SPACE GIRLS SPACE WOMEN, OVVERO LO SGUARDO E IL CONTRIBUTO FEMMINILE ALLO SPAZIO
Doppia mostra fotografica tra Milano e Roma su chi sogna il proprio futuro nello spazio e chi oggi contribuisce alla realizzazione dei programmi spaziali. Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, via San Vittore 21
Sono migliaia le donne che operano nel settore spaziale, poche quelle che guidano i vertici di enti e società del settore. La ricerca è il luogo dove la crescita della presenza femminile ha segnato l’incremento maggiore, con circa la metà dei posti al femminile, ma se dalla prima donna astronauta, Valentina Tereshkova, tanta strada si è fatta, molta, ancora, ne resta da fare.
Per raccontare il ruolo delle donne nella ricerca spaziale, sono stati realizzati, da un gruppo di fotografe, una serie di scatti in tutto il mondo e raccolti nella Mostra “Space Girls, Space Women – Lo Spazio visto dalle Donne”, voluta in Italia dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e che aprirà i battenti il 20 aprile al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, a Milano, con inaugurazione a seguire nel mese di maggio a Roma nella sede dell’ASI.
Accompagnata da un’app multimediale per smartphone e iPhone con quiz, testimonianze e giochi educativi, la mostra nasce grazie all’agenzia fotografica SIPA PRESS, da una idea e dalla collaborazione tra la consulente e astrofisica Fiorella Coliolo e il direttore di produzione Benoit Delplanque. Tale progetto è stato reso possibile grazie all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), partner fondatore del progetto, e al supporto di altre istituzioni europee.
Da Nairobi a Mosca, da Bangalore a Monaco, da Milano a Colonia fino al deserto dell’Atacama si narra del punto di vista femminile dello spazio, di oggi e di quello di domani. Un’originale esposizione fotografica e multimediale per mostrare il nuovo spirito della ‘Conquista’ spaziale delle donne.
Space Girls Space Women è un progetto, umano e visuale, che attraverso la foto, mira a promuovere il ruolo delle donne nel settore spaziale, a stimolare l'interesse delle giovani generazioni alle materie STEM (science, technology, engineering e mathematics), a mostrare la varietà dei mestieri nel settore spaziale ed a promuovere i progetti spaziali italiani ed europei.
‘La scelta dell’ASI di proporre anche in Italia la mostra fotografica – ha sottolineato il direttore generale dell’Agenzia, Anna Sirica – rientra nell’obiettivo di ampliare quanto più possibile la conoscenza dello Spazio e di permettere alle donne di avere una maggiore consapevolezza delle possibilità del loro ruolo nella Ricerca. Vogliamo inviare – ha prosegue la Sirica - un messaggio a un mondo che sembra non evolvere nella parità di genere, altrettanto in fretta quanto i risultati scientifici e tecnologici che sa raggiungere. In Italia la differenza di genere è ancora un problema, anche nel mondo della ricerca. Ed è un paradosso perché nella ricerca della conoscenza non dovrebbe esistere distinzione tra uomo e donna, perché è il merito che fa progredire e affrontare sempre nuove frontiere. E la ricerca della conoscenza non ragiona di distinzione di genere, ma di qualità ’.
“Il Museo ha scelto di ospitare questa mostra perché incrocia tre nostri punti di lavoro – ha dichiarato Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – L’attenzione ai temi dello Spazio e alle attività di ESA e ASI, attraverso le mostre temporanee, i weekend speciali e gli incontri con esperti, che integrano l’esposizione permanente. La sensibilità verso l’inclusione di genere nelle STEM tramite attività e format originali, in collaborazione con l’industria, la ricerca e la scuola, che si concretizza nel progetto europeo Hypatia, di cui il Museo è hub per l’Italia. L’uso di linguaggi diversi come la fotografia, l’arte contemporanea, il cinema, per rappresentare e raccontare personalità e visioni della scienza contemporanea. Tutto questo inoltre è in sintonia con la dedica del Comune di Milano del mese di aprile a #STEMintheCity, un programma di eventi per supportare le carriere scientifiche delle ragazze”.
L’esibizione milanese sarà accompagnata da un pari allestimento a Roma nella sua sede, una grande opera architettonica dalle forme spettacolari aperta alla contaminazione con le arti figurative, cinematografiche ed espositive che comprenderanno anche la prossima apertura di un museo permanente sullo spazio.
La mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è realizzata con il patrocinio del Comune di Milano.
È inserita nel programma del Milano Photofestival 2017.
Sarà aperta al pubblico dal 20 aprile al 20 giugno 2017. La visita è compresa nel biglietto d’ingresso al Museo.
Biglietti online
Sul sito del Museo è possibile acquistare il biglietto d’ingresso al Museo – intero o ridotto, il biglietto per il sottomarino Enrico Toti e per il simulatore di volo in elicottero.
www.museoscienza.org | info@museoscienza.it | T 02 48 555 1
Sul sito del Museo è possibile acquistare il biglietto d’ingresso al Museo – intero o ridotto, il biglietto per il sottomarino Enrico Toti e per il simulatore di volo in elicottero.
www.museoscienza.org | info@museoscienza.it | T 02 48 555 1
Partner
Questa mostra è stata realizzata grazie a SIPA PRESS con il contributo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). CNES, ASI, NEREUS, la Cité de l’espace e il GSA sono altresì co-produttori della mostra. Universcience ha realizzato con ESTIM l’applicazione multimediale.
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