IO NON RISCHIO: BUONE PRATICHE DI PROTEZIONE CIVILE
“Io non rischio” è il nome dell'evento che oggi e domani coinvolgerà migliaia di volontari in 150 città italiane e che informeranno sulle buone pratiche di protezione civile.
L’elenco dei comuni interessati dalla campagna il giorno 11 e 12 ottobre e delle Associazioni ed Enti che hanno collaborato all’organizzazione è online sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è inoltre possibile consultare i materiali informativi su rischio sismico, alluvione o maremoto.
Il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo. Questo tipo di conoscenza, per essere realmente utile, di solito comporta un livello di approfondimento che difficilmente può essere comunicato con un semplice spot radiofonico o televisivo.
L’ideale, per un cittadino, sarebbe poter parlare con qualcuno capace di raccontargli tutto quello che occorre sapere sul terremoto, sul maremoto o su qualsiasi altro rischio, magari incontrandolo direttamente nella sua città, in piazza, un sabato o una domenica mattina.
Ed è qui che si è accesa la lampadina: i volontari di protezione civile! Le associazioni di volontariato di protezione civile sono presenti in tutta Italia. I volontari vivono e operano sul proprio territorio, lo conoscono e a loro volta sono conosciuti dalle istituzioni locali e dai cittadini. Chi meglio di loro per fare informazione sui rischi che su quel territorio insistono?
Da questi presupposti è nata l’idea originaria di Io non rischio. Formare i volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio per poi farli andare in piazza, nella loro città, a incontrare i cittadini e informarli. Un’idea concepita e proposta da Anpas e subito sposata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Ingv e da ReLuis, e poi progressivamente allargata ad altre associazioni di protezione civile. Perché se è vero che le idee camminano con le gambe delle persone, per un’idea come questa di gambe ce ne vogliono davvero tante.
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