PETYA: L'ITALIA PAESE PIÙ COLPITO DALL'EPIDEMIA DOPO L'UCRAINA
Individuato dai ricercatori di ESET con il nome di Win32/Diskcoder.C Trojan, questo del filesystem NTFS e chiedendo un riscatto di 300 dollari in Bitcoin.
Petya utilizza per la diffusione una combinazione dell’exploit SMB (EternalBlue) utilizzato da WannaCry per ottenere l’accesso ad una rete, per poi diffondersi all’interno di questa attraverso PsExec. Probabilmente questa combinazione pericolosa è la ragione della diffusione globale e rapida di Petya, anche dopo che il recente caso di Wannacry ha portato alla correzione della maggior parte delle vulnerabilità. I computer non aggiornati sono però ancora attaccabili e ne basta uno perché Petya entri all'interno della rete e ne contagi altri.
Per ulteriori informazioni su Petya è possibile visitare il blog di ESET Welivesecurity al seguente link: https://www.welivesecurity.com/2017/06/27/new-ransomware-attack-hits-ukraine/
Oppure collegarsi al blog di ESET Italia https://blog.eset.it/
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