COLORS AND MIND: COSA CI SUCCEDE DAVANTI A UN’OPERA D’ARTE? LE RISPOSTE DEL NOSTRO CERVELLO
Come la nostra mente percepisce i colori? Che cosa succede al nostro cervello quando guardiamo un’opera d’arte? Sono domande che - senza scomodare la Sindrome di Stendhal, il senso di sperdimento che può sopraggiungere di fronte al “troppo” bello - forse ci siamo posti più di una volta davanti a un capolavoro.
Le risposte, affidate alle voci di prestigiosi studiosi nel settore delle neuroscienze, sono state al centro della nuova serie di Lunedì dell’arte. Nell'incontro di domani si parlerà di neuroestetica, la psicanalisi e l’arte, della percezione del colore, dei “neuroni specchio” e dell’empatia. Si cercherà di capire in che cosa consista per il sistema cervello-corpo l’esperienza degli oggetti frutto della creatività. Sono temi che rappresentano l’avanguardia della scena artistica attuale, presi in considerazione in tempi recenti dai maggiori musei internazionali: dal MoMA, che ha inserito la neuroscienza nei suoi programmi, alla Tate Modern, dove si è tenuto nel 2014 un convegno sulla sinestesia, l’attivazione simultanea, anche nei confronti dell’opera d’arte, di sfere sensoriali diverse.
Incontri che introducono alla grande mostra “Colori”, prevista alla GAM e al Castello di Rivoli nel marzo 2017, con capolavori da Kandinsky ai giorni nostri.
Lunedì 23 gennaio, ore 18.30
Richard E. Cytowic
Thinking in Metaphor: Color & the Creative Spark of Synesthesia
Richard E. Cytowic è docente di Neurologia alla George Washington University. Candidato al Pulitzer, è noto per le scoperte sulla sinestesia, ricondotta nell’ambito più generale della scienza. Con il saggio “Wednesday is Indigo Blue” ha vinto la Montaigne Medal. Ha parlato in istituzioni culturali di tutto il mondo, dallo Smithsonian Institute alla Library of Congress.
SALA CONFERENZE GAM
Corso Galileo Ferraris, 30 – 10128 Torino
Ingresso libero fino a esaurimento posti
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