ISOLA DI EINSTEIN, LA SCIENZA FA SPETTACOLO
Dal 4 al 6 settembre al lago Trasimeno (Umbria) l’evento unico in Europa che coniuga scienza e divertimento. Ospiti internazionali e 50 show in programma.
C’è un’isola dove la scienza fa spettacolo, mescolandosi alle arti di strada. Dal 4 al 6 settembre 2015 l’isola Polvese, perla del lago Trasimeno, nel cuore dell’Umbria, ospiterà l’Isola di Einstein, l’evento dedicato a scienza, tecnologia e natura realizzato da Psiquadro.
Scienziati e artisti da tutta Italia e da altri 8 Paesi del mondo parleranno di scienza e innovazione coinvolgendo famiglie, bambini, studenti e curiosi di tutte l'età.
I 50 spettacoli in programma nei tre giorni del festival si alterneranno in diverse zone dell’isola e sui battelli di collegamento. Sui moli di partenza e di approdo il pubblico potrà assistere anche a mini dimostrazioni, pillole di scienza che suscitano attenzione, divertono e stimolano la curiosità sui fenomeni naturali e le leggi scientifiche che li regolano.
In cartellone artisti provenienti dalle migliori realtà europee e internazionali nel panorama della divulgazione scientifica che a colpi di teatro, giocoleria, cucina, magia, esperimenti e performance trasformeranno la scienza in uno spettacolo unico. Tra i tantissimi ospiti dell’Isola di Einstein la compagnia Big Van Theory, reduce da diversi successi televisivi in Spagna e da un tour in Sud America, il professore-giocoliere di Bologna Federico Benuzzi, il Dottor Bubble da Israele, il comico-scienziato Heko Harri Montonen dalla Finlandia, il chimico Michael Londesborough dall’Università di Praga, il cuoco-scienziato francese Didier Laval, La Casa degli Esperimenti di Lubiana con le sue avventure scientifiche e il volto del programma di Rai Scuola “fEASYca”, Fabio Maiorino.
E ancora. In programma anche due serate speciali, dove si incontreranno musica e scienza. Sabato 5 settembre salirà sul palco dell’Isola di Einstein il pianista jazz Giovanni Guidi. Venerdì 4 settembre, inoltre, spazio al concerto del “Riciclato Circo Musicale”, la band che fa incontrare musica e cultura del riuso. Ispirandosi alle culture tribali e primitive, i “Rcm” utilizzano materiali di recupero ed oggetti di uso comune che si possono trovare in casa, in cantina o addirittura in discarica, costruendo con essi strumenti di ogni tipo, dai più convenzionali e contemporanei, fino ad arrivare alla creazione di nuove tipologie, come il Barattolao, l’Olifante, il Bassolardo, la Buzzeria, il Controbarattolo e tanti altri.
Archivio fotografico dell’evento: https://www.flickr.com/photos/isoladieinstein/
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