10 MILIONI DI DOLLARI AL MINUTO
#300passi è la nuova rubrica che in 300 parole tenta di descrivere il mondo
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La perdita crescente della biodiversità, l’incalzare dei cambiamenti climatici, la diffusione dei conflitti fra Stati, la crescita esponenziale degli egoismi. tutto concorre ad abbandonare la speranza per un mondo migliore. Eppure bisogna essere ottimisti perché i meccanismi che governano la società hanno sempre meno segreti. In primo piano è la necessità della decarbonizzazione per invertire la rotta perversa della globalizzazione. Ventuno anni fa, quando fondai «Villaggio Globale», rivista di tematiche ecologiche, già era chiaro che il nodo che avevamo di fronte era questo.
Siamo 7,5 miliardi di persone e raggiungeremo presto i 9 miliardi. La produzione alimentare complessiva potrebbe sfamare dai 13 ai 14 miliardi di individui ma non viene gestita. Tutto è diventato merce. La comunicazione gestisce ogni cosa, il predominio degli interessi finanziari ha determinato una discrasia fra reali necessità dell’uomo e interessi economici.
Questo meccanismo è ormai noto ma bisogna accelerare la conoscenza per evitare che quando i cittadini si renderanno conto dei danni sia troppo tardi. Secondo gli scienziati questo potrà essere chiaramente evidente solo tra 30 anni.
In questo esatto momento stiamo spendendo 10 milioni di dollari al minuto per sostenere l'industria fossile. Ci sono più di 40.000 lobbisti in Europa che lavorano per esercitare influenze politiche. È necessario anche conoscere il ruolo della produzione animale e le reali necessità dei nostri fabbisogni. Il numero di persone obese ha raggiunto il numero di quelle che stanno morendo di fame. I profughi ambientali arriveranno a 800 milioni perché la distruzione del pianeta galoppa.
«Villaggio Globale», dicevamo, compie 21 anni, abbiamo sempre anticipato le tematiche che hanno vista impegnata la società nel suo cammino. Spesso, quando si va troppo avanti, sono pochi coloro che ti seguono, ma a noi importa la circolazione delle idee. Per questo tutti coloro che vogliono accompagnarci su questa strada sono i benvenuti.
Ignazio Lippolis
Note sull'autore
A marzo del 1998 ha fondato il trimestrale di ecologia «Villaggio Globale», a cui collaborano noti ambientalisti, docenti universitari, professori, ricercatori e professionisti. La rivista è in Internet (www.vglobale.it) con un target alto di contatti e iscrizioni e per i primi dieci anni è stata pubblicata anche in formato cartaceo.
Nel 2004 ha fondato il sito www.ecolabel.it dedicato al turismo sostenibile. Attualmente è direttore responsabile di entrambe le testate.
È diventato giornalista professionista il 16 dicembre 1982, presso «La Gazzetta del Mezzogiorno» di Bari. Quasi subito ha iniziato ad occuparsi di problemi ambientali affrontando le varie tematiche in articoli ed inchieste. Ha condotto per sei anni un'indagine giornalistico-scientifica sulle acque di balneazione e problemi relativi alle coste che si è svolta attraverso un capillare monitoraggio, in Puglia, Basilicata e Calabria fino a Sibari.
Come inviato ha seguito l’avvio delle problematiche legate ai cambiamenti climatici e alle istanze ambientali che emergevano sin dagli Anni 80 e che hanno portato alle conferenze prima e agli accordi dopo di Ginevra, fino alla costituzione dell’Ipcc e al summit di Rio de Janeiro nel 1992.
È stato vice redattore capo alla «Gazzetta del Mezzogiorno», ha fondato il sito Internet della «Gazzetta» e curato la responsabilità della redazione Internet fino al 28 febbraio 2005.
Dal 2000 al 2008 ha partecipato a vari corsi di formazione ricoprendo l’incarico di docente su tematiche ambientali e giornalistiche. Attività che continua a svolgere sia pure in maniera discontinua.
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