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#VIOLENZADONNE: “L'AMORE NON HA LIVIDI": INIZIATIVA PINKITALIA 23 NOVEMBRE A ROMA

“L’amore non ha lividi” è il titolo dell’evento che si terrà a Roma a Palazzo Ferrajoli, in Piazza Colonna 335, il prossimo 23 novembre.

La giornata prevede una serie di dibattiti, incontri e convegni, ma anche letture, performance e interviste, con lo scopo preciso di favorire una riflessione su una problematica molto importante che, specie negli ultimi anni, sta assumendo i contorni di un fenomeno gravoso per la società civile. Solo in Italia, infatti, le donne uccise dall’inizio del 2017 sono state un’ottantina, e c’è il rischio concreto che questo triste bilancio possa ancora aumentare.

Ancora tanto, infatti, è il lavoro fa fare in questo senso, sia a livello istituzionale che di opinione pubblica, soprattutto in ottica di prevenzione. Ecco perché giornate come queste sono indispensabili ai fini di una maggiore sensibilizzazione sul tema. 

Ad organizzare questo evento, in collaborazione con il Centro Studi New Media, è Pink Italia, il primo network di web city magazine rivolto alle donne che vivono in città, il cui obiettivo principale è quello di rivoluzionare l’informazione al femminile con la pubblicazione di notizie e informazioni sulla propria città e aggiornamenti costanti.

Un web magazine (qui la pagina facebook) in cui si parla ovviamente anche di argomenti prettamente femminili come attualità, moda, bellezza, fitness e salute, e che rappresenta un punto di incontro per le donne sul web.




Il 25 novembre sarà, come ogni anno, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. 

I dati dell’Onu rivelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un’altra persona. Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica e 125 sul ‘sexual harrassment’ (le molestie a sfondo sessuale).

Dalla ricerca Onu arriva anche la conferma che prosegue la discriminazione in ambito lavorativo tra uomini e donne. I tassi di disoccupazione rimangono piu’ elevati per le lavoratrici, e le donne occupate a tempo pieno nella maggior parte dei Paesi hanno uno stipendio che va dal 70% al 90% di quello dei colleghi maschi.

E in Italia?

Secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Ma se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, aumenta invece la percentuale dei figli che vi assistono.

Gli orfani di femminicidio 

Il 2017 verrà ricordato anche come l’anno in cui il Parlamento si appresta a varare un provvedimento per tutelare gli “orfani di femminicidio”, ovvero tutti quei bambini rimasti orfani di madre perché vittima di femminicidio e di violenza. Figli della vittima, a volte anche figli dell’assassino, spettatori passivi di tragedie familiari devastanti. Bambini che tremano, si isolano, hanno incubi, disturbi dell’attenzione a scuola, aggressività improvvise, balbuzie, psoriasi. “Si sentono sciagurati, hanno un continuo flashback, si colpevolizzano”.


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