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LA REDAZIONE DI GRAVITA' ZERO "ALLE ORIGINI DEL GUSTO" (AD ASTI FINO AL 5/7/2015)

Il Palazzo Mazzetti ad Asti
Siete mai stati invitati a cena da Catullo? Se accettate l'invito, in cambio avrete la sua amicizia. Non aspettatevi altro, perché il borsellino di Catullo è pieno di ragnatele. Non a caso vi consiglia vivamente di portar dietro cibo splendido ed anche una fanciulla. E vi assicura che ne vale la pena.

Catullo vi accoglierà in uno degli edifici storici più significativi di Asti: Palazzo Mazzetti. Appena varcata la soglia della Mostra "Alle origini del gusto - Il cibo a Pompei e nell'Italia antica", vi sembrerà di entrare in una domus romana. Non manca niente. Ed ogni cosa "è in movimento", grazie a notevoli soluzioni tecnologiche, video e luci: così il remoto passato torna a vivere oggi. E nell'ingresso della domus ci sono affreschi e statue: il visitatore è immediatamente proiettato in un'epoca in cui il basilico era considerata una pianta medicinale e i cacciatori usavano dei lacci per le prede di piccole dimensioni.

Il 10 maggio, in una splendida domenica di sole, Gravità Zero ha visitato per voi una mostra che è contemporaneamente tradizione, storia, archeologia, scienza e tecnologia. C'è letteralmente da rimanere a bocca aperta di fronte agli allestimenti, alla scenografia, ai contenuti: dobbiamo proprio riconoscere che i curatori Adele Campanelli ed Alessandro Maldolesi hanno fatto un ottimo lavoro. Dobbiamo anche riconoscere che la visita non sarebbe stata così affascinante senza una guida. Grazie di cuore alla Dott.ssa Roberta Ricci, storica dell'arte, incaricata di occuparsi della didattica nel museo.
Offerte ai Lari

Dopo gli affreschi dell'ingresso, nella domus si trova l'atrium, impreziosito da un lararium del I secolo d.C., sul quale si possono osservare le offerte per propiziarsi le divinità. Uova, frutta secca, frutta e dolci. Quindi, prima del banchetto, occorreva fare omaggio alle divinità. Pensate alla cene dell'epoca romana: il convivium, caratterizzato da molti ospiti, il numero dei quali - però - non poteva essere casuale. Infatti il banchetto poteva essere esteso soltanto a multipli di 3 o di 9 ospiti.

Peraltro, in netto contrasto con le nostre abitudini, era buona educazione buttare gli avanzi per terra. Gli avanzi, che invece non finivano per terra, costituivano la colazione del mattino seguente, mentre il prandium in genere veniva consumato fuori casa.

Triclinium
Nella sala da pranzo romana, ovvero il triclinium, per mangiare ci si sdraiava, ma solo agli ospiti era concesso: quelli che oggi chiamiamo "imbucati" dovevano accontentarsi di sedie di fortuna. A quell'epoca - durante un banchetto - avreste visto un servo con la brocca di vino arrivare e tornare parecchie volte. Ma ciascuno aveva i propri compiti: lo chef era l'archimagirus, e gli chef spesso si noleggiavano.

Guai poi a non presentarsi a cena dopo aver confermato la propria presenza! Il padrone di casa si sarebbe arrabbiato moltissimo. E se per caso vi avessero servito delle insipide carote bollite? Niente paura, c'era il garum, una sorta di sostituto del sale. Non credo che a tutti sarebbe piaciuta quella salsa, a base di pesce azzurro e viscere di pesce essiccate al sole per nove giorni!

Tenete poi conto che - a quell'epoca - vi sareste dovuti abituare ai gusti dei Romani, che avevano palati un po' esotici, e decisamente eccentrici: che ne dite di ghiri, pavoni, murene e lingue di fenicottero? Immaginate poi di essere - a fine pasto - strapieni: vi avrebbero offerto ancora del panis secundarius, ovvero il pane integrale preferito da Seneca.

Pani per il fine pasto

Insomma, crediamo di avervi raccontato abbastanza per incuriosirvi.... E se non fosse bastato, non temete: non è escluso che si torni su questa bella mostra, magari con un buon libro sull'argomento.

Ah, scusate, dimenticavamo di dirvi che nel biglietto di ingresso alla mostra è compresa la visita alla Domus Romana ed alla Cripta e Museo di S. Anastasio. E qui sotto c'è uno splendido video della mostra.



Walter Caputo e Luigina Pugno

Alle origini del gusto - Il cibo a Pompei e nell'Italia antica
Asti, Palazzo Mazzetti - Corso Vittorio Alfieri 357
Dal 7 marzo al 5 luglio 2015
Da martedì a domenica dalle 9:30 alle 19:30
Info: www.palazzomazzetti.it

N.B.: Tutte le immagini sono state scattate da Luigina Pugno

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