi vaccini e l'aggiornamento delle strategie vaccinali, è essenziale rimanere informati e seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie per garantire che i benefici della vaccinazione siano pienamente realizzati.

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