AUMENTA IL LIVELLO DI MERCURIO NEGLI OCEANI
Da 60.000 a 80.000 tonnellate: è questa la quantità di mercurio che è oggi presente nelle acque del nostro pianeta. Livelli preoccupanti, data la tossicità dell'elemento.
Dr. Carl Lamborg (sin), Gretchen Swarr Credits: Ken Kostel, Woods Hole Oceanographic Institution |
Le attività umane sono le principali responsabili dell'inquinamento.
“Considerati gli aumenti che abbiamo osservato nel recente passato, nei prossimi 50 anni potremmo assistere a un incremento pari alla stessa quantità registrata negli scorsi 150 anni. - ha affermato il ricercatore Carl H. Lamborg - Il problema è che non sappiamo che cosa significhi tutto questo per i pesci e i mammiferi marini. Probabilmente alcuni pesci contengono almeno tre volte più mercurio di 150 anni fa, ma potrebbe essere di più. Comunque ora abbiamo alcuni numeri chiari su cui basare il lavoro futuro".
Il mercurio è uno dei metalli tossici presenti sul nostro pianeta che si accumula negli organismi acquatici.
Generalmente il mercurio proviene dall’estrazione e dalla combustione di combustibili fossili, ma fino ad oggi distinguere la quantità proveniente dall’inquinamento da quella naturale era praticamente impossibile.
I ricercatori hanno improntato il loro studio attraverso 12 spedizioni di campionamento delle acque dei mari del mondo effettuate negli ultimi otto anni ed analizzando non solo i livelli di mercurio, ma anche quelli di anidride carbonica e fosfati. La differenza emersa riguarda soprattutto i livelli di mercurio rilevati nelle profondità dell’Oceano Atlantico settentrionale e meridionale e grazie ad esse il team di ricerca ha potuto costruire un modello che ha condotto ai risultati riportati in precedenza.
Generalmente il mercurio proviene dall’estrazione e dalla combustione di combustibili fossili, ma fino ad oggi distinguere la quantità proveniente dall’inquinamento da quella naturale era praticamente impossibile.
I ricercatori hanno improntato il loro studio attraverso 12 spedizioni di campionamento delle acque dei mari del mondo effettuate negli ultimi otto anni ed analizzando non solo i livelli di mercurio, ma anche quelli di anidride carbonica e fosfati. La differenza emersa riguarda soprattutto i livelli di mercurio rilevati nelle profondità dell’Oceano Atlantico settentrionale e meridionale e grazie ad esse il team di ricerca ha potuto costruire un modello che ha condotto ai risultati riportati in precedenza.
IL CICLO DEL MERCURIO (in inglese)
Fonte: www.whoi.edu
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