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Fino a quale età i bambini devono dormire con mamma e papà?

 


Il co-sleeping o dormire insieme ai genitori è una pratica diffusa in molte culture e rappresenta un tema di grande interesse per molti genitori. Sebbene vi siano diverse opinioni riguardo a quando smettere e quali siano i benefici e i rischi associati, è importante considerare le esigenze specifiche di ogni famiglia e bambino. Questo articolo esplora i vari aspetti del co-sleeping, analizzando i pro e i contro e cercando di rispondere alla domanda fino a che età i bambini devono dormire con mamma e papà.

Il termine co-sleeping si riferisce alla pratica di far dormire i bambini nella stessa stanza o nel letto dei genitori. Esistono diverse varianti di co-sleeping come il bed-sharing, dove i bambini dormono nello stesso letto con i genitori, e il room-sharing, dove i bambini dormono in una culla o in un letto separato nella stessa stanza dei genitori.

Molti genitori scelgono il co-sleeping per garantire un senso di sicurezza e comfort ai loro bambini. La vicinanza ai genitori può aiutare i bambini a sentirsi protetti e meno ansiosi durante la notte. Per le madri che allattano al seno, il co-sleeping può rendere più semplice e meno faticoso l'allattamento notturno. La madre può facilmente allattare il bambino senza dover uscire dal letto, il che può anche contribuire a un sonno migliore per entrambi. Il co-sleeping può rafforzare il legame affettivo tra genitori e figli. La vicinanza fisica e il contatto durante la notte possono favorire un senso di intimità e connessione. Alcuni studi suggeriscono che il co-sleeping possa aiutare a ridurre il rischio di apnee notturne nei neonati. La presenza dei genitori può favorire una regolazione migliore del respiro del bambino.

Tuttavia, il co-sleeping, soprattutto il bed-sharing, è stato associato a un aumento del rischio di SIDS. Le autorità sanitarie, come l'American Academy of Pediatrics, raccomandano il room-sharing ma sconsigliano il bed-sharing per ridurre tale rischio. Dormire con un bambino può disturbare la qualità del sonno dei genitori. I movimenti e i rumori del bambino possono causare risvegli frequenti, influenzando negativamente il riposo degli adulti. Il co-sleeping prolungato può rendere difficile per i bambini imparare a dormire da soli. Questo può portare a problemi di sonno in futuro, quando i genitori decidono di spostare il bambino in una stanza separata. Condividere il letto con un bambino può limitare l'intimità della coppia. La mancanza di uno spazio privato può influenzare negativamente la relazione tra i partner.

Non esiste una risposta universale alla domanda su quando smettere di fare co-sleeping. La decisione dipende da diversi fattori, tra cui le esigenze del bambino e della famiglia, la cultura e le raccomandazioni mediche. L'American Academy of Pediatrics raccomanda che i bambini dormano nella stessa stanza dei genitori (ma non nello stesso letto) per almeno i primi sei mesi di vita, e preferibilmente fino a un anno. Questo può ridurre il rischio di SIDS. Dopo il primo anno, i genitori possono considerare di spostare il bambino in una stanza separata. Ogni bambino è unico, e alcuni segnali possono indicare che è pronto per dormire da solo. Questi segnali possono includere la capacità di dormire per lunghi periodi senza svegliarsi, mostrare indipendenza durante il giorno e esprimere desiderio di avere uno spazio personale. Le esigenze della famiglia giocano un ruolo importante nella decisione di smettere il co-sleeping. Se i genitori trovano che il co-sleeping influisce negativamente sul loro sonno o sulla loro relazione, potrebbe essere il momento di considerare un cambiamento.

La transizione dal co-sleeping a dormire da soli può essere un processo graduale. Ecco alcuni suggerimenti per facilitare questo passaggio come creare una routine di sonno, stabilire una routine di sonno prevedibile può aiutare il bambino a sentirsi sicuro e rilassato. Questo può includere attività come leggere una storia, cantare una ninna nanna o fare un bagno caldo. Iniziare facendo dormire il bambino nel proprio letto per brevi periodi durante il giorno e poi progressivamente estendere il tempo durante la notte può essere utile. Utilizzare un oggetto di comfort, come un peluche o una coperta, può aiutare il bambino a sentirsi sicuro nel proprio letto. Durante la transizione, i genitori possono rimanere vicini al bambino finché non si addormenta, per poi gradualmente ridurre la loro presenza.

Se dunque partiamo dal presupposto che  il co-sleeping sia una pratica personale e culturale che offre sia benefici che sfide, dobbiamo concludere che la decisione di quando smettere dipende da una varietà di fattori, tra cui le esigenze del bambino, le raccomandazioni mediche e le circostanze familiari. È importante che i genitori considerino attentamente questi aspetti e facciano una scelta informata che favorisca il benessere di tutta la famiglia. Con il giusto approccio e il supporto, la transizione dal co-sleeping a dormire da soli può avvenire in modo sereno e positivo per tutti.

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