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STATISTICA E PROBABILITA': PUNTATA 1 DI "N"

 Molti anni fa entrai in una libreria per chiedere se fosse disponibile un qualunque libro di Fisica abbastanza facile o - perlomeno - non troppo difficile. Mi venne proposto un libro di meccanica razionale per ingegneri. Dopo averlo brevemente sfogliato, dissi: "Mi sembra troppo difficile". "Ma cosa vuole? Un libro per principianti, proprio uno di quelli per <<dummies>>?" rispose il libraio. "Magari non proprio, il fatto è che questo libro sembra troppo per me..." provai ulteriormente ad obiettare. Ma il libraio concluse la sua consulenza ed anche la relativa vendita in modo piuttosto deciso: "Guardi, le conviene acquistare questo, almeno imparerà qualcosa. Al contrario, magari, dopo aver finito un libro <<for dummies>>, si vergognerà quasi di averlo letto ed aver consumato il suo tempo". 

Acquistai quel libro, ma ancora oggi la connotazione negativa di <<dummies>> mi risuona fra i ricordi. Eppure aveva ragione quel libraio. Come ha ragione l'editore Zanichelli a pubblicare il libro: "Calcolo delle probabilità" di Luca Leuzzi, Enzo Marinari e Giorgio Parisi con il sottotitolo: "Un trattatello per principianti volenterosi". Sia ben chiaro: si tratta di un libro impegnativo, ma - cari lettori - se avete letto un bel po' di libri divulgativi di statistica e calcolo delle probabilità, magari vi sarete stufati, essendo fermi ad un punto oltre il quale non è più possibile proseguire, come se fosse un perenne semaforo rosso.

Naturalmente, non voglio affermare che qualunque lettore capirà ogni singola pagina del libro, ma credo fermamente che tutti i lettori riusciranno a fare dei passi in avanti e quel semaforo rosso diventerà verde. Nonostante diverse dimostrazioni matematiche e parecchie appendici di calcolo poste alla fine di ogni capitolo, o forse proprio grazie a tutto ciò, chi legge questo libro potrà fare un altro pezzo di strada sul calcolo delle probabilità. 

E quanto affermo è già evidente nel primo capitolo, intitolato: "Introduzione alla probabilità", che non ha quasi nulla di ciò che ci si potrebbe aspettare da un primo capitolo di un classico libro di calcolo delle probabilità. Niente cenni storici a famosi probabilisti, né inizi light o filosofici. Si entra invece subito nel vivo del calcolo, utilizzando anche la geometria per far ragionare graficamente il lettore, che può toccare con mano le conseguenze di assunzioni implicite nel calcolo (con riferimento al paradosso di Bertrand, che invece può essere risolto grazie ad assunzioni esplicite). Insomma, già dal principio gli autori vogliono trasmettere questo messaggio: la matematica serve anche in ottica di debunking probabilistico, cioè per accorgersi di affermazioni sulla probabilità, prive di fondamento. 

E qui finisce la prima puntata. Ne seguiranno altre (presto!), sul libro in oggetto e poi anche su altri libri, ma sempre di statistica e calcolo delle probabilità.

Walter Caputo

Divulgatore in Scienze Statistiche

Autore del libro: "Non è colpa della Statistica"

N.B.: l'autore della foto è Walter Caputo

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