NOTTE DI SAN LORENZO: LE "STELLE CADENTI" DAL CELEBRE GRATTACIELO DI TORINO
- Scopri la Serra
Ma che iniziativa , con tutto quell'inquinamento luminoso che c'è ma come fate la serata astronomica proprio dove c'è la torre degli sprechi? E' come sputare in faccia all'astronomia
Ci spiace, Kay, che abbia questi pregiudizi. La serata è rivolta a quei cittadini che mai si sognerebbero di trasferirsi in alta montagna per osservare oggetti come la Via Lattea. Tuttavia anche in città è possibile fare buona divulgazione tenuto conto che ci saranno alcuni atrofisici dell'Osservatorio e del Planetario di Torino. Per quanto riguarda quella che lei chiama in maniera spregiativa "la torre degli sprechi", è un peccato che alcuni torinesi come lei non apprezzino quello che hanno di bello a pochi passi da casa, mentre di solito lo apprezzano molto di più chi viene da fuori, stranieri compresi.
Il Grattacielo, realizzato da Renzo Piano, è stato interamente finanziata da Intesa Sanpaolo e dunque i cittadini non ci hanno rimesso neppure un euro. Inoltre forse non sa che un grattacielo (a parità di cubatura) consuma energeticamente meno di qualsiasi altro agglomerato urbano (vi lavorano 2000 dipendenti). Come se non bastasse, il grattacielo è stato decretato come il più ecologico del mondo da un ente indipendente quale il Green Building Council – l’organismo internazionale più autorevole per l’eco-valutazione degli edifici – che ha conferito alla struttura il massimo livello Leed Platinum.
Tanto per descrivere alcune delle sue caratteristiche, diciamo solo che è alimentato con energia elettrica proveniente da fonte rinnovabile di tipo idroelettrico e da 1.600 metri quadrati di pannelli fotovoltaici installati sulla facciata sud; inoltre l’80% dei corpi illuminanti è a led. In condizioni di funzionamento normale il grattacielo non ha emissioni inquinanti.
Nelle parti est e ovest dell’edificio due pareti vetrate distanti circa 2,5 metri formano la cosiddetta “doppia pelle”, una facciata “attiva”, tra le più grandi al mondo, gestita da un sistema centralizzato che regola l’apertura e la chiusura delle lamelle.
Una rete di sensori rileva le differenti condizioni climatiche giornaliere e stagionali, riducendo le dispersioni di calore degli ambienti in inverno e dissipando il calore da irraggiamento accumulato dalle schermature solari mobili inserite tra le due vetrate grazie alla ventilazione dell’intercapedine in estate.
Potremmo continuare, ma preferiamo chiederle di mettere da parte i pregiudizi, e provare a visitare la struttura in uno degli eventi che periodicamente vengono organizzati per il pubblico. Maggiori info su www.grattacielointesasanpaolo.com
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