UN CAVALLO DI TROIA PER STUDIARE L’EVOLUZIONE STELLARE
Misurata per la prima volta, in modo indiretto, la reazione di fusione tra due nuclei di carbonio 12 alle energie di interesse astrofisico: si tratta del processo che governa la combustione del carbonio nel cuore delle stelle e rappresenta un punto chiave dell’evoluzione stellare. La ricerca realizzata ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN è pubblicata sulla rivista Nature. La misura, resa possibile grazie a un metodo innovativo per lo studio delle reazioni stellari chiamato “Cavallo di Troia” è stata realizzata utilizzando l’acceleratore Tandem van de Graaf dei LNS.

Il metodo del cavallo di Troia è un metodo per lo studio di reazioni nucleari di interesse astrofisico che utilizza una reazione alternativa e più facile da misurare in laboratorio.E’ così chiamato perché per studiare, ad esempio, questa particolare reazione di fusione è necessario nascondere un nucleo di carbonio 12 in un nucleo di azoto 14, in modo da eludere la repulsione elettrostatica tra nuclei.
Questo tipo di ricerca è condotta dal gruppo di ricerca di astrofisica nucleare dei Laboratori Nazionali del Sud fondato dal professor Claudio Spitaleri negli anni ’90.
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