IL FUTURO DELL'ESPLORAZIONE DI MARTE
di Michela Asia Bevione
Corso per Responsabile Addetto Stampa a indirizzo Tecnico-Scientifico
Motivazioni e speranze per una futura esplorazione umana del pianeta rosso
Il 18 gennaio 2017 in occasione de “I mercoledì dell’Accademia” delle
Scienze di Torino, si è tenuta la prima conferenza; ospite dell'Accademia il Prof. Giancarlo Genta del Politecnico di Torino. La conferenza dal titolo Missioni umane su Marte: sarà finalmente la volta buona? ha
illustrato i punti a favore della praticamente certa futura esplorazione umana
di Marte, un passo che sembra necessario nell'ottica del progresso scientifico
e tecnologico, nonché per l’ambizione di tutto il settore astronautico che sta
già lavorando duramente in previsione di una perlustrazione “dal vivo”.
Nonostante il parziale insuccesso della sonda Schiaparelli durante la missione Exomars del 2016, gli
scienziati si mostrano fiduciosi nei progressi compiuti in ambito astronautico e spaziale:
le tecnologie per un viaggio verso Marte esistono già e sono soltanto da
migliorare, in previsione di una missione da 900 giorni circa dovuti ai tempi
di viaggio e all'orbita ellittica del pianeta che offre pochi e precisi
spiragli di partenza. Anche i dubbi sull'utilità di una missione del genere
vanno dissipandosi di fronte ai molteplici vantaggi del progetto: le nuove
scoperte in campo geologico e soprattutto biologico (la NASA ha già dichiarato
l’alta probabilità di ritrovare microorganismi viventi nelle calotte di
ghiaccio ai poli del pianeta, prova della presenza di acqua sul pianeta) sono i
fattori motivazionali principali, anche se sarà necessario scongiurare il
rischio di contaminazione di un’eventuale ecosistema marziano. Com'è accaduto
anche per l’atterraggio lunare negli anni ’60, le scoperte tecnologiche ed i
nuovi brevetti derivanti comporterebbero un guadagno enorme per l’economia, il
progresso ed il prestigio della nazione che poserà per prima la bandiera sul
suolo del pianeta rosso. Sempre in ambito tecnologico, Marte potrebbe essere la
piattaforma di prova per future e più lontane
esplorazioni: trovare il modo di sopravvivere su un altro pianeta significa
avere una seconda casa, disporre perciò di un pianeta che al pari della Terra, ormai provata da secoli di sfruttamento, nasconde immense risorse utili all'umanità.
Ma anche senza guardare ad
utopistiche fantasie o a tragici immaginari apocalittici, l’investimento
nell'esplorazione umana di Marte offre anche vantaggi a breve termine, come
l’interessamento e il coinvolgimento dei giovani nella scienza: non ci può
essere consenso se non c’è prima innovazione, sviluppo, progresso, e l'unico modo per ottenere risultati concreti è continuare a cercare.
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