OLTRE 104 MILIONI DI EURO DA AIRC E FIRC PER LA RICERCA SUL CANCRO
5.000 ricercatori, 614 fra programmi e progetti, e 91 borse di formazione e specializzazione per i giovani talenti della scienza italiana sono i numeri che rendono concreta la generosità di soci e sostenitori che nel 2015 hanno confermato il loro sostegno ad AIRC e FIRC.
L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e la sua Fondazione hanno deliberato per il 2016 oltre 104 milioni di euro di finanziamento a 614 programmi e progetti di ricerca e 91 borse di studio, che nell’insieme vedono coinvolti circa 5.000 ricercatori in laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca in tutta Italia. Numeri che confermano AIRC e FIRC come primo polo privato di finanziamento delle ricerca sul cancro nel nostro Paese.
Un risultato straordinario, frutto della fiducia di 4,5 milioni di sostenitori che hanno deciso di affidare ad AIRC e FIRC la responsabilità di valorizzare al meglio il loro contributo. Lo stanziamento di 104 milioni di euro arriva inoltre a conclusione di un anno importante, nel quale AIRC ha tagliato il traguardo del suo Cinquantesimo, mezzo secolo di impegno per rendere il cancro sempre più curabile. Un anno ricco di appuntamenti di successo, grazie all’impegno di 20mila volontari: dalle Arance della Salute in gennaio, all’Azalea della Ricerca in maggio, passando dai tanti eventi promossi sul territorio dai Comitati Regionali e dai partner, per concludersi solo poche settimane fa con i Giorni della Ricerca.
“AIRC e FIRC sono il frutto di un’impresa collettiva di cui fanno parte donatori, volontari, ricercatori, pazienti e le loro famiglie. Ogni pezzo di questo insieme non avrebbe senso senza gli altri - spiega Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico che concluderà il suo mandato a fine dicembre – Nel corso di questi anni ho sempre pensato che dovessimo investire sui giovani ricercatori, aiutarli a formarsi, ma anche ad acquisire autonomia intellettuale e materiale in tempi ragionevoli. Uno dei meriti del nostro lavoro è stato quello di aver favorito il rientro in Italia di alcune menti brillanti che, grazie ai nostri finanziamenti, hanno potuto creare un proprio laboratorio e un proprio gruppo di ricerca indipendente”.
L’investimento su una nuova generazione di scienziati è una priorità per AIRC e FIRC che hanno destinato una importante parte dei fondi deliberati a percorsi di formazione e specializzazione per ricercatori sotto i quaranta anni che rappresentano ben il 40% di tutti i ricercatori finanziati da AIRC e FIRC: 71 Borse di studio per avviare la carriera in Italia; 5 Borse per l’estero per specializzarsi in un laboratorio straniero; 15 borse di studio iCARE cofinanziate dall’Unione Europea per sostenere la formazione di giovani ricercatori italiani che vogliono formarsi in centri di eccellenza internazionali o giovani, italiani o stranieri, che vogliano rientrare a fare ricerca sul cancro in Italia; 11 Progetti Trideo cofinanziati con Fondazione Cariplo per idee innovative di assoluta avanguardia; 50 My First AIRC Grant, progetti triennali per ricercatori sotto i 40 anni per condurre in autonomia il proprio progetto; e 15 Start Up, finanziamenti quinquennali per ricercatori sotto i 35 anni che rientrano dall'estero per avviare il proprio laboratorio di ricerca in Italia.
“Negli anni ‘80 anche io ho trascorso un periodo di studio e perfezionamento a Londra per poi tornare in Italia dove ho potuto avviare un mio laboratorio proprio grazie al sostegno di AIRC – racconta Federico Caligaris Cappio, che da gennaio 2016 assumerà la carica di direttore scientifico AIRC – Oggi la ricerca ha una dimensione internazionale e per questo è indispensabile potenziare sempre più il dialogo tra la nostra realtà e le analoghe charities straniere. Il cancro è uguale in tutto il mondo, dobbiamo unire le nostre forze, evitando inutili sovrapposizioni, per arrivare più in fretta possibile ai risultati da portare ai pazienti”.
Non solo progetti per nuove generazioni. AIRC e FIRC garantiscono continuità al lavoro dei migliori gruppi di ricerca italiani attraverso il finanziamento di 524 Investigator Grant (IG), progetti della durata di tre anni, affidati a ricercatori affermati, selezionati per la loro rilevanza al cancro, l'innovatività e i potenziali benefici per i pazienti. I proventi del 5 per mille hanno inoltre portato nuove risorse ai 14 programmi di ampio respiro che vedono all'opera il meglio della ricerca oncologica italiana con l'obiettivo di identificare terapie più efficaci e nuovi strumenti di prevenzione e diagnosi precoce. Un altro importante investimento è rappresentato dai 12 milioni di euro destinati a IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano), centro internazionale di eccellenza, focalizzato sullo studio della formazione e dello sviluppo dei tumori a livello molecolare per favorire un rapido trasferimento dei risultati dal laboratorio alla cura.
Rigore, competenza, indipendenza intellettuale e assenza di ogni conflitto di interesse sono le linee guida del processo di Peer Review di AIRC e FIRC: per la selezione dei progetti meritevoli di finanziamento sono stati coinvolti circa 600 revisori stranieri ai quali si sono affiancati uno o più membri del Comitato Tecnico Scientifico. Questo processo è supervisionato dalla Direzione Scientifica che dal 2016 sarà guidata da Federico Caligaris Cappio. Con l’apporto di Pier Paolo Di Fiore, alla guida della Commissione Consultiva Strategica, AIRC potrà progettare come investire le risorse nella più promettente ricerca oncologica.
Con questo importante investimento AIRC e FIRC proseguono nel loro impegno di sostenere la ricerca oncologica del futuro. La strada imboccata con la rivoluzione genomica è quella giusta e già si intravedono alcuni traguardi negli ambiti della genetica personalizzata, della epigenetica, dei farmaci molecolari e della riscoperta di vecchi farmaci da riportare a nuova vita come efficaci antitumorali.
Nel 2015 l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha tagliato il traguardo di mezzo secolo di attività: cinquant’anni di sostegno alla ricerca oncologica, per portare i risultati dal laboratorio al paziente. Quando nacque AIRC nel 1965 non si poteva parlare di cancro e l’idea di fare ricerca in questo ambito era considerata da alcuni una sfida, da molti una follia. Ma coraggio e non follia è stato ciò che ha guidato i soci fondatori. Dalla lunga presidenza di Guido Venosta, AIRC è cresciuta: da associazione solo milanese a realtà presente in tutto il territorio nazionale con 17 comitati regionali. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (*dati attualizzati e aggiornati al 31 gennaio 2015). Il coraggio ancora oggi unisce tutti i protagonisti di AIRC: i 5000 ricercatori che svolgono con passione e impegno un lavoro senza certezze, i pazienti e le loro famiglie che si affidano alla ricerca per guardare al futuro con la speranza che il cancro diventi sempre più curabile, i volontari che dedicano il loro tempo alle iniziative dell’Associazione e i donatori che sostengono la ricerca con il loro contributo. Scopri la storia che, con coraggio, tutti insieme stiamo scrivendo da 50 anni su lanostrastoria.airc.it
FIRC – Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, è stata costituita nel 1977 da AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, con lo scopo di promuovere e finanziare la ricerca scientifica nel campo della cura e dello studio dei tumori, attraverso lasciti testamentari e donazioni. FIRC, grazie al proprio patrimonio, assume impegni di lunga durata che garantiscono continuità al lavoro dei ricercatori. Nel 1998 FIRC ha deciso di concentrare i propri finanziamenti nel campo dell’oncologia molecolare creando IFOM – l'Istituto FIRC di Oncologia Molecolare - un centro di ricerca non profit fortemente innovativo ad alta tecnologia che oggi ospita 264 ricercatori con un’età media di 35 anni e di cui il 59% sono donne. IFOM si pone l’obiettivo di svolgere e promuovere la ricerca scientifica e la formazione nel campo dell’oncologia molecolare verso concrete prospettive di beneficio ai pazienti. In questo si affianca ad AIRC, nata nel 1965, che assicura importanti risorse economiche a migliaia di progetti innovativi e a programmi di formazione e specializzazione dei giovani talenti della scienza del nostro Paese attraverso iniziative nazionali e locali rivolte al grande pubblico. Per maggiori info fondazionefirc.it
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