DI MACCHIA E DI MORTE (BALLATA DEGLI ULTIMI BRIGANTI): L'ESORDIO LETTERARIO DI FILIPPO CERRI
In questa storia ci sono molte cose di cui non è facile parlare: la fatica, la miseria, la vendetta, la giustizia, il brigantaggio, l’omertà, la protezione in mancanza dello Stato (anche di quello sociale), l’infanzia distrutta, la violenza, la vita vissuta e la vita narrata, i sequestri, le estorsioni, le imboscate, gli amori impossibili, le vite senza futuro, la vecchiaia e la morte.
Ed effettivamente tutti questi temi – comunque difficili da affrontare - sono narrati, peraltro in una forma splendida, in quanto si tratta – in un certo senso – di un mix di poesia e prosa. E’ proprio un linguaggio particolare, in cui nella forma tipica del romanzo (quindi la prosa), si inseriscono parti più poetiche con un incastro praticamente perfetto. Ciò si può dedurre anche dal sottotitolo, “ballata”: una narrazione che si snoda tra parti liriche stemperate da fucilate e parti più di prosa addolcite da metafore poetiche molto azzeccate.
Tale forma di narrazione è così potente che il lettore si immerge in profondità nella seconda metà dell’Ottocento italiano, fra carrozze, cavalli, contadini, pastori, carbonai, preti, carabinieri, ricchi proprietari terrieri e, naturalmente, intere dinastie di briganti. A tal proposito il taglio biografico dei vari briganti è un altro elemento di valore aggiunto alla storia, che fa sì che, se questo è il primo Filippo Cerri, vogliamo subito leggere la sua seconda opera. Perché non c’è bisogno di essere particolarmente esperti per valutare, basta leggere questa storia di macchia e di morte per capire che l’autore avrà un bel futuro nell’ambito letterario. E pazienza se ora non è molto conosciuto, io scrivo proprio perché lo sia, perché chi non sa cosa leggere scelga il meglio che la produzione letteraria offre, e stia anche attento a non cadere nella trappola dell’autore super famoso e pluripremiato, ma che in realtà non ha più nulla da dire e quindi da scrivere.
A questo punto vi lascio dentro una storia tra ammazza-carabinieri e ammazza-briganti, re della selva e re del nulla, bracci destri e traditori, omertosi e delatori, il tutto condito da quella piccola quotidianità dell’800, in una Maremma in cui vi è una distanza gigantesca tra ricchi-potenti e poveri-miserabili.
Walter Caputo
Di macchia e di morte - Ballata degli ultimi briganti
Filippo Cerri
Collana Rondini / Effequ Editore
giugno 2022
Altri titoli Effequ da me recensiti:
Menti parallele di Laura Tripaldi
Trilogia della catastrofe di Emmanuela Carbé, Jacopo La Forgia e Francesco d'Isa
La dorsale - Libro primo - l'anno del ferro di Maria Gaia Belli
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