GRAVITÀ ZERO PRESENTA IL PROFESSOR LELE
Su Internet si fa chiamare Professor Lele. Ma Emanuele Zecchino, questo il suo vero nome, è un chimico analitico, con la passione della divulgazione della scienza. Si rivolge soprattutto ai più giovani e su Gravità Zero risponderà alle domande più bizzarre, sempre con un approccio analitico.
"Fin da bambino smontavo ogni oggetto non vivente - spiega il professor Lele - per capire come funzionava. Con me portavo sempre qualche cacciavite: e nulla resisteva al fascino di scoprire come era fatto dentro".
Oggi Lele smonta raramente gli oggetti di casa, ma su Youtube spiega ad altri ragazzi come lui come funzionano gli oggetti di uso quotidiano, con uno stile alquanto bizzarro, che rende divertenti anche le spiegazioni più complesse.
COME FUNZIONA UN TOUCH SCREEN?
Cosa hanno in comune uno smartphone, un tablet, un pc ed un navigatore satellitare?
Oggi il Professor Lele ci spiegherà come funziona l'oggetto che utilizziamo di più durante il giorno: il touch screen, una tecnologia ormai comune nelle nostre vite ma che ha del sorprendente.
COME NASCE IL PROGETTO "PROFESSOR LELE" E PERCHÉ?
Fino a poco tempo fa la gente considerava Youtube solo come ad un contenitore di video, ed io ero ovviamente fra questi. Poi un giorno per caso ho visto il video di un grande Youtuber Yotobi, e da lì ho scoperto le potenzionalità del canale video.
Questo ha acceso in me il desiderio di provare a dire la mia, con il mio stile, e ho provato ad affrontare un settore in Italia meno considerato di quanto non lo sia all'estero: la divulgazione scientifica. Per fortuna mi piacciono le sfide difficili.
CI DESCRIVI BREVEMENTE IL VIDEO CHE PRESENTIAMO OGGI IN ANTEPRIMA?
In questo video spiego in modo molto semplice come funziona il touch-screen degli smartphone, una tecnologia con cui ormai abbiamo una grandissima confidenza, ma di cui pochi conoscono il funzionamento. Il tutto condito con qualche gag comica.
CI RACCONTI UN ANEDDOTO DIVERTENTE SULLA TUA VITA DI MOTIVATORE/DIVULGATORE SCIENTIFICO?
Le cose più strane e divertenti mi sono capitate dialogando con i ragazzi che mi seguono sui social.
Sul gruppo di Facebook mi contattano spesso per pormi le domande più curiose, perfino quelle che ben poco hanno a che vedere con la scienza. Ricordo ad esempio quella volta che un ragazzo mi chiese per quale oscuro motivo in alcuni periodi non uscisse niente di interessante al cinema, mentre in altri proiettassero almeno 3-4 film contemporaneamente. Tuttavia mi diverte dare una risposta analitica anche a queste "chicche culturali", e qui la statistica ci marcia alla grande.
Concludo dicendo che il video sul touch-screen ha suscitato molto interesse anche tra i miei colleghi di università, molti dei quali non si erano mai posti la domanda di come funzionasse il principio di questo strumento. Tutti hanno tirato fuori lo smartphone per fare “la prova del cucchiaino”. Ed è stato molto divertente.
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