COME HA FATTO L'UOMO A CONOSCERE IL CORPO UMANO? (una breve storia)
Ecco alcune delle tappe più importanti: dalla preistoria al XXI secolo
Preistoria
Gli uomini preistorici sapevano come siamo fatti esteriormente, ma avevano anche qualche nozione di come siamo fatti interiormente. La conoscenza di ciò che stava dentro il corpo gli arrivava ogni qualvolta era possibile osservare l'interno del corpo degli animali, o per eventi traumatici, l'interno del corpo umano. Molto probabilmente avevano capito che c'erano delle similarità.
Antichità e Medioevo
Preistoria
Gli uomini preistorici sapevano come siamo fatti esteriormente, ma avevano anche qualche nozione di come siamo fatti interiormente. La conoscenza di ciò che stava dentro il corpo gli arrivava ogni qualvolta era possibile osservare l'interno del corpo degli animali, o per eventi traumatici, l'interno del corpo umano. Molto probabilmente avevano capito che c'erano delle similarità.
Antichità e Medioevo
Con Ippocrate e Galeno
si hanno la teoria degli umori e la prima conoscenza attiva dell'anatomia del corpo
umano. Poi le autopsie vennero proibite in quanto prese piede l'idea
della sacralità del corpo e la sua inviolabilità.
Dal Rinascimento
Dal Rinascimento
Fino al 1700 le uniche
teorie sul corpo umano arrivavano da Galeno.
Finalmente nel xviii
secolo comincia a farsi strada la semeiotica fisica.
Del corpo umano si osservavano: la lingua, il battiti del polso, l'aspetto del malato, le urine e le feci. Tutto qui. Attribuire un significato alle osservazioni effettuate era ancora inaccessibile, ma i prodromi c'erano.
Del corpo umano si osservavano: la lingua, il battiti del polso, l'aspetto del malato, le urine e le feci. Tutto qui. Attribuire un significato alle osservazioni effettuate era ancora inaccessibile, ma i prodromi c'erano.
La conoscenza anatomica
invece era proseguita e sul finire del medioevo il medico Benivieni
ha
lasciato numerosi scritti in cui l'esame clinico è associato a
quello necroscopico. Possiamo quindi definirlo il “padre
dell'anatomia patologica” e il suo metodo di correlazione
clinico-patologica è ancora in uso.
Dott Benivieni |
Chi mise
sistematicamente in parallelo anatomia patologica e clinica fu
Morgagni due secoli dopo.
Con il suo De sedibus,
Morgagni dà avvio a due tipi di conoscenza: trovare nel cadavere la
spiegazione dei sintomi di colui che era vivo e prevedere nel vivente
ciò che si sarebbe trovato poi nel suo cadavere.
Una prima grande
innovazione nella semeiotica fisica ci è arrivata dal medico
austriaco Auenbrugger nella seconda metà del 700. Fu lui a
introdurre la percussione del torace come metodo per capire,
attraverso i suoni prodotti, se qualche area del polmone fosse priva
d'aria e quindi sede di una patologia, o se vi fosse del liquido nel
cavo pleurico in quanto il suono prodotto diventava ottuso.
Alle pratiche
dell'ispezione e della palpazione si aggiungeva a metà del '700
quella della percussione e a cavallo tra '700 e '800 l'auscultazione,
che nel medico Laennec trova il suo punto più alto.
Stetoscopio in legno di Laennec |
Laennec visitando una donna che lamentava dolori a livello del cuore, si trovò in difficoltà ad ascoltarlo attraverso la percussione a causa dell'adipe della stessa e non poteva nemmeno auscultarlo appoggiando l'orecchio al petto a causa del suo sesso. Si ricordò allora che se si appoggia l'orecchio ad una estremità della trave si ascolta chiaramente il rumore del colpo dato all'altra estremità. Di qui l'idea. Arrotolò un foglio di carta e lo appoggio al petto. Distinse chiaramente i battiti, meglio ancora di quando vi poggiava l'orecchio senza tubo.
Laennec inventò lo
stetoscopio, che in principio era un tubo di legno.
Nella seconda metà
dell'800 fu possibile operare i vivi grazie a due conquiste della
chirurgia: l'anestesia e l'asepsi.
Nel 1846 a Boston fu
possibile operare senza dolore grazie all'etere, il cui effetto
anestetico era stato scoperto dal dentista dott. Morton. Essendo
stato l'evento immortalato fotograficamente, potremmo dire che fu il
primo evento medico ad avere una risonanza mediatica.
L'anno successivo in
Francia Marie Flourens rendeva noto l'effetto anestetico del
cloroformio.
Nel 1865 a Glasgow il
dott. Lister utilizzò l'acido fenico come disinfettante sia
sull'essere umano, sia sugli strumenti chirurgici inaugurando la
chirurgia in antisepsi.
Ma la grande
rivoluzione che permise una chirurgia senza infezioni fu quella
dell’asepsi il cui obiettivo era l’eliminazione totale dei
batteri da tutto ciò che entrava nella sala operatoria: pareti, mani
del chirurgo, strumenti ecc. e che venne raggiunta integrando l’uso
di soluzioni battericide con la sterilizzazione a vapore introdotta
nel 1891 dal dott. Bergmann.
D’ora in avanti
l’operazione chirurgica poteva essere fatta sia a scopo
terapeutico, sia a scopo diagnostico.
Antico microscopio |
Si poteva fare ricorso al prelievo di campioni da porre ad osservazione a fini diagnostici: nasceva la biopsia.
Successivamente con l’analisi del sangue: la conoscenza del corpo si estese alle sue componenti chimiche. Non si potevano ancora vedere le molecole di glucosio, creatinina ecc, ma se ne poteva contare la loro concentrazione nel sangue. Divenne possibile col microscopio osservare intra vitam il contenuto delle cavità del corpo e conoscere le nostre cellule al punto da dover inventare nuove unità di misura.
L'era moderna e contemporanea
Nella seconda metà del
900 prese avvio la “seconda rivoluzione scientifica”, cioè lo
sviluppo della biologia molecolare, che fece da base per lo
sviluppo della genetica.
Con il sequenziamento
del DNA avvenuto nel 2000 è diventato possibile sapere se la persona
è portatrice di malattie ereditarie, prima che si manifestino i
sintomi.
Un altro traguardo che
si voleva raggiungere era poter esplorare il corpo umano senza
doverlo aprire, per poter fare una diagnosi senza dover operare.
Possiamo individuare in
Filippo Bozzini il primo precursore della moderna endoscopia.
Egli tentò di osservare le cavità del corpo umano attraverso l’uso
di un tubicino, uno specchio e una luce, non si sa bene però con
quali risultati. Sarà solo nel secondo dopo guerra che si ovvierà
ai problemi di flessibilità, luminosità e sepsi degli strumenti,
permettendo l’osservazione dell’interno del corpo attraverso i
suoi orifizi.
Ma come fare per le ossa? A fine ottocento ci riuscì
il prof. Roentgen inventando la radiografia. Una decina d’anni dopo
Rieder con un pasto di bario riuscì a vedere gli organi radio
trasparenti.
Dopo la Tomografia
computerizzata si arrivò alla Risonanza magnetica nucleare non più
fondata sui
raggi x, ma su radiazioni elettromagnetiche.
raggi x, ma su radiazioni elettromagnetiche.
Arrivò anche
l’ecografia con il suo importante utilizzo nella diagnosi
prenatale.
Prima della diagnostica
per immagini il funzionamento di cuore e cervello era rilevabile solo
attraverso la loro funzionalità elettrica. Su questa base furono
costruiti l’elettrocardiografo da parte di Einthoven e
l’elettroencefalografo da parte di Berger.
Questo è un breve riassunto della storia della medicina.
Per approfondirne la conoscenza, soprattutto rispetto all'era contemporanea potete leggere il libro Apriti Sesamo! Conoscere l'interno del corpo vivente, scritto da Vito Cagli ed edito da Armando Editore. E' un testo molto carino, utile, di facile e succosa lettura.
Rimane un interrogativo senza risposta, ovvero come l’attività meccanica e elettrica del cervello divenga pensiero.
Dr.ssa Luigina Pugno
Per approfondirne la conoscenza, soprattutto rispetto all'era contemporanea potete leggere il libro Apriti Sesamo! Conoscere l'interno del corpo vivente, scritto da Vito Cagli ed edito da Armando Editore. E' un testo molto carino, utile, di facile e succosa lettura.
Rimane un interrogativo senza risposta, ovvero come l’attività meccanica e elettrica del cervello divenga pensiero.
Dr.ssa Luigina Pugno
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