BREXIT, UN NUOVO ASSE CON FRANCIA E GERMANIA PER FAR VOLARE LE IMPRESE ITALIANE
Secondo Salvadeo l’uscita del Regno Unito dall’UE rappresenta un’importante occasione per le imprese italiane di riprendere le esportazioni e aumentare la competitività, sviluppare nuovi rapporti commerciali e aumentare i fatturaticreando un forte asse con Francia e Germania, mentre il mercato britannico nel lungo periodo rischia una pericolosa contrazione.
“Politicamente Brexit è la più importante occasione per l’Europa di ricostruire un forte asse franco-italo-tedesco, che possa riprendere in mano le redini del Vecchio Continente, senza ulteriori spinte secessionistiche, per continuare il percorso teso ad un’uscita progressiva dalla grande crisi, che perdura dal 2008 – spiega Paolo Salvadeo, ad di Quanta System, azienda leader nella produzione di laser – Il deprezzamento della sterlina favorirà inizialmente le esportazioni del Regno Unito, con impatto sulla propria bilancia commerciale, ma nel medio-lungo periodo ogni ulteriore svalutazione, mezzo “occulto” e indiretto per tentare di favorire uno dei fattori più critici dell’economia, con ogni probabilità non raggiungerà gli effetti sperati. Vanno infatti considerate spinte inflazionistiche interne, capaci di annullare il guadagno di competitività che può derivare da una svalutazione della moneta. In futuro Brexit potrebbe voler significare un costo per i contribuenti inglesi di parecchie decine di miliardi di Euro, con il PIL dell’Isola in contrazione”.
Un processo che quindi favorirà le riforme e la competitività: “Il rafforzamento dell’Euro sulla Sterlina, pur mettendo a più dura prova le imprese del Continente, contribuirà a cambiare le regole del sistema produttivo, verso una sua profonda riforma. Quali, dunque, la spinta e le opportunità? La ripresa delle esportazioni dalla UE, con un deciso miglioramento della bilancia commerciale, sarà il risultato di queste trasformazioni del sistema produttivo, che si rendono obbligatorie, di fronte a Brexit.
L’impatto di Brexit sulle borse del vecchio continente sarà, a mio avviso, solo iniziale. I titoli che meno risentiranno del contraccolpo saranno obbligatoriamente quelli tecnologici. In questo scenario macroeconomico complesso, tra le aziende europee più innovative, e di conseguenza competitive, ci sono quelle che operano nel campo dei laser. Queste saranno quelle che risentiranno meno delle turbolenze introdotte dal “leave” britannico. Solide fondamenta di ricerca e sviluppo, che puntano su alta tecnologia e premium prices, garantiranno una continua solida crescita, e la favola dei laser europei continuerà efficacemente anche di fronte a Brexit”.
Quanta System nasce nel 1985 come spin-off del CISE, uno dei più grandi centri di ricerca nel campo di laser e ottica in tutto il mondo. Ha mosso i primi passi nella fisica dell’alta energia, nella fisica del plasma, nella spettroscopia e nell’interazione luce-materia. I primi laser per il restauro di opere d’arte sono stati sviluppati nel 1994. All’inizio della storia di Quanta, sono stati progettati sistemi mobili basati su camion e veicoli aeronautici per la misurazione e il controllo dell’inquinamento ambientale (LIDAR, DIAL e LIBS), dell’aria e del suolo.
Molti laser stanno lavorando da decenni in Antartide per monitorare il buco dell’ozono, altri sono stati sviluppati per le Agenzie Spaziali Internazionali. Alcuni laser sono stati sincronizzati con luce di sincrotrone e lavorano al CERN di Ginevra. Nei primi anni ‘90, la divisione industriale di Quanta ha progettato sistemi laser per la marcatura, la foratura, la saldatura, il micromachining e il taglio (alcuni utilizzati per i diamanti) e ha sviluppato nuove tecnologie per le migliori aziende di tutto il mondo.
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