UNIVERSITÀ DI PARMA E CNR CONTRO IL DOLORE
All’Ateneo di Parma è stato presentato e siglato il Progetto BIOGENAP (BIOelettronica, GEnomica e Nanomedicina Personalizzata in terapia del dolore) tra l’Ateneo e il CNR
Dolore cronico - Shutterstock |
UNIPR e CNR insieme per la lotta contro il dolore. È questo lo scopo dell'accordo di programma firmato oggi presso la sede dell’Università di Parma. Il Rettore dell’Ateneo Loris Borghi e il Presidente del CNR Luigi Nicolais hanno siglato un’intesa che porterà alla nascita del Progetto BIOGENAP "Centro Di Bioelettronica, Genomica E Nanomedicina" per un Approccio Diagnostico Terapeutico Traslazionale e Personalizzato in Terapia del Dolore, apportando così un significativo valore aggiunto nelle diverse vie di cura del dolore cronico.
Presenti alla conferenza Guido Fanelli, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Progetto BIOGENAP, Delegato del Rettore “Università senza dolore”, docente del Dipartimento di Scienze chirurgiche dell’Ateneo e Direttore della struttura complessa Anestesia, rianimazione e terapia antalgica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Salvatore Iannotta, Direttore Centro BIOGENAP e Direttore dell’Istituto IMEM – Parma e Marco Conti, Direttore del Dipartimento DIITET – CNR.
Tra le diverse autorità accademiche e cittadinie presenti in sala, sono intervenuti anche Gloria Saccani Jotti, Vice Direttore Centro BIOGENA eMassimo Fabi, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma..
Questo accordo adempie, tra le diverse, auna Convenzione Quadro tra le due istituzioni già stipulata nel gennaio 2014 al fine di mantenere e sviluppare forme di collaborazione in partnership per lo svolgimento di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione nell'ambito delle attività di didattica e formazione, nonché per l'erogazione di servizi a supporto delle attività di ricerca
A tal proposito, l’accordo stipulato oggi si propone di utilizzare lepotenzialità di ricerca dell'area parmense, e in particolare dell'Università e del CNR, per costituire a Parma un Centro nazionale congiunto per lo sviluppo e lo studio di materiali, sistemi, dispositivi e tecnologie bioelettroniche innovative, con l'implementazione di nanoparticelle e nanosistemi funzionalizzati in applicazioni cliniche personalizzate nella teragnostica e nel controllo del dolore.
Il Centro congiunto sviluppa progetti traslazionali per:
- identificazione di biomarkers genetici‐omicineurochimici per la predizione della “malattia dolore” e della risposta ai trattamenti effettuati; sviluppo di nanosistemi e dispositivi biolettronici per il controllo ed il trattamento del dolore.
- identificazione e validazione di nuovi percorsi clinici traslazionali per l'utilizzo di oppioidi e di tecniche mini‐invasive in terapia del dolore;
- attività per la più ampia diffusione della cultura e della ricerca scientifica con riferimento anche attraverso collaborazioni di altissimo livello con altri centri di ricerca in ambito regionale, nazionale e internazionale. Organizzazione di congressi internazionali sia per la disseminazione dei risultati sia per il rafforzamento dei collegamenti internazionali con altri centri di ricerca di primo livello nel settore;
- scambio di personale e condivisione di strumentazione e competenze tra le parti per intensificare i rapporti di collaborazione, facilitare la realizzazione delle Attività e anche per la fornitura a terzi di studi, analisi e diagnosi in tutti i campi di ricerca clinica e traslazionale di terapia del dolore.
Il Centro avrà sede presso l'Istituto dei Materiali per l'Elettronica ed il Magnetismo (IMEM) del CNR - Parma, nel Campus Universitario (Parco Area delle Scienze 37/A). Il Centro opererà sotto la direzione dott. Salvatore Iannotta, Direttore IMEM, mentre la prof.ssa Gloria Saccani Jotti del Dipartimento di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Traslazionali dell'Università svolgerà l'incarico di vice‐direttore.
In tale contesto le due parti si impegnano a:
L’Università, che dal canto suo già vanta la presenza di un Centro di Terapia del Dolore diretto dal prof. Guido Fanelli, primo, e attualmente unico, Centro Hub individuato in Emilia Romagna come struttura di riferimento regionale per la diagnosi, la cura e la riabilitazione del dolore cronico, si impegna a mettere a disposizione del CNR le proprie risorse umane e strutturali già coinvolte in progetti attualmente in corso e finanziati da importanti enti nazionali e europei. Inoltre attraverso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche (struttura di appartenenza del prof. Fanelli) e altri Dipartimenti Universitari che verranno coinvolti condividerà la strumentazione presente nei medesimi per la creazione di un'unità interdipartimentale che sia in grado di fornire sia know how sia strumentazioni che permettano la nascita del Centro anche grazie al continuo supporto sia dell'Università stessa sia del CNR. L’Ateneo inoltre, grazie alle competenze estremamente avanzate dei suoi membri partecipanti, garantisce l'implementazione del sistema informativo e formativo in modo da creare un network unico dove attrarre investimenti di alcune compagnie interessate nello sviluppo di tecnologia applicata alla terapia del dolore.
Il CNR, primo Ente di Ricerca in Italia, è in grado di promuovereuna strategia della partecipazione che consenta di valorizzare tutti i soggetti attivi all'interno del tessuto socio-economico e di favorire la capacità del sistema di rispondere alle esigenze espresse e latenti presenti nel contesto comunitario di riferimento.
Il CNR si impegna a fornire informazione sulle competenze nella propria rete per facilitare da parte dell'Università una collaborazione concreta che, attraverso l'individuazione dei ricercatori da coinvolgere, porti a sviluppare rapporti, a realizzare soluzioni, a costruire nuove opportunità.
Il Dipartimento DIITET - Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e Trasporti, struttura strategica per l’innovazione del nostro paese, attraverso il proprio Istituto IMEM con sede in Parma, coordina e razionalizza gli interventi, ponendosi come naturale interfaccia per le corrispondenti azioni sia all'interno che all'esterno dell'Ente. Nonché il CNR si impegna alla realizzazione di un sistema completo che tenga conto di tutte le informazioni disponibili e le metta a disposizione in un quadro coordinato e coerente, coinvolgendo le sue strutture di ricerca e assumendo un ruolo di forte sostegno alle attività del Progetto.
L’Istituto IMEM, con le sue strutture e competenze allo stato dell’arte internazionale nel campo della nanoscienze e della bioelettronica svilupperà e metterà a disposizione processi, materiali e sistemi specificatamente orientati alla diagnostica e terapia del dolore fornendo altresì le strutture di riferimento a Parma per le attività CNR.
CNR ed Università riconoscono, in ragione di precedenti e positive intese, l'opportunità dunque di rafforzare, rinnovare e finalizzare la propria collaborazione, puntando ad accrescere ogni possibile sinergia con particolare riferimento alla ricerca scientifica di alto livello, e alla promozione dello sviluppo sociale ed economico del Sistema-Paese, rendendo sistematica l'intersezione fra i rispettivi percorsi di programmazione con particolare riferimento ai settori della bioelettronica, nanomedicina personalizzata e terapia del dolore.
Il presente Accordo di programma rappresenta la cornice entro la quale le Parti intendono sviluppare questa collaborazione che, attraverso specifici accordi, potrà coinvolgere anche altre Istituzioni.
La problematica del dolore è di grande interesse a livello mondiale con un crescente rilievo per le notevoli questioni e l'impatto che determina a molti diversi livelli. Coinvolge, infatti, problematiche di grande rilievo sia a livello delle persone (il 26% della popolazione italiana soffre di dolore cronico) sia di tipo sociale e lavorativo (negli USA, 500 milioni di giornate di lavoro perse per il mal di schiena) causando un grande incremento dei costi sanitari e sociali diretti e indiretti. È, quindi, cresciuta enormemente l'attenzione dei principali stakeholders europei e statunitensi sia istituzionali (il legislatore) sia privati (industrie farmaceutiche, industrie che producono dispositivi, sistemi, etc).
Per quanto riguarda l'Italia, la Legge 38 del 2010 (alla cui stesura ha partecipato anche il prof. Fanelli, allora consigliere del Ministro in carica)è stata la prima nel mondo occidentale a riconoscere ufficialmente il diritto dei cittadini ad avere accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative, garantendo il rispetto e l'autonomia dell'essere umano, il diritto alla salute, l'equità di accesso alle cure sanitarie e la loro qualità e adeguatezza.
Con questo progetto si vogliono seguire le linee guida di questa legge cercando di migliorare uno dei problemi più difficili nella terapia del dolore: la personalizzazione attraverso approcci multidisciplinari innovativi (bioelettronica, genomica e nanotecnologia) del trattamento della "malattia dolore", sia acuta sia cronica.
BIOGENAP può contare a Parma su due eccellenze internazionalmente riconosciute rispettivamente nel campo della bioelettronica e nanomedicina (IMEM-CNR) e del trattamento del dolore acuto e cronico, come già detto presso il Centro di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica del Dipartimento Scienze Chirurgiche Università degli Studi di Parma).
In questo grande “contenitore” si aggiunge la recente istituzione del progetto “Università Senza Dolore” presso l'Ateneo Parmense (unico Ateneo in tutta Italia ad aver attivato tale iniziativa)
“Università senza Dolore”, il cui logo e le finalità sono state presentate dal prof. Fanelli, delegato del Rettore per tale contesto, svilupperà una serie di azione trasversali che investiranno tutto l’Ateneo. In principal modo sarà coinvolta l’offerta formativa dell’Università di Parma attraverso l’attivazione di nuovi corsi di insegnamento affini alla tematica del dolore che andranno ad inserirsi negli insegnamenti quali Farmacologia, Semeiotica/Metodologia clinica, Neurologia/Neurochirurgia, Chirurgia, Clinica Medica/Geriatria, Ginecologia, Malattie dell’Apparato Locomotore, Oncologia.
Inoltre verrà implementata la formazione post laurea attraverso l’avviamento di master oltre a quelli già presenti nell’Ateneo parmense ovvero i Master di I e II livello in Terapia del Dolore e Cure Palliative .
Verranno organizzatianche corsi dal team che collaborerà con il docente in merito a varie argomentazioni: la relazione tra “medico e paziente del dolore”, il dolore nell’ambito veterinario, corsi di educazione al personale d’Ateneo e agli studenti sulla terapia del dolore.
Un’iniziativa che vede Parma dunque all’avanguardia su tutti i fronti nell’ambito della terapia del dolore.
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