Conto corrente aziendale: scopriamo insieme come funziona
Oggi aprire un conto corrente aziendale è davvero veloce e pratico, lo sappiamo bene. È possibile farlo direttamente online in modo semplice e in autonomia, senza dover andare in filiale di persona, sfruttando da subito tutti i vantaggi che ci offre. Si tratta di uno strumento indispensabile, anche se non più obbligatorio in Italia da qualche anno ormai, sia per i liberi professionisti con la partita IVA, che per piccole e media imprese.
Con un conto corrente aziendale, infatti, è possibile effettuare diverse operazioni e avere vari vantaggi. Iniziamo con il fatto che possiamo pagare gli stipendi, le note spese, le tasse e le altre varie spese in maniera separata dal privato e quindi più ordinata, senza pericolo che ci si possa confondere. Inoltre, è possibile ricevere prestiti particolari e agevolati, anche a breve termine, o ottenere delle polizze assicurative speciali dedicate alle imprese o ai liberi professionisti.
Conto corrente aziendale: tutti i vantaggi
In alcuni casi, per le aziende è possibile anche dare un accesso al conto corrente (che può essere diversificato a seconda dei ruoli) alle varie figure aziendali che devono utilizzarlo per le diverse spese da sostenere. Il manager dell’azienda, infatti, potrà seguire passo a passo tutti i movimenti sul conto corrente, tenere traccia dei pagamenti, del saldo e così via.
E’ anche possibile fornire ad ogni persona che ha l’autorizzazione ad accedere al conto una carta da utilizzare in maniera autonoma, che deve essere scelta con accuratezza a seconda delle funzionalità e dei vantaggi di cui ognuno di loro ha bisogno. Ce ne sono alcune che offrono i servizi basilari, infatti, e altre che sono di alto livello. Per un libero professionista o un manager, ad esempio, la carta X - la carta in metallo ideata da Qonto - è uno strumento di pagamento dal design e dai vantaggi esclusivi:
- non presenta nessuna commissione aggiuntiva né sui prelievi, né sui pagamenti effettuati.
- importo massimo di pagamenti pari a 60.000€ e di prelievi pari a 3.000€ su in periodo di 30 giorni consecutivi.
- offre un servizio di Concierge attivo 7 giorni su 7 che mette a tua disposizione un assistente personale da poter contattare tramite app per qualsiasi necessità - come servizi a domicilio, prenotazioni, svolgimento di compiti amministrativi e burocratici, ecc.
- offre la possibilità di accedere a più di 1.100 sale VIP (anche dette sale lounge) negli aeroporti di tutto il mondo, fornisce l'assicurazione Mastercard più esclusiva.
Insomma, si tratta di una carta esclusiva che rappresenta un vero e proprio alleato nel mondo del business, pensata per supportare i professionisti di ogni ambito e le imprese.
Cosa serve per aprire un qualsiasi conto corrente aziendale e quali sono i costi?
Tornando a noi, vediamo insieme quali sono i documenti solitamente richiesti per l'apertura di un qualsiasi conto corrente aziendale.
Prima di tutto, c’è bisogno del documento di identità del rappresentante legale dell’azienda o del libero professionista, ovviamente. Possiamo scegliere di presentare la carta d'identità, la patente di guida o il passaporto. Per le imprese, inoltre, è necessario presentare anche una copia della visura camerale, per i liberi professionisti serve invece il certificato di attestazione della partita IVA. A questo punto, inizia un processo di verifica che ha delle tempistiche variabili (al massimo 24 ore) a seconda della banca selezionata e che possono allungarsi nel caso in cui ci siano delle informazioni errate.
Passando ai costi dei conti correnti aziendali, questi variano da banca a banca. Infatti, se aprire il conto in una banca fisica non ha costi, ci sono poi una serie di spese da sostenere per il suo utilizzo: le commissioni per le carte bancomat e carte di credito, quelle per i bonifici in uscita e quelli per gli addebiti diretti. Ci sono, tuttavia, alcune banche digitali e istituti di pagamento che concedono alle aziende la possibilità di optare per formule speciali che prevedono un canone fisso mensile all’interno del quale vengono comprese anche quelle operazioni effettuate più di frequente. Ovviamente, questa cifra da versare mensilmente varia a seconda della grandezza dell’impresa e del numero di operazioni che vengono fatte.
Post a Comment