BENVENUTI A CERVELLOPOLI
Il corpo umano è formato da tantissime cellule, che nascono e muoiono: così le cellule neonate sostituiscono quelle che non ce la fanno più. Fra tutti i "luoghi" che si trovano nel nostro corpo, "Cervellopoli" è un gran bel posto. E infatti il neurone Ramon va proprio in gita a Cervellopoli per decidere cosa farà da grande. Non si tratta di un viaggio fai-da-te, in cui si rischia di guardare senza capire; quello di Ramon è un viaggio organizzato, e la sua guida è il maestro Camillo.
Dentro la colonna vertebrale c'è il midollo spinale, che funziona come un ascensore, tramite il quale Ramon raggiunge il talamo, ovvero il centralino del cervello.
Nel suo viaggio, Ramon apprende molte cose: che cos'è un neurone, come funziona il midollo spinale e da cosa sono composti i nervi. Nel talamo, dove ora si trova Ramon, giungono moltissimi segnali e quindi - proprio come in un centralino - occorre essere abili per smistarli adeguatamente verso le regioni specializzate del cervello. Uno di questi segnali giunge velocissimo alla corteccia sensoriale: deve essere successo qualcosa di importante. Allora anche Ramon percorre quell'autostrada e comprende l'utilità della corteccia sensoriale, che funziona tramite mappe, ma ha bisogno di adeguati recettori. Questi ultimi sono le sentinelle delle zone periferiche del corpo. Sono loro che avvisano il cervello su ciò che è appena successo.
Poi è il turno dei muscoli e della perdita di equilibrio a causa dello spiacevole evento. Ma non c'è problema, perché interviene il cervelletto. Il suo compito è ristabilire l'equilibrio. Così Ramon può osservare in diretta come il cervello gestisce le conseguenze immediate di un determinato evento, ma anche cosa succede dopo, ovvero le emozioni collegate a ciò che è accaduto...
Nel suo viaggio, Ramon impara tante altre cose - divertenti e interessanti - sul cervello. Ed io ho imparato con lui.
Benvenuti a Cervellopoli
di Matteo Farinella (autore ed illustratore)
pubblicato da Editoriale Scienza nel 2017
Rossano (età 8 anni)
(con la supervisione del papà Walter Caputo)
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