INVESTIRE NEI PAESI EMERGENTI: ECCO PERCHÉ CONVIENE
Secondo quanto stimato dal Fondo Monetario Internazionale, i paesi emergenti continueranno ad avere crescita economica elevata, con una media pari al 5% del PIL.
Queste previsioni stimolano quindi gli investitori a scommettere nei paesi che si trovano in Africa, America Latina, Europa dell’Est, Medio Oriente e Asia. Le economie più note fra i paesi emergenti vengono riunite nella sigla “BRIC” (Brasile, Russia, India, Cina), e producono quasi 1/3 del reddito mondiale.
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Uno degli aspetti principali che favoriscono gli investimenti è il basso livello di indebitamento dei paesi, infatti il rapporto debito/PIL è notevolmente inferiore rispetto alle economie avanzate. Investire in paesi emergenti consente anche di diversificare il portafoglio, in modo da non concentrare tutti gli investimenti in un’unica azienda o un unico mercato. Per contro, i mercati emergenti sono più rischiosi, fatto che contribuisce all’alto rendimento degli investimenti. Fra i rischi principali troviamo il tasso di cambio, che può fluttuare e diventare economicamente svantaggioso per chi investe. Un altro rischio collegato alle fluttuazioni monetarie è quello legato all’inflazione.
Se fuori controllo, o a doppia cifra, può ridurre i margini di profitto, fino a condurre il paese alla recessione. Un caso emblematico di svalutazione è quello del Venezuela, la cui moneta è arrivata a un tale tasso di svalutazione che l’oro virtuale di World of Warcraft vale ormai sette volte di più del bolivar. Ai rischi monetari, si aggiungono i rischi politici, legati all’instabilità politica, che può causare guerre civili, paesi estremamente corrotti o governati da dittatori.
Se fuori controllo, o a doppia cifra, può ridurre i margini di profitto, fino a condurre il paese alla recessione. Un caso emblematico di svalutazione è quello del Venezuela, la cui moneta è arrivata a un tale tasso di svalutazione che l’oro virtuale di World of Warcraft vale ormai sette volte di più del bolivar. Ai rischi monetari, si aggiungono i rischi politici, legati all’instabilità politica, che può causare guerre civili, paesi estremamente corrotti o governati da dittatori.
Nonostante i rischi, le valute emergenti si stanno rafforzando grazie al miglioramento dei prezzi di molte materie prime, che avvantaggia soprattutto i paesi emergenti che hanno basato la loro economia sull’esportazione di materie prime. Gli esperti ritengono che chi accetta di investire sui mercati emergenti in un’ottica di medio-lungo periodo, soprattutto quando le quotazioni diventano a buon mercato in una fase di debolezza, deve essere consapevole che la volatilità può essere elevata anche nei momenti di tranquillità, a causa dei bassi rating creditizi e delle svalutazioni valutarie.
Per informazioni su nuove forme di investimento e domande potete scrivere a Walter Moladori su waltermoladori.allianzbankfa.it o via email a walter.moladori@allianzbankfa.it o al Tel: 030/9142749 - 9140058
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