NOBEL A TRE PER LA CHIMICA. C'È UNA DONNA
Premiato il lavoro sulle proteine applicato a biocarburanti e farmaci. È la quinta volta che una donna vince il Nobel per la chimica.
Con l'assegnazione ad Arnold, per la quinta volta nella sua storia, il Nobel per la Chimica viene assegnato a una donna. La notizia arriva all'indomani dell'assegnazione del Nobel per la Fisica a una donna, per la (sola) terza volta nella storia del Nobel.
UN PREMIO MISOGINO?
Vorremmo ricordare che quest'anno il Premio Nobel per la letteratura non verrà assegnato per uno scandalo di stupro. Questa è l'Accademia Svedese. Proprio in questi giorni un italiano si è distinto anche al Cern. Giusto per sottolineare che pregiudizi e misoginia sono presenti in ambito accademico come in qualsiasi altro settore (Hollywood ad esempio).
Cern, Alessandro Strumia presenta teoria sessista: “Gli uomini hanno inventato la fisica, l’ingresso non è su invito”
Ma passiamo alle cose serie.
Una metà del premio è assegnata a rances H. Arnold per le sue ricerche, che hanno permesso di ottenere il controllo degli enzimi, e l'altra metà è divisa fra George P. Smith e Sir Gregory P. Winter per le ricerche condotte sulla genetica dei batteriofagi e sugli anticorpi.
Le ricerche di Arnold sono cominciate alla fine degli anni '70, quando era impegnata sulle allora nuove tecnologie per l'energia solare. Lungo questa strada, decise di concentrare l'attenzione sugli enzimi, ossia sugli strumenti che l'evoluzione utilizza naturalmente per guidare e modificare la vita sulla Terra.
Negli anni successivi le sue ricerche hanno dimostrato la possibilità di controllare e manipolare gli enzimi. Grazie a quelle tecniche oggi gli enzimi sono largamente utilizzati nella produzione di biocarburanti e farmaci, dagli anticorpi ad alcuni antitumorali.
Smith ha invece lavorato sui batteriofagi, ossia sui virus che infettano i batteri, trasformandoli in fabbriche di proteine. Wilson ha utilizzato le ricerche di Smith per controllare l'evoluzione degli anticorpi, in modo da ritagliarli 'su misura' per svolgere determinate funzioni. Nel 2002 il primo anticorpo ottenuto con questa tecnica, chiamato adalimumab, è stato approvato per la terapia dell'artrite reumatoide
Chi sono i premiati
L'americana Frances H. Arnold, 62 anni, è insegna Ingegneria chimica, bioingegneria e biochimica nel California Institute of Technology (Caltech). Nata nel 1956 a Pittsburgh, ha studiato nell'università della California a Berkeley.
E' americano anche George P. Smith, 71 anni, è professore emerito dell'università del Missouri. Nato nel 1941 a Norwalk,ha studiato nell'università di Harvard e poi in quella di americana di University, nel Massachusetts.
Il britannico Sir Gregory P. Winter, 67 anni, è professore emerito del Laboratorio di Biologia Molecolare del Medical Research Council (Mrc) a Cambridge. Nato nel 1951 a Leicester, ha studiato nell'università di Cambridge.
Ecco il video dell'annuncio del Nobel per la Chimica 2018
L'ingegnere biochimico Frances H. Arnold, quinta donna a ottenere il Nobel per la chimica (Ansa) |
Con l'assegnazione ad Arnold, per la quinta volta nella sua storia, il Nobel per la Chimica viene assegnato a una donna. La notizia arriva all'indomani dell'assegnazione del Nobel per la Fisica a una donna, per la (sola) terza volta nella storia del Nobel.
UN PREMIO MISOGINO?
Vorremmo ricordare che quest'anno il Premio Nobel per la letteratura non verrà assegnato per uno scandalo di stupro. Questa è l'Accademia Svedese. Proprio in questi giorni un italiano si è distinto anche al Cern. Giusto per sottolineare che pregiudizi e misoginia sono presenti in ambito accademico come in qualsiasi altro settore (Hollywood ad esempio).
Cern, Alessandro Strumia presenta teoria sessista: “Gli uomini hanno inventato la fisica, l’ingresso non è su invito”
Ma passiamo alle cose serie.
Una metà del premio è assegnata a rances H. Arnold per le sue ricerche, che hanno permesso di ottenere il controllo degli enzimi, e l'altra metà è divisa fra George P. Smith e Sir Gregory P. Winter per le ricerche condotte sulla genetica dei batteriofagi e sugli anticorpi.
Le ricerche di Arnold sono cominciate alla fine degli anni '70, quando era impegnata sulle allora nuove tecnologie per l'energia solare. Lungo questa strada, decise di concentrare l'attenzione sugli enzimi, ossia sugli strumenti che l'evoluzione utilizza naturalmente per guidare e modificare la vita sulla Terra.
Negli anni successivi le sue ricerche hanno dimostrato la possibilità di controllare e manipolare gli enzimi. Grazie a quelle tecniche oggi gli enzimi sono largamente utilizzati nella produzione di biocarburanti e farmaci, dagli anticorpi ad alcuni antitumorali.
Smith ha invece lavorato sui batteriofagi, ossia sui virus che infettano i batteri, trasformandoli in fabbriche di proteine. Wilson ha utilizzato le ricerche di Smith per controllare l'evoluzione degli anticorpi, in modo da ritagliarli 'su misura' per svolgere determinate funzioni. Nel 2002 il primo anticorpo ottenuto con questa tecnica, chiamato adalimumab, è stato approvato per la terapia dell'artrite reumatoide
Chi sono i premiati
L'americana Frances H. Arnold, 62 anni, è insegna Ingegneria chimica, bioingegneria e biochimica nel California Institute of Technology (Caltech). Nata nel 1956 a Pittsburgh, ha studiato nell'università della California a Berkeley.
E' americano anche George P. Smith, 71 anni, è professore emerito dell'università del Missouri. Nato nel 1941 a Norwalk,ha studiato nell'università di Harvard e poi in quella di americana di University, nel Massachusetts.
Il britannico Sir Gregory P. Winter, 67 anni, è professore emerito del Laboratorio di Biologia Molecolare del Medical Research Council (Mrc) a Cambridge. Nato nel 1951 a Leicester, ha studiato nell'università di Cambridge.
Ecco il video dell'annuncio del Nobel per la Chimica 2018
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