CLASSIFICA VELOCITÀ INTERNET IN EUROPA: ROMANIA IN TESTA, ITALIA TERZ'ULTIMA
L'Italia si conferma agli ultimi posti in Ue per lo sviluppo digitale, classificandosi terz'ultima. Anche per il 2016 l'indice messo a punto dalla Commissione Ue vede il Paese come fanalino di coda alla 25ª posizione, addirittura in peggioramento rispetto alla 24ª del 2015. Nonostante nel corso dell'ultimo anno ci siano stati "rapidi progressi" (passando da 0,38 punti a 0,4 complessivi dell'indice Desi), questi sono "pochi in relazione alla maggior parte degli indicatori", scrive Bruxelles nel suo rapporto.
L'Italia ha un problema fondamentale che rallenta il suo decollo online: "l'assenza di competenze digitali di base è la ragione principale del basso tasso di adozione della banda larga fissa". È infatti ultima su 28 per la sua diffusione, ferma al 53% nonostante la copertura arrivi al 99%, mentre è decima in Europa per il decollo di quella mobile, con 75 abbonamenti su 100 persone. Scarsa anche la copertura delle reti di nuova generazione, al 44%, penultima tra i 28, e ancora meno sono gli abbonamenti, appena il 5,4% con una 25esima posizione in Ue. E questa è anche la ragione alla radice per cui l'Italia è ultima per l'uso di internet, ancora in peggioramento dalla 26esima posizione dell'anno scorso. Solo il 57% legge le news online (26esimi su 28), appena il 39% fa e-shopping (25esimi), solo il 58% usa i social network (24esimi), solo il 43% usa i servizi bancari online (23esimi), appena il 34% fa videochiamate (22esimi), e solo il 19% guarda video on demand (19esimi).
Per velocità di connessione al top della classifica troviamo la Romania che, con 84,2 Mbps, è al primo posto tra i paesi europei nell’ambito della velocità media di picco. L’Italia è al terz'ultimo posto nella classifica europea davanti solo a Grecia e Cipro.
Tutti i dati europei aggiornati ad Ottobre 2016.Akamai ha diffuso il nuovo rapporto State Of Internet relativo al secondo trimestre del 2016. Sulla base di questi dati Komparatore.it ha creato un’analisi comparativa, sottolineando uguaglianze e differenze fra i nuovi dati emersi circa lo stato di internet in Europa e quelli relativi ai primi 3 mesi del 2016.
Il rapporto Akamai registra, per quel che riguarda l’Italia, l’aumento del 7,9% rispetto al trimestre precedente nell’ambito della velocità media di picco, che da 36,5 Mbps raggiunge quota 39,4 Mbps. Nonostante questa crescita, la posizione in classifica è peggiorata sia a livello europea che mondiale: se prima era al quart’ultimo posto in Europa ed al 75° posto nel mondo, ora l’Italia si posiziona rispettivamente al terz’ultimo ed al 77° posto. Questo dato prova tuttavia l’avanzamento in classifica della Croazia, che occupa il 26° posto in Europa ed il 70° nel mondo, grazie alla crescita del 16% della velocità media di picco, che da 35,5 è passata a 41,2 Mbps. La nazione ha superato dunque sia l’Italia che la Francia, dove la velocità media di picco è diminuita dell’1,2%, attestandosi a 40,5 Mbps.
VALORI VELOCITÀ MEDIA
Nelle classifiche relative alla velocità di picco l’Italia ha registrato una perdita di posizione, in quelle sulla velocità media la situazione cambia: la nostra nazione ha infatti raggiunto il 53° posto a livello mondiale, rispetto al 54° occupato nella classifica del primo trimestre, mentre rimane al 29° posto nella classifica europea. Il valore relativo alla velocità media è tuttavia lo stesso, di 8,2 Mbps: la crescita dunque è solo dello 0,5% rispetto ai primi 3 mesi del 2016; più lampante è invece il dato relativo ai cambiamenti avuti nell’ultimo anno: rispetto allo stesso periodo del 2015, l’Italia ha registrato una crescita del 29%.
La Croazia recupera posizioni anche per la velocità media: in Europa passa dal penultimo al terz’ultimo posto, mentre nella classifica globale si colloca 56esima, rispetto al report precedente dove era 61esima. Il valore della velocità media è di 7,7 Mbps, in aumento del 4,2% rispetto ai primi 3 mesi del 2016.
Akamai State Of Internet: i Miglioramenti dell’Italia rispetto al 2015
Più volte abbiamo segnalato il miglioramento graduale in Italia della situazione relativa alla connessione internet in fibra ottica: nonostante ci sia ancora molta differenza rispetto agli altri paesi europei e mondiali, le percentuali di crescita rispetto allo scorso anno fanno ben sperare nel futuro. Abbiamo già citato il miglioramento della velocità media, in crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2015; maggiore è invece la crescita della velocità media di picco che registra un aumento del 30% nel trimestre 2016 rispetto al secondo trimestre del 2015. I dati parlano chiaro e dimostrano che i lavori degli operatori ed il supporto del governo pongono la nostra nazione in un momento di forte crescita delle strutture per la banda ultra larga e la speranza è che questo impegno non sia solo momentaneo, ma che possa porre l’Italia al passo degli altri paesi di vertice… anche se di strada ce ne’ ancora da fare.
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