RICCI (FIAGOP): LE VACCINAZIONI DEVONO ESSERE UNA RESPONSABILITÁ SOCIALE
“Non vaccinare un figlio non è solo un problema di coscienza personale ma anche di responsabilità sociale”, lo ha dichiarato Angelo Ricci, presidente di FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica Onlus), in riferimento alle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli sul decreto vaccini, secondo la quale verrebbe minacciato il diritto all'Istruzione.
vaccinazione esavalente - shutterstock |
“Stiamo vivendo con particolare preoccupazione quanto sta accadendo. Il fatto di non vaccinare i bambini può rappresentare un pericoloso veicolo di virus per i loro coetanei che stanno lottando contro il cancro infantile e dell’adolescente – spiega il presidente A. Ricci che prosegue – La chemioterapia e la radioterapia a cui quotidianamente si sottopongono li rende immunodepressi e quindi particolarmente vulnerabili a virus e batteri. Il percorso terapeutico di questi bambini è lungo e debilitante e non possono essere esposti ad ulteriori problemi causati da pericolose tendenze sociali”.
Angelo Ricci, che si trova a Roma per partecipare al convegno europeo Childhood Cancer International “Connecting Europe”, evidenzia il caso dei bambini sottoposti a trapianto di midollo osseo, una preziosa terapia salvavita in campo oncoematologico, ma che procura ai piccoli pazienti l’azzeramento di tutte le coperture vaccinali pregresse, riportandoli ad una situazione neonatale, senza difese.
“I pazienti oncologici sono bimbi che, per non contrarre malattie per loro devastanti se non mortali, devono poter contare sulla cosiddetta immunità di gregge, cioè sulla vaccinazione di massa di tutte le persone con cui entrano in contatto. Una forma di protezione indiretta che fornisce una tutela anche a chi non ha ancora sviluppato direttamente l’immunità, o l’ha persa per problemi di salute. – chiarisce A.Ricci - Il rischio diventa altrimenti altissimo persino all’interno del focolare domestico. Il fratello di un bambino oncologico, ad esempio, andando a scuola può veicolare tutti virus presenti nella comunità scolastica, rappresentando un vero e proprio pericolo. Per i nostri bambini contrarre una malattia esantematica può diventare un’emergenza. Quindi l’aumento del numero di bambini non vaccinati non solo rappresenta un veicolo e una trasmissione di questi virus nella società ma un serio pericolo di vita per altri bambini” conclude il presidente di FIAGOP Angelo Ricci.
“I pazienti oncologici sono bimbi che, per non contrarre malattie per loro devastanti se non mortali, devono poter contare sulla cosiddetta immunità di gregge, cioè sulla vaccinazione di massa di tutte le persone con cui entrano in contatto. Una forma di protezione indiretta che fornisce una tutela anche a chi non ha ancora sviluppato direttamente l’immunità, o l’ha persa per problemi di salute. – chiarisce A.Ricci - Il rischio diventa altrimenti altissimo persino all’interno del focolare domestico. Il fratello di un bambino oncologico, ad esempio, andando a scuola può veicolare tutti virus presenti nella comunità scolastica, rappresentando un vero e proprio pericolo. Per i nostri bambini contrarre una malattia esantematica può diventare un’emergenza. Quindi l’aumento del numero di bambini non vaccinati non solo rappresenta un veicolo e una trasmissione di questi virus nella società ma un serio pericolo di vita per altri bambini” conclude il presidente di FIAGOP Angelo Ricci.
Post a Comment