PANACEA: LA START TV DELLA MEDICINA
La televisione, le web tv hanno praticamente conquistato i tele/web spettatori con i loro argomenti, approfondimenti e rubriche. È il caso di Panacea, parentesi medico scientifica in onda su Cilento Channel il venerdì alle ore 21:00 (canale 636 del digitale terrestre) e disponibile anche online.
Gravità Zero ha intervistato Luca Di Bartolomeo, ideatore della trasmissione.
Luca, prova a descriverti…
Luca Di Bartolomeo è uno studente di Medicina e Chirurgia, ma prima ancora adora leggere e scrivere. Comincia scrivendo poesie al liceo, e poi a queste scritture si sommano quelle di articoli giornalistici. Ora dicono che stia pure in televisione ma io non ci credo, si vede lontano un miglio che non è per niente videogenico.
Come mai hai deciso di chiamare il tuo progetto Panacea?
Panacea, secondo gli antichi greci, è la personificazione della guarigione. Oggi usiamo questo termine per indicare un rimedio universale ai mali. Se in medicina esiste qualcosa che più di tutte si avvicina a questa idea, essa è la prevenzione. Con questa trasmissione, oltre che parlare di medicina, vorrei far riflettere le persone sul proprio stile di vita e sul modo per migliorarlo. Perché la vita è una sola ed è nostro dovere tenercela stretta.
Definisci il tuo progetto con un aggettivo e spiega il perché.
Noiosoper tutti coloro che non siano interessati alla salute, all’essere umano, alla vita.
Come hai iniziato a collaborare con Cilento Channel?
Come iniziano tutte le cose: per caso. Avevo scritto un articolo per un premio di poesia e ne stavo distribuendo alcune copie ai partecipanti durante la serata. Capitò che si trovasse lì Michela, una collaboratrice di CilentoChannel, che, letto il mio articolo e saputo della mia passione per il giornalismo, mi invitò a visitare la loro redazione. La ringrazio per la bellissima opportunità che mi ha permesso di cogliere. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare l’intraprendente e giovane editore Gianni Petrizzo, Raffaella Giaccio, sua moglie, che presta gentilmente e con professionalità la sua voce nei doppiaggi della puntata, e Andrè Giaccio, insostituibile montatore e regista. Senza il loro sostegno Panacea non esisterebbe.
Come organizzi le puntate?
Per il momento la puntata si basa sull’intervista ad un medico specialista. Ogni puntata ha come tema una particolare patologia. Si cerca di rispondere alle domande che farebbe un normale cittadino su quell’argomento. Tuttavia, presto saranno introdotte delle rubriche, che andranno a vivacizzare il format.
Hai costituito una redazione?
A parte la redazione di Cilento-Channel, che cura l’aspetto tecnico della creazione del programma, ci sono vari collaboratori sia al programma che alla pagina facebook (presto verrà lanciato anche il sito web e i lavori saranno pubblicati anche lì). Siamo ancora pochi però; spero che col tempo il numero di chi ci vuole dare una mano cresca sempre di più. Dunque, gente, accorrete!
Cosa ti aspetti da questo progetto?
Che cresca, cresca, cresca. Che sia sempre più utile alle persone, avvicinandole al mondo della medicina, cioè a se stessi. Perché è questo che mi spinge a condurre ogni singola puntata. Ma soprattutto mi aspetto di non smettere mai di divertirmi nel farlo.
Insomma, ci troviamo dinanzi alla nuova generazione di informazione medico-scientifica. Panacea sarà in grado di metabolizzare e migliorare la vecchia guardia di Quark?
Panacea programma tv di medicina |
Gravità Zero ha intervistato Luca Di Bartolomeo, ideatore della trasmissione.
Luca, prova a descriverti…
Luca Di Bartolomeo è uno studente di Medicina e Chirurgia, ma prima ancora adora leggere e scrivere. Comincia scrivendo poesie al liceo, e poi a queste scritture si sommano quelle di articoli giornalistici. Ora dicono che stia pure in televisione ma io non ci credo, si vede lontano un miglio che non è per niente videogenico.
Come mai hai deciso di chiamare il tuo progetto Panacea?
Panacea, secondo gli antichi greci, è la personificazione della guarigione. Oggi usiamo questo termine per indicare un rimedio universale ai mali. Se in medicina esiste qualcosa che più di tutte si avvicina a questa idea, essa è la prevenzione. Con questa trasmissione, oltre che parlare di medicina, vorrei far riflettere le persone sul proprio stile di vita e sul modo per migliorarlo. Perché la vita è una sola ed è nostro dovere tenercela stretta.
Definisci il tuo progetto con un aggettivo e spiega il perché.
Noiosoper tutti coloro che non siano interessati alla salute, all’essere umano, alla vita.
Come hai iniziato a collaborare con Cilento Channel?
Come iniziano tutte le cose: per caso. Avevo scritto un articolo per un premio di poesia e ne stavo distribuendo alcune copie ai partecipanti durante la serata. Capitò che si trovasse lì Michela, una collaboratrice di CilentoChannel, che, letto il mio articolo e saputo della mia passione per il giornalismo, mi invitò a visitare la loro redazione. La ringrazio per la bellissima opportunità che mi ha permesso di cogliere. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare l’intraprendente e giovane editore Gianni Petrizzo, Raffaella Giaccio, sua moglie, che presta gentilmente e con professionalità la sua voce nei doppiaggi della puntata, e Andrè Giaccio, insostituibile montatore e regista. Senza il loro sostegno Panacea non esisterebbe.
Come organizzi le puntate?
Per il momento la puntata si basa sull’intervista ad un medico specialista. Ogni puntata ha come tema una particolare patologia. Si cerca di rispondere alle domande che farebbe un normale cittadino su quell’argomento. Tuttavia, presto saranno introdotte delle rubriche, che andranno a vivacizzare il format.
Hai costituito una redazione?
A parte la redazione di Cilento-Channel, che cura l’aspetto tecnico della creazione del programma, ci sono vari collaboratori sia al programma che alla pagina facebook (presto verrà lanciato anche il sito web e i lavori saranno pubblicati anche lì). Siamo ancora pochi però; spero che col tempo il numero di chi ci vuole dare una mano cresca sempre di più. Dunque, gente, accorrete!
Cosa ti aspetti da questo progetto?
Che cresca, cresca, cresca. Che sia sempre più utile alle persone, avvicinandole al mondo della medicina, cioè a se stessi. Perché è questo che mi spinge a condurre ogni singola puntata. Ma soprattutto mi aspetto di non smettere mai di divertirmi nel farlo.
Insomma, ci troviamo dinanzi alla nuova generazione di informazione medico-scientifica. Panacea sarà in grado di metabolizzare e migliorare la vecchia guardia di Quark?
PER APPROFONDIRE
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Di seguito l'ultima puntata trasmessa di Panacea. Tema puntata: LE EPATITI VIRALI.
Interviene il dottor Michele Fiore, già primario del reparto di Malattie Infettive e centro per lo studio delle epatiti virali acute e croniche del P.O. "Maria SS Addolorata" di Eboli (SA).
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