MATERA SPACE DAYS EDUCATION – LA TRASMISSIONE SATELLITARE, LA RICERCA E LO SVILUPPO AL SERVIZIO DELL’ISTRUZIONE
L’acceleratore di imprese SPARKme ha ospitato, nella sua sede materana, tre delle cinque giornate di lavoro dei MATERA SPACE DAYS, organizzati con la collaborazione di ESA, ASI, e la rete EURISY e NEREUS , con l’obiettivo di sperimentare nuove tecnologie e applicazioni nella vita quotidiana.
Dopo gli utilizzi e le ricadute della Space Tech nel campo della Cultura, si è passati alla Space Economy, alla transizione al 5G, le SmartCity. La quinta ed ultima giornata è dedicata al tema dell’Education, che Openet Tecnologies ha sviluppato grazie a numerosi progetti, fra cui OneClass (Open Network for Education), promosso con un finanziamento dell’ESA e con la programmazione dell’ente regionale.
“Di qui a qualche anno avremo una serie di professioni che ora non esistono” commenta Roberto Cifarelli, Assessore alle Politiche di Sviluppo della Regione Basilciata “investire quindi in innovazione ed educazione è lo strumento che abbiamo per consentire ai bambini di oggi di potersi affermare nella società di domani. Abbiamo fatto investimenti importanti, in questa direzione, sulla Banda Larga, sulla Scuola 2.0 per la digitalizzazione delle classi lucane, e anche OneClass, fiore all’occhiello per la Regione Basilicata”.
Nel corso della mattinata sono stati illustrati i risultati di uno studio, voluto dalla Commissione Europea al fine di analizzare la condizione delle scuole che vivono il disagio del “digital divide”, barriera tecnologica allo sviluppo ed alla connessione, e capire come si possa utilizzare il satellite per consentire il superamento di questo gap di connessione. Ne ha parlato Luisella Ciani, CEO di 2thepointconsulting, che ha condotto questo studio internazionale, e che ha individuato in OneClass un case study di successo. Lo studio ha evidenziato la necessità, fra l’altro, di fornire una soluzione per il gap tecnologico, che potrebbe venire proprio dall’’utilizzo del satellite e soluzioni ibride nelle scuole. È necessario anche, secondo lo studio condotto, fare formazione ai docenti, attraverso per esempio i progetti di E-twining. Importante è la semplificazione anche della formazione degli insegnanti, che hanno poi il compito di preparare i bambini in maniera efficace e tangibile.
Filomena Cuccarese di Openet Technolgies ha poi presentato OneClass, progetto di ricerca proposto da Openet, cofinanziato al 50% da ASI e valutato e cogestito da ESA, e prevede un partenariato complesso a livello di amministrazione locale.
Obiettivo del progetto è quello di supportare le pluriclassi, partendo dai casi specifici della Basilicata. Il progetto punta a proporre video conferenze satellitari che consentano ai bambini di interfacciarsi con la fruizione di contributi formativi adatti al loro livello di apprendimento. Anche il Madonna delle Grazie di Matera ed il San Carlo di Potenza, per i reparti di pediatria, hanno usufruito di questo importante contributo per garantire l’istruzione dei piccoli degenti.
I lavori sono proseguiti con l’intervento di Alfonso Lamanna di ASI, che ha illustrato l’esperienza di alta formazione dedicata al mondo universitario e all’education per i livelli di istruzione inferiori, che viene realizzata da ASI agendo con contributi, borse di studio, ma anche con accordi con università e attività di divulgazione nelle scuole, partnership e sviluppo congiunto di progetti e tirocinii formativi.
Davide Di Camillo di Microsoft ha poi illustrato la necessità di sviluppare nuovi linguaggi in risposta alle esigenze formative, mirando ad una didattica personalizzata. E questo può essere fatto con l’uso della tecnologia, del gaming, ed è in questa direzione che l’esperienza di Microsoft si sta svolgendo.
Nel mondo della scuola, la tecnologia deve essere utilizzata per acquisire competenze necessarie per affrontare lo sviluppo di competenze del futuro: collaborazione, creatività, pensiero critico, comunicazione, creando esperienze di apprendimento inclusive e coinvolgenti per insegnanti e studenti.
“La rete è un grande strumento di democrazia, ma anche in alcuni casi, di “orientamento” – sintetizza nel suo intervento Aurelia Sole, Rettrice dell’Università di Basilicata - lo spirito critico e la conoscenza rappresentano il bagaglio culturale che deve dare allo studente gli strumenti per identificare le proprie qualità, l’università ha il ruolo di creare un cittadino consapevole”.
Dopo gli utilizzi e le ricadute della Space Tech nel campo della Cultura, si è passati alla Space Economy, alla transizione al 5G, le SmartCity. La quinta ed ultima giornata è dedicata al tema dell’Education, che Openet Tecnologies ha sviluppato grazie a numerosi progetti, fra cui OneClass (Open Network for Education), promosso con un finanziamento dell’ESA e con la programmazione dell’ente regionale.
“Di qui a qualche anno avremo una serie di professioni che ora non esistono” commenta Roberto Cifarelli, Assessore alle Politiche di Sviluppo della Regione Basilciata “investire quindi in innovazione ed educazione è lo strumento che abbiamo per consentire ai bambini di oggi di potersi affermare nella società di domani. Abbiamo fatto investimenti importanti, in questa direzione, sulla Banda Larga, sulla Scuola 2.0 per la digitalizzazione delle classi lucane, e anche OneClass, fiore all’occhiello per la Regione Basilicata”.
Nel corso della mattinata sono stati illustrati i risultati di uno studio, voluto dalla Commissione Europea al fine di analizzare la condizione delle scuole che vivono il disagio del “digital divide”, barriera tecnologica allo sviluppo ed alla connessione, e capire come si possa utilizzare il satellite per consentire il superamento di questo gap di connessione. Ne ha parlato Luisella Ciani, CEO di 2thepointconsulting, che ha condotto questo studio internazionale, e che ha individuato in OneClass un case study di successo. Lo studio ha evidenziato la necessità, fra l’altro, di fornire una soluzione per il gap tecnologico, che potrebbe venire proprio dall’’utilizzo del satellite e soluzioni ibride nelle scuole. È necessario anche, secondo lo studio condotto, fare formazione ai docenti, attraverso per esempio i progetti di E-twining. Importante è la semplificazione anche della formazione degli insegnanti, che hanno poi il compito di preparare i bambini in maniera efficace e tangibile.
Filomena Cuccarese di Openet Technolgies ha poi presentato OneClass, progetto di ricerca proposto da Openet, cofinanziato al 50% da ASI e valutato e cogestito da ESA, e prevede un partenariato complesso a livello di amministrazione locale.
Obiettivo del progetto è quello di supportare le pluriclassi, partendo dai casi specifici della Basilicata. Il progetto punta a proporre video conferenze satellitari che consentano ai bambini di interfacciarsi con la fruizione di contributi formativi adatti al loro livello di apprendimento. Anche il Madonna delle Grazie di Matera ed il San Carlo di Potenza, per i reparti di pediatria, hanno usufruito di questo importante contributo per garantire l’istruzione dei piccoli degenti.
I lavori sono proseguiti con l’intervento di Alfonso Lamanna di ASI, che ha illustrato l’esperienza di alta formazione dedicata al mondo universitario e all’education per i livelli di istruzione inferiori, che viene realizzata da ASI agendo con contributi, borse di studio, ma anche con accordi con università e attività di divulgazione nelle scuole, partnership e sviluppo congiunto di progetti e tirocinii formativi.
Davide Di Camillo di Microsoft ha poi illustrato la necessità di sviluppare nuovi linguaggi in risposta alle esigenze formative, mirando ad una didattica personalizzata. E questo può essere fatto con l’uso della tecnologia, del gaming, ed è in questa direzione che l’esperienza di Microsoft si sta svolgendo.
Nel mondo della scuola, la tecnologia deve essere utilizzata per acquisire competenze necessarie per affrontare lo sviluppo di competenze del futuro: collaborazione, creatività, pensiero critico, comunicazione, creando esperienze di apprendimento inclusive e coinvolgenti per insegnanti e studenti.
“La rete è un grande strumento di democrazia, ma anche in alcuni casi, di “orientamento” – sintetizza nel suo intervento Aurelia Sole, Rettrice dell’Università di Basilicata - lo spirito critico e la conoscenza rappresentano il bagaglio culturale che deve dare allo studente gli strumenti per identificare le proprie qualità, l’università ha il ruolo di creare un cittadino consapevole”.
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