UN ITALIANO TRA I VINCITORI DEI PREMI BALZAN 2014
Sono stati annunciati oggi i nomi dei vincitori dei Premi Balzan 2014: tra loro anche un italiano, Mario Torelli, dell'Università di Perugia, per l’archeologia classica.
I quattro premi annuali hanno un valore di 750.000 franchi svizzeri (620.000 euro) per ciascuna delle quattro materie. Un milione di franchi svizzeri (830.000 euro) al premiato per la pace.
I vincitori dei Premi Balzan sono tenuti a destinare metà del riconoscimento in denaro al finanziamento di progetti di ricerca.
I vincitori:
Mario Torelli (Italia), Università di Perugia, per l’archeologia classica
Ian Hacking (Canada), University of Toronto, per l’epistemologia e filosofia della mente
G. David Tilman (USA), University of Minnesota, per l’ecologia delle piante (pura e/o applicata) Dennis Sullivan (USA), City University of New York, per la matematica (pura o applicata)
Il Premio Balzan per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli è stato assegnato a Vivre en famille (Francia).
I Premiati 2014 sono stati annunciati a Milano dal presidente del Comitato generale Premi della Fondazione Balzan, Salvatore Veca, con il presidente della Fondazione Balzan “Premio”, Enrico Decleva, nella Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera.
I Premi Balzan annuali hanno un valore di 750.000 franchi svizzeri ognuno (circa 620.000 euro). La metà di ciascun premio dovrà finanziare, su indicazione del premiato, progetti di ricerca svolti da giovani studiosi e ricercatori; quello per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli ha un valore di un milione di franchi svizzeri (circa 830.000 euro). I premi saranno consegnati il 20 novembre a Roma dal Presidente della Repubblica italiana.
I profili dei vincitori e le motivazioni dei premi sono stati illustrati oggi da quattro esponenti del Comitato generale Premi.
Paolo Matthiae (Professore emerito di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente Antico all’Università di Roma "La Sapienza"; socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei) ha così motivato l’assegnazione del Premio per l’archeologia classica a Mario Torelli:
“Per il carattere profondamente innovatore dei suoi studi in tutti i principali ambiti della cultura antica, da quello greco a quello etrusco a quello romano, per la grande rilevanza delle sue sperimentazioni metodologiche e delle sue scoperte archeologiche, per l’originalità della sua opera in cui convergono in una salda visione globale l’indagine storico-epigrafica, l’analisi iconologica, la valutazione storico-religiosa, la ricerca antropologica, sempre sostenute da una sensibile attenzione alle strutture economiche e sociali e agli aspetti ideologici e istituzionali delle culture antiche”.
Salvatore Veca (Ordinario di Filosofia politica e Prorettore dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia) ha così motivato l’assegnazione del Premio per l’epistemologia e filosofia della mente a Ian Hacking:
“Per i suoi fondamentali e pionieristici contributi alla filosofia e alla storia delle scienze naturali e sociali, per l’ampiezza tematica delle sue ricerche, per la rigorosa prospettiva epistemologica, incentrata su una versione originale del realismo scientifico e delineata in contrasto con il paradigma dominante nella filosofia della scienza del secolo scorso”.
Charles Godfray (Hope Professor di zoologia all’Università di Oxford e Fellow del Jesus College; Fellow della Royal Society) ha così motivato l’assegnazione del Premio per l’ecologia delle piante (pura e/o applicata) a G. David Tilman:
“Per i suoi importantissimi contributi teorici e sperimentali all’ecologia delle piante, contributi che sono alla base della comprensione attuale di come le comunità vegetali si strutturano e interagiscono con il loro ambiente”.
Etienne Ghys (Direttore di ricerca al Centre National de la Recherche Scientifique, Dipartimento di Matematica pura e applicata della École Normale Supérieure de Lyon; membro della Académie des sciences) ha così motivato l’assegnazione del Premio per la matematica (pura o applicata) a Dennis Sullivan:
“Per i suoi importanti contributi alla topologia e alla teoria dei sistemi dinamici, che hanno aperto nuove prospettive per le generazioni future. Per i risultati eccezionali ottenuti in numerosi campi della matematica, come la geometria, la teoria dei gruppi di Klein, l’analisi e la teoria dei numeri”.
Salvatore Veca ha infine annunciato e motivato il Premio Balzan per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli, che è stato assegnato a Vivre en famille:
“Nata nel 1993 in Francia per provvedere all’inserimento in famiglia di minori portatori di handicap mentali, ha esteso poi la sua azione in Africa.Oggi, concentrando la sua attività in particolare nella Repubblica Democratica del Congo e mantenendo la sua vocazione originaria di sostegno alle adozioni internazionali, lavora per garantire all’infanzia disagiata luoghi d’accoglienza, scuole e centri di cura nonché l’assistenza alle madri. Il Premio Balzan è destinato alla creazione di un reparto di maternità e alla riattivazione di una scuola a Ibambi (RDC)”.
Le materie dei Premi Balzan variano ogni anno, e spesso riguardano ambiti specifici o interdisciplinari, così da privilegiare filoni di studio e ricerca innovativi, che superano i confini della materie tradizionali sia nella sfera umanistica (lettere, scienze morali e arti) che in quella scientifica (scienze fisiche, matematiche, naturali e la medicina).
Le materie premiate del prossimo anno, 2015, saranno:
- 1 storia dell’arte europea (1300-1700)
- 2 storia economica
- 2 storia economica
- 3 oceanografia
- 4 fisica delle astroparticelle, compresa l’osservazione dei neutrini e dei raggi gamma
Ciascuno dei quattro Premi Balzan 2015 avrà un valore di 750.000 franchi svizzeri.
- 4 fisica delle astroparticelle, compresa l’osservazione dei neutrini e dei raggi gamma
Ciascuno dei quattro Premi Balzan 2015 avrà un valore di 750.000 franchi svizzeri.
Il Premio per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli è un premio speciale, assegnato dalla Fondazione Balzan con un intervallo variabile ma non inferiore ai tre anni. Il riconoscimento è destinato a onorare persone o istituzioni che si sono distinte per un’eccezionale opera di carattere umanitario.
Il Premiato 2014 è il decimo nella storia della Fondazione. Dal 1961, quando la Fondazione Nobel lo ricevette come primo Premio Balzan in assoluto, esso è stato assegnato a: Papa Giovanni XXIII (1962), Madre Teresa di Calcutta (1978), Alto Commissariato O.N.U. per i rifugiati - UNHCR (1986), Abbé Pierre (1991), Comitato Internazionale della Croce Rossa (1996), Abdul Sattar Edhi (2000), Comunità di Sant’Egidio, (2004) Karlheinz Böhm (2007).
La Fondazione Internazionale Balzan, fondata nel 1957, opera attraverso due sedi. La Balzan "Premio", a Milano, è presieduta da Enrico Decleva. Attraverso il Comitato generale Premi, sceglie le materie da premiare e seleziona le candidature. La Balzan "Fondo", a Zurigo, è presieduta da Achille Casanova e amministra il patrimonio lasciato da Eugenio Balzan.
Il volume “The Balzan Prizewinner’s Research Projects: An Overview”, panoramica di tutti i progetti di ricerca svolti e in svolgimento, è stato pubblicato nel 2010 e nel 2012, ed è scaricabile nella sezione “pubblicazioni” del sito www.balzan.org.
In una sezione dedicata della home page, il sito internet www.balzan.org informa costantemente sullo stato di attuazione e sui principali aggiornamenti ed eventi che riguardano i progetti di ricerca Balzan.
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