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I buchi neri? Potrebbero essere "Gravastar"

Una recente ricerca propone che ciò potrebbe risolvere parte del mistero dell'energia oscura. 


Tra i vari oggetti cosmici, i buchi neri sono tra i più affascinanti e misteriosi. Predetti nel 1915 da Karl Schwarzschild attraverso le equazioni della relatività generale di Einstein, questi oggetti sono stati poi confermati e studiati per decenni. Tuttavia, il mistero del loro "centro" rimane: le equazioni indicano una singolarità con densità infinita, un concetto fisicamente non ben compreso.

Recentemente, un team della University of Gdańsk ha riproposto l'idea che i buchi neri possano essere gravastar (GRAvitational VAcuum STAR). Proposta inizialmente nel 2001 da Pawel Mazur e Emil Mottola, questa teoria suggerisce che, durante il collasso gravitazionale, la gravità possa comportarsi in modo quantistico, evitando la formazione di una singolarità e creando invece una "bolla" di vuoto quantistico. Questa bolla sarebbe mantenuta dall'energia del vuoto, un concetto che potrebbe essere collegato all'energia oscura responsabile dell'espansione accelerata dell'Universo.

João Luís Rosa, uno degli autori dello studio, spiega che il modello delle gravastar non implica la presenza di una singolarità, risolvendo quindi uno dei problemi principali dei buchi neri. Rosa e colleghi hanno esaminato come le particelle e la radiazione elettromagnetica potrebbero interagire con le gravastar. Le loro previsioni sono compatibili con le osservazioni sperimentali, suggerendo che questo modello possa essere possibile.

Esternamente, una gravastar apparirebbe simile a un buco nero, con un'ombra causata da un meccanismo di redshift gravitazionale. Tuttavia, questa ipotesi necessita di ulteriori prove e verifiche teoriche. Gli esperimenti futuri come l'Event Horizon Telescope e Gravity+ potrebbero fornire le osservazioni necessarie per testare questa teoria.

Fonte: https://journals.aps.org/prd/abstract/10.1103/PhysRevD.109.084002

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