I SUPERPOTERI DELLA TAVOLA PERIODICA
Che la Chimica sia importante, ormai, è un fatto arcinoto. E non c'è bisogno di una ricorrenza come quella dei 150 anni della Tavola Periodica, per ricordarci che le basi di chimica vanno apprese fin da piccoli. Siamo infatti costretti ogni giorno a nuotare in un oceano di fake-news e - senza bussola - si può finir male. Capire ciò che mangiamo senza chimica è impossibile, e lo stesso discorso vale per la nostra salute.
A dispetto della sua importanza, la chimica non è molto amata, né sufficientemente compresa. Non predomina nemmeno sugli scaffali delle librerie nella sezione "divulgazione scientifica", dove spesso perde la partita, vinta dalla Fisica, che viene considerata molto più misteriosa ed affascinante. Eppure qualcosa di buono per cominciare c'è: si tratta de "La tavola degli elementi - Scopri la chimica intorno a te!" scritto da Mike Barfield, illustrato da Lauren Humphrey e pubblicato da Editoriale Scienza.
L'ho letto insieme a mio figlio, che ha 11 anni, e vorrei quindi farvi un resoconto su cosa ci è piaciuto e su cosa invece non abbiamo apprezzato. Mio figlio ha rilevato che la forza del libro è nello spazio, infatti ad ogni elemento della tavola periodica viene dedicato uno spazio ben circoscritto. Ciò rende il testo decisamente più comprensibile. Su questo sono d'accordo con mio figlio, come sono d'accordo con lui su un altro punto di forza del libro: la sezione "lo trovi in". Sapevate ad esempio che l'argon si trova nei doppi vetri, lo zinco nelle creme per neonati, il palladio nelle otturazioni dei denti e lo iodio nel merluzzo?
Sui fumetti, invece, non ci siamo, né per i testi, né per i disegni. A mio figlio piacciono, a me no. Io sono cresciuto con Dylan Dog e Nathan Never, ovvero con uno stile grafico completamente diverso rispetto a quello che troverete nella sezione "chimica a fumetti". Per quanto riguarda, in generale, i disegni e i colori usati nelle parti di testo, io trovo che ci siano ampi spazi di miglioramento, mentre mio figlio ha trovato i disegni esteticamente validi.
C'è poi un aspetto che accomuna padre e figlio: gli esperimenti. Sono senza dubbio interessanti ed arricchiscono il libro. Chiudo questo pezzo con un ultimo punto di forza del libro: la triade "aspetto", "pericolo" e "superpoteri". Si tratta di indicazioni molto utili, perché qualunque lettore vuol sapere che aspetto ha un determinato elemento (ha un certo colore? Puzza? E' un gas? Oppure è un metallo?), se è pericoloso oppure no (ad es. il cloro è tossico, il rame è sicuro, mentre lo zinco può causare irritazione) e quali sono i suoi superpoteri. Questa è decisamente la parte del libro caratterizzata da maggior potenza divulgativa. Facciamo qualche esempio: il rame è superconduttore, il vanadio è super resistente, l'argon è super pigro, il silicio è un genio dei computer e l'alluminio è riciclabile in eterno.
Buona lettura a tutti, figli e genitori.
Walter Caputo
SuperLettore
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