MATTARELLA AL CENTRO NASA DI HOUSTON INCONTRA SAMANTHA CRISTOFORETTI
La ricerca e lo sviluppo nello Spazio sono un fattore "importante per il futuro del Paese". Sergio Mattarella non ha dubbi. Nel giorno in cui il New York Times ha dato rilevanza alla scoperta delle onde gravitazionali, in cui l'Italia ha avuto un importante ruolo nel confermare quanto Albert Einstein aveva previsto 100 anni fa, il presidente della repubblica italiana è orgoglioso. Quell'orgoglio lo ha mostrato da Houston, Texas, dove oggi ha visitato la Nasa, ultima tappa del suo primo viaggio in Usa da presidente.
Oggi è "una giornata storica" perché il New York Times oggi in edicola "apre sulla conferma delle onde gravitazionali e cita in modo esplicito il contributo dell'Italia" e proprio oggi il presidente Mattarella è in visita alla Nasa a testimonianza del grandissimo impegno dell'Italia nel settore astronautico. È quanto detto dal presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston che ha accompagnato il capo dello Stato nella sua visita al centro della Nasa di Houston.
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"Sono cose che fanno grande piacere e vanno prese come uno stimolo a fare meglio". Anche più finanziamenti? "Mi auguro di sì", ha detto definendo la sua visita "emozionante e affascinante, un motivo di orgoglio per l'Italia"
Quello dei finanziamenti non è un tema da poco. Se il governo americano ha destinato alla Nasa 19,6 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2016, il governo italiano investe nello Spazio attraverso l'Agenzia spaziale italiana 700 milioni di euro.
La cifra si confronta con gli 1,3 miliardi della Germania e i 2 miliardi circa della Francia.
La visita è continuata al Johnson Space Center della Nasa, con l'incontro di diversi astronauti italiani: con lui c'erano nelle loro tute blu Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano, Walter Villadei, Roberto Vittori e Paolo Nespoli (sarà quest'ultimo il prossimo astronauta italiano a raggiungere la Stazione spaziale internazionale nel 2017, dove resterà per sei mesi).
La visita è continuata al Johnson Space Center della Nasa, con l'incontro di diversi astronauti italiani: con lui c'erano nelle loro tute blu Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano, Walter Villadei, Roberto Vittori e Paolo Nespoli (sarà quest'ultimo il prossimo astronauta italiano a raggiungere la Stazione spaziale internazionale nel 2017, dove resterà per sei mesi).
"La quantità delle risorse dipende dalla strategia politica di un singolo Paese", ci spiega Roberto Battiston. "È noto che ogni euro speso (nella ricerca nello spazio, ndr) produce un ritorno che va da due a sei", ha chiarito Battiston lanciando "un messaggio semplice: investore porta a guadagno, quindi bisogna farlo in modo affidabile, gestendo accordi nazionali e internazionali, guardando al futuro e sviluppando delle tecnologia sempre all'avanguardia. L'Italia ha saputo fare queste cose. Le sa fare. Ci auguriamo di continuare a farle". Dal punto di vista dell'Asi "il sostegno del governo è fondamentale ma deve esserci una risposta molto forte anche del mondo dell'industria perché abbiamo bisogno di imprese competitive".
Battiston ha poi parlato anche della sfida di un lancio su Marte definendola anche un investimento per il mondo. Su questa futura missione, ha aggiunto, l'Italia è in prima fila ma è importante che tutti i Paesi del mondo si mettano insieme perché questa è una sfida di pace ed il mondo ne ha bisogno". Battiston ha ricordato che "ogni euro speso in questo settore produce un ritorno da due a sei volte e quindi investire porta guadagno. L'Italia ha saputo farlo e continua a farlo. Noi abbiamo un'attività spaziale di altissimo livello e naturalmente, oltre al settore privato, serve il sostegno del governo".
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