UN'ULTIMA NOTTE TRANQUILLA SU QUESTA TERRA
Naturalmente "l'ingiustizia non può portare al Bene", ma occorre pensare anche a mantenere un proprio equilibrio, cercando almeno di strappare ai propri doveri una mezza giornata di sole di fine estate. Anche se non si potrà togliersi dalla testa il cimitero - sempre più grande - e l'ospedale militare, dove i pazienti non vengono chiamati per nome, ma per malattia e numero.
Poi si torna a "compiere un lavoro di importanza non trascurabile" sebbene "i cappellani militari, per Hitler, erano un impaccio inutile". Ma il dovere non può essere una strada dritta, perché ci si mette di traverso - come minimo - la coscienza. Come si può "offrire al condannato un'ultima notte tranquilla su questa terra"?
Mentre la notte comincia, il pastore si trova a dividere la stanza con un capitano. Di mattino presto quest'ultimo prenderà un aereo per unirsi alla Sesta Armata a Stalingrado. Di sicuro non tornerà più, ma ha ancora una notte per salutare la sua amata.
Così si scopre (gradualmente) che ciascuno ha - o ha avuto - una vita, una storia che vale la pena raccontare e bisogna farlo subito, prima della parola fine. Se anche fosse una sola notte, più intensa di un'intera vita, ci sarà pur sempre un avvenire "colmo di forza e di vita".
scritto da Albrecht Goes
e pubblicato da Marcos y Marcos nel 2023
Walter Caputo
P.S.: le parti virgolettate sono citazioni dal testo recensito. La foto è stata scattata da Walter Caputo. Questa recensione - in forma di videorecensione - è stata pubblicata su Tik Tok (canale #libriperdavvero) al seguente link: https://vm.tiktok.com/
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