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STATISTICA E PROBABILITA': PUNTATA 2 DI "N"

Siamo giunti alla seconda puntata di "N" (qui trovate la prima) e continuiamo a parlare di calcolo delle probabilità attraverso l'omonimo libro di Luca Leuzzi, Enzo Marinari e Giorgio Parisi (Zanichelli editore). 

Prendiamo in considerazione la legge dei grandi numeri, trattata nel capitolo 3, tanto famosa quanto mal compresa e mal interpretata. La vogliamo finire di pensare che se un numero non è uscito da molto tempo, necessariamente uscirà, oppure se un numero è uscito molte volte, di sicuro per ora non uscirà? Già negli anni '80 il fisico Tullio Regge scriveva sulla terza pagina de La Stampa di enormi fortune sperperate nel gioco, avvisando che le "intuizioni" dei giocatori sono spesso fallaci. E gli autori ribadiscono proprio questo, a pagina 43, trattando la "fallacia del giocatore", ovvero la convinzione che, se uno stesso risultato si ripete spesso, presto o tardi nel futuro si presenterà più di rado. Per evitare che la gente pensi cose più o meno strane della legge dei grandi numeri, attribuendole conseguenze che in realtà non ha, gli autori non solo spiegano bene l'enunciato debole e forte della legge in questione, ma offrono anche una dimostrazione accessibile.

C'è poi un altro importante risultato, che non si trova affatto nei libri classici di calcolo delle probabilità. Si tratta del teorema delle grandi deviazioni (trattato nel cap. 4). A tal proposito, nei corsi sulla sicurezza per i lavoratori, spiego spesso che il "pericolo" è intrinseco ad un sacco di mezzi, attrezzature, sostanze, ecc. e non è misurabile, né eliminabile. Invece il rischio è quantificabile ed è possibile ridurlo, anzi minimizzarlo, in modo da evitare di giungere al danno. Ma il rischio è di fatto una funzione che dipende da due variabili: la probabilità e la gravità (o magnitudo). Esistono eventi definiti molto rari, caratterizzati quindi da una probabilità molto bassa. Tuttavia, se e quando si dovessero verificare, la loro gravità sarebbe estrema, nel senso che i danni sarebbero giganteschi. Ecco, proprio per questi eventi, è utile il teorema delle grandi deviazioni, in quanto consente un controllo più accurato della probabilità. 

Walter Caputo

Divulgatore in Scienze Statistiche

Autore del libro: "Non è colpa della statistica"

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