26 APRILE - GIORNATA MONDIALE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Una ricorrenza di attualità da tenere in considerazione
La Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale - World IP Day – compie 46 anni, dal giorno in cui è entrata in vigore la Convenzione della WIPO il 26 Aprile 1970. Sono passati quasi cinque decenni, ma l’obiettivo principale di questa commemorazione annuale rimane lo stesso: aumentare la comprensione generale della Proprietà Intellettuale e promuovere la discussione sul ruolo dell’IP per incoraggiare l’innovazione e la creatività.
Per i proprietari di marchi, il World IP Day rappresenta un’opportunità perfetta per riflettere sull’efficacia della loro strategia complessiva di protezione del brand. Le minacce per ilbusiness online sono estremamente reali ed è essenziale che queste strategie evolvano insieme al panorama digitale in costante cambiamento, al fine di rimanere efficaci.
Le ultime statistiche mostrano che il 93% dei migliori brand ha esperienza di truffe online. Secondo il direttore dell’Agenzia Governativa per le Comunicazioni (GCHQ) del Regno Unito, le società stanno soffrendo di cyber attacchi su “scala industriale” e i costi del furto di proprietà intellettuale di grandi imprese Britanniche hanno superato i 357.000 sterline lo scorso anno.
Ogni anno, quando si avvicina la data della giornata della proprietà intellettuale, si notano una serie di trend di sviluppo, che qualche volta hanno implicazioni per i brand che operano nel panorama digitale. Le migliori strategie di protezione del marchio coinvolgono la reazione a qualsiasi cambiamento e tendenza e quindi è necessaria la messa in atto di misure proattive per combatterli.
Mentre le tendenze dello scorso anno, come la crescita del marketing multi-channel e il rapido aumento dello streaming digitale dei media, hanno trainato il mercato fino al 2016, diversi nuovi trend in espansione si stanno affacciando e spingeranno inevitabilmente i brand ad ulteriori azioni per tenere i loro business online al sicuro.
Il World IP Day punta i riflettori sulle compagnie operanti nell’era digitale e le seguenti tendenze avranno bisogno di essere esplorate e potrebbero costituire una parte inevitabile delle strategie di protezione del brand di molte imprese.
STREAMING DIGITALE DEI MEDIA
Lo streaming digitale è un trend che è destinato a diventare ancora più dominante quest’anno, basta solo guardare il numero di utenti per quantificarne la crescita: uno dei maggiori player come Spotify ha attualmente più di 75 milioni di utenti mentre Netflix supera i 69 milioni di abbonati. Sfortunatamente, anche la pirateria di video in streaming cresce altrettanto rapidamente. I proprietari dei contenuti dovrebbero fare il possibile per tenersi al passo con il panorama digitale della pirateria in continuo movimento e includere le piattaforme di streaming come parte del proprio programma di monitoraggio. Un nuovo tipo di pirateria consiste nel Bit Torrent, Popcorn Time, un’app di streaming che permette agli utenti di guardare migliaia di film istantaneamente e la previsione è che più varianti di servizi come questo sorgeranno nel corso dei prossimi 12 mesi.
IL DEEP WEB E LA DARKNET
Vi è stato un forte aumento di interesse per queste zone del web e, mentre molte persone hanno sentito parlare del Deep Web e della Darknet, i titolari di marchi dovrebbero sapere come il proprio brand viene rappresentato nelle cosiddette “regioni infernali” per meglio comprendere il livello di rischio.
Il Surface Web, le zone che sono considerate “regolari” pagine web e possono essere indicizzate dai motori di ricerca, compongono solo una piccola percentuale di Internet. Mentre il resto, il Deep Web, racchiude le pagine non indicizzate, le pagine a contenuti dinamici e le informazioni chiuse altrimenti inaccessibili tramite i browser regolari o i motori di ricerca. I proprietari di marchi dovrebbero certamente preoccuparsi di monitorare e prendere provvedimenti su queste aree.
Anche se nel Deep Web si potrebbero trovare una vasta gamma di informazioni utili, purtroppo è anche il luogo dove siti non indicizzati vendono beni contraffatti o del grey market, raccolgono le credenziali degli utenti, diffondono malware, si attuano impersonificazioni e si gestiscono truffe ai consumatori. Gli utenti di Internet possono essere diretti al Deep Web tramite vari sistemi, tra cui spam, pubblicità e cybersquatting dei nomi didominio.
La più sinistra ‘Darknet’ è tecnicamente un piccolo sottoinsieme del Deep Web, a cui si può accedere solo tramite il browser Tor (The Onion Router). Lo scopo principale per l’utilizzo di Tor è quello di consentire la comunicazione anonima e, visto com’è facile scaricare Tor, non sorprende che le persone accedano alla Darknet per visitare mercati underground dove vengono venduti prodotticontraffatti, pirata e illeciti.
STAMPA 3D
La stampa 3D rappresenta una minaccia reale ed emergente per i brand di tutto il mondo, e i titolari di marchi devono necessariamente affrontare il potenziale uso illecito della proprietà intellettuale, sia per i beni digitali che per i beni fisici.
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La disponibilità di progetti e file CAD dovrebbe essere monitorata tramite Internet dal momento che sono spesso fonte di risorse illegittime che portano alla stampa 3D di prodotti protetti da copyright e IP.
Mentre la stampa 3D è ancora agli inizi, stiamo per entrare in un’epoca dove forme complesse e dettagliate possono essere prodotte utilizzando sistemi relativamente low-cost e facili da usare, anche dai consumatori a casa. L’impatto che la stampa 3D potrebbe avere sul mondo del business è enorme. Infatti, secondo il Wohlers Report 2014, l’industria globale della stampa 3D potrebbe generare 12,8 miliardi di dollari di ricavi entro il 2018, e superare i 21 miliardi entro il 2020.
MALWARE
I Malware sono più facili da creare e diversificati che mai. Le varianti includono spyware come il Trojan Win32/Meredrop e i Trojan ad accesso remoto come Back Office e AlienSpv. I proprietari di marchi devono stare in guardia anche contro i ransomware che i truffatori progettano specificatamente per generare entrate dirette. Il metodo online “Dick Turpin-style” coinvolge vittime costrette a pagare un riscatto per accedere ai propri sistemi o perriavere indietro i propri dati. Si è registrato anche un aumento del numero di incidenti che coinvolgono il cosiddetto “drive-by” ransomware, dove gli utenti potevano infettare i loro computer con un semplice click su siti compromessi, spessoattirati da una e-mail ingannevole o una finestra pop-up.
La chiave per prevenire la caduta delle aziende in questo genere di attacchi online consiste nell’educare i dipendenti e i consumatori sui tipi di minacce, le tattiche di social engineering usate e i tipici metodi utilizzati per ingannare le persone. Prendere tutte le precauzioni tecniche necessarie dovrebbe essere un requisito di base: fare regolarmente il back-up dei file, assicurarsi periodicamente che il software antivirus sia aggiornato e attivo, e infine che tutti i filtri browser ed e-mail dei dipendenti siano attivi.
In questo mondo digitale complesso, in rapida crescita e altamente dinamico, l’abuso del brand ha un grande impatto e le tattiche impiegate dai contraffattori cambiano più rapidamente dell’ambiente stesso. Le strategie di protezione del brand devono continuamente evolvere se si vogliono mantenere i marchi al sicuro e dovrebbero essere allineate con le ultime tendenze. Ciò significa che le società possono proteggere il loro prezioso asset IP e ogni compagnia può avere un altro “Happy World IP Day”.
Di Jerome Sicard, Regional Manager per il Sud Europa, MarkMonitor
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