BIOUPPER: 151 CANDIDATURE DA TUTTA ITALIA, 30% IN PIÙ RISPETTO AL 2015
• Il modello BioUpper si conferma vincente: il 79% dei partecipanti sogna di creare una start up grazie alla piattaforma che finanzia nuove idee di impresa nelle scienze della vita
• Lombardia in testa per numero di progetti presentati (26%). Seguono Lazio (12%) e Campania (11%)
• A prevalere sono gli under 35 (47%)
• Lombardia in testa per numero di progetti presentati (26%). Seguono Lazio (12%) e Campania (11%)
• A prevalere sono gli under 35 (47%)
Sono 151 le candidature raccolte per la seconda edizione di BioUpper che, dopo il successo dello scorso anno, conferma la validità della sua formula innovativa con quasi il 30% di iscrizioni in più rispetto al 2015 (118). Dai dati raccolti, emerge che il 79% dei partecipanti sogna di creare una propria start up proprio grazie al programma promosso da Novartis Italia e Fondazione Cariplo, che sostiene i giovani talenti che vogliono creare un’impresa nel settore delle scienze della vita, attraverso un modello unico che offre che training, accelerazione, networking e fondi di investimento per i tre vincitori per 150 mila euro.
Il concorso ha attratto un numero anche più alto di aspiranti startupper (circa 180), ma da un’accurata valutazione dei criteri di ammissibilità non tutti i progetti sono risultati validi.
BioUpper è realizzato in collaborazione con PoliHub, l’incubatore della Fondazione Politecnico di Milano, e con la validazione scientifica di Humanitas, gruppo ospedaliero e avanzata struttura di ricerca di rilievo internazionale. Le candidature si sono così suddivise tra le tre tipologie: biotecnologie orientate alle scienze mediche (34%), strumenti digitali al servizio della salute e dispositivi medicali (37%) e servizi orientati al paziente o alla sanità (29%).
Quest’anno, il 21% dei partecipanti ha già creato una start up, in quanto il programma è stato esteso anche alle società fondate da non oltre 12 mesi dalla data di candidatura, con l’obiettivo di dare spazio alle realtà neocostituite che vogliono continuare a progredire attraverso il percorso offerto da BioUpper.
“Abbiamo ricevuto il 30% di candidature in più rispetto alla prima edizione, che si è peraltro conclusa da pochi mesi - ha dichiarato Guido Guidi, Head Region Europe Novartis Farma – Questo dimostra che il modello BioUpper è apprezzato, perché favorisce l'incontro tra i ricercatori maggiormente preparati e il sistema industriale. Siamo convinti che grazie alla collaborazione tra impresa, non-profit, investitori e mondo della ricerca si possa sostenere la cultura imprenditoriale e contribuire a fare del settore biomedico un motore per la crescita e lo sviluppo complessivo del Sistema Italia”.
Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo, ha aggiunto: “Siamo incoraggiati dalla partecipazione a questa selezione e ci aspettiamo risultati ancora migliori da questa seconda edizione che si terrà in Cariplo Factory, innovativo polo di Fondazione Cariplo dedicato a progetti di open innovation, CSR e di valorizzazione degli startupper. I talenti di BioUpper potranno avvalersi anche di questo spazio e della collaborazione con partner tecnologici, fondi di Venture Capital e multinazionali nostri partner”.
A livello anagrafico, è buona la percentuale delle donne (39%) anche se prevalgono gli uomini (61%). Circa la metà dei partecipanti è under 35 (47%) ma è alta anche la partecipazione di over 45 (21%), a conferma che, in particolare nelle scienze della vita, lo slancio innovativo dei più giovani si coniuga con l’esperienza scientifica dei quarantenni. Nei team che hanno consegnato il progetto Sorella Natura, inoltre, il 9% rientra nella fascia dei “giovanissimi” under 24.
Dal punto di vista geografico, la regione con il più alto numero di candidature presentate è la Lombardia, in testa con il 26%, e a seguire il Lazio (12%) e la Campania (11%). Il desiderio di dare vita a una start up è comunque diffuso in tutta la Penisola, con il Nord che rappresenta il 52% dei progetti, il Centro il 21% e il Sud il 28%.
La prima edizione di BioUpper è stata una opportunità per tutti i partecipanti. Il 90% dei progetti è tuttora operativo e, oltre ai primi tre team che hanno vinto 150 mila euro in voucher, il 17% di questi ha raccolto fondi pari a 195 mila euro. Ben il 74% dei team, poi, si è costituito in impresa, il 42% ha strutturato una partnership e il 37% è in fase di brevettazione.
La prossima tappa della seconda edizione di BioUpper sarà la settimana di formazione in programma dal 12 al 17 dicembre presso la sede di Cariplo Factory a Milano; obiettivo della settimana di formazione è supportare i 20 team selezionati dalla giuria a tradurre la propria idea in un modello di business.
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