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AL VIA IN PIEMONTE LA FASE DUE DI GARANZIA GIOVANI

Novità in arrivo per le indennità di tirocinio e la ripartizione delle risorse. L’assessore Pentenero: “Il programma in realtà non si è mai interrotto”.

Parte dal 1° marzo 2016 la fase due di Garanzia Giovani, il programma nazionale che si propone di favorire l’occupazione dei giovani che non studiano e non lavorano, nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 29 anni.

Dal suo avvio sperimentale nel maggio del 2014 ad oggi, circa 64 mila ragazzi si sono iscritti al portale piemontese. Di questi circa 28 mila hanno ricevuto servizi coerenti con il programma europeo (formazione, servizio civile, lavoro e tirocinio). 12 mila giovani, in particolare, sono stati avviati a un tirocinio retribuito e circa 1500 sono stati inseriti con un contratto di lavoro.

Il nuovo bando regionale, che sarà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino ufficiale, si presenta con alcune novità che recepiscono le linee guida ministeriali.

Per quanto riguarda i tirocini, strumento di inserimento al lavoro che prevede che il giovane venga impegnato in un’azienda per un periodo di sei mesi, riprende l’erogazione dell’indennità da parte della Regione (tramite l’Inps), ma il contributo pubblico si riduce da 3 mila a 1800 euro. Le risorse, in particolare, vengono corrisposte a copertura degli ultimi tre mesi e solo a condizione che il tirocinio ne duri effettivamente sei, impiegando il giovane a tempo pieno. L’indennità dei primi mesi, invece, resta a carico dell’azienda che viene così resa maggiormente consapevole dell’importanza del tirocinio stesso e incentivata a investire sul giovane con un progetto di più lungo periodo.
“Il ministero – spiega l’assessore Pentenero – ha riscontrato un uso non sempre corretto dei tirocini. Proprio per evitare che le aziende occupino i giovani per un lasso di tempo eccessivamente breve, il Piemonte, d’intesa con le parti sociali, ha deciso di concentrare il pagamento delle indennità negli ultimi tre mesi e di escludere i contratti part-time e di durata inferiore a sei mesi. L’obiettivo – aggiunge l’assessore – è aumentare la qualità delle proposte offerte ai ragazzi e far sì che si traducano in veri e propri posti di lavoro”.

Il budget delle indennità di tirocinio, inoltre, passa da 20 a 30 milioni di euro (provenienti dallo stanziamento complessivo di 97 milioni del Programma Operativo Nazionale Garanzia Giovani 2014-2018), che servono in parte a coprire i tirocini della fase precedente, ormai in via di conclusione, in parte a finanziare quelli che saranno attivati dal 1° marzo. “Tengo a sottolineare – spiega ancora Pentenero – che Garanzia Giovani in Piemonte non si è mai interrotta. Gli stessi tirocini sono proseguiti anche dopo che, nell’ottobre scorso, è stato sospeso il contributo pubblico. Tanto che nell’ultimo periodo sono stati attivati circa mille nuovi contratti, il cui costo è stato sostenuto interamente dalle imprese”.

Altra novità della fase due riguarda la presa in carico, che avviene nel momento stesso in cui il giovane si iscrive al portale, venendo assegnato a un unico referente. Per tre mesi può essere selezionato per svolgere attività formative, tirocini, o per un’offerta di lavoro. Trascorso questo periodo, viene ricontattato per svolgere attività di orientamento.

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