TORNA TRIESTE NEXT: RICERCA SCIENTIFICA E IMPRESA A CONFRONTO
EnergETHIC il titolo della terza edizione
Sarà l’intervento del filosofo tedesco Julian Nida-Rümelin ad aprire ufficialmente la terza edizione di Trieste Next venerdì 26 settembre 2014 al Ridotto del Teatro Verdi.
Già ministro della cultura, Nida-Rümelin si confronterà con Nicola Armaroli, dirigente CNR e coautore di Energia per l’astronave Terra (Premio Galileo per la divulgazione scientifica) e Maurizio Fermeglia, rettore Università di Trieste, con la moderazione di Fulvio Longato, docente di Storia della Filosofia Università di Trieste, sul tema “Etica dell’Energia, Energia dell’Etica: rischi, risorse, responsabilità”.
Già ministro della cultura, Nida-Rümelin si confronterà con Nicola Armaroli, dirigente CNR e coautore di Energia per l’astronave Terra (Premio Galileo per la divulgazione scientifica) e Maurizio Fermeglia, rettore Università di Trieste, con la moderazione di Fulvio Longato, docente di Storia della Filosofia Università di Trieste, sul tema “Etica dell’Energia, Energia dell’Etica: rischi, risorse, responsabilità”.
La serata del 27 settembre apre dunque ufficialmente il calendario dei 100 appuntamenti in programma, che vedranno la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali in 20 location e il contributo di oltre 100 partner: questi i numeri della terza edizione del Salone Europeo della Ricerca Scientifica, promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost per celebrare l’eccellenza scientifica della città di Trieste e favorire il dialogo tra mondo della ricerca e mondo dell’impresa in nome di uno sviluppo sostenibile.
EnergETHIC è il titolo di Trieste Next 2014, in un’edizione tutta dedicata al tema dell’energia: convegni, lectio magistralis, conferenze, laboratori e momenti di intrattenimento; grandi ospiti internazionali, rappresentanti delle istituzioni affiancati da ricercatori di fama mondiale e firme autorevoli dell’informazione scientifica e non;eventi di rilievo internazionale come la presentazione del Centro di Supercalcolo, a cura di SISSA, e del Proof of Concept Network, a cura di AREA Science Park, o progetti speciali come VPI-Venice Platform for Innovation and Technology Transfer. Cuore della manifestazione sarà Piazza Unità d’Italia, dove verranno ospitati laboratori e attività per bambini e ragazzi, con Topolino
come ospite d’eccezione, e dove il pubblico potrà scoprire i segreti delle aziende più innovative all’interno della Galleria dell’Efficienza Energetica.
Fino al 28 settembre, Trieste Next accenderà i riflettori sulla città di Trieste, uno dei più importanti centri di ricerca scientifica al mondo, con le sue 2 università, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati di gran lunga superiore ai trend europei (5.7 ricercatori). Una città che racchiude nel Protocollo degli enti “Trieste città della conoscenza” tutte le eccellenze della scienza, ricerca ed alta formazione che operano e vivono sul suo territorio.
Rilevante anche la scelta delle tematiche attorno alle quali far orbitare informazione, cultura, scienza e tecnologia: si tratta di tematiche di interesse globale verso le quali deve essere rivolta l’attenzione del mondo nei prossimi anni. Quest’anno Trieste Next ha messo l’energia al centro della discussione, continuando la tradizione di Trieste Next di portare all’attenzione del grande pubblico temi di interesse globale quali appunto l’energia, l’acqua, il clima, il cibo, l’ambiente, in un’ottica di multidisciplinarità che caratterizza la conoscenza oggi.
Già nel maggio del 2009 John Beddington ipotizzava per il 2030 la “tempesta perfetta” causata dalla mancanza di cibo, acqua ed energia a fronte di una aumento della popolazione mondiale. Le stime attuali prevedono un aumento di circa il 30- 40% della domanda di cibo, energia ed acqua, a fronte di una previsione di produzione non adeguata, anche a causa dei cambiamenti climatici. Inoltre,

l’energia risulta un elemento cruciale per lo viluppo economico scientifico e sociale di un paese. Tutto questo fa dell’energia l’elemento portante di una interdisciplinarità che ben si coniuga con gli sviluppi dell’università, focalizzata sulle grandi sfide del futuro.
LA TERZA EDIZIONE: ENERGETHIC
Quale contributo può dare la ricerca scientifica alla sostenibilità dell’intero ciclo energetico? Quale impatto ha l’innovazione su fonti rinnovabili, bioenergie e sistemi di efficienza e sicurezza energetica sullo scenario socioeconomico internazionale? Quali nuovi orizzonti stanno definendo le imprese che investono nel campo dell’energia? E’ l’energia il focus tematico su cui ricercatori, imprenditori, filosofi, giornalisti, studenti saranno chiamati a interrogarsi nel corso della terza edizione di TriesteNext: dopo il cibo – Save the Food, edizione 2012 – e l’acqua – WaterWISE, edizione 2013 – è ancora una volta un tema di grande attualità a ispirare il progetto dell’edizione 2014 del Salone Europeo della Ricerca Scientifica, curato da un board scientifico presieduto dal rettore Maurizio Fermeglia e composto da 34 membri tra cui rappresentanti dell’industria del settore energetico, scienziati italiani e rappresentanti degli enti di ricerca del territorio di Trieste e delle Università di Udine, Venezia e Trento, nonché giornalisti ed esperti di ambiente ed energia, tra cui Luca Pagni giornalista la Repubblica, Carlo Stagnaro senior fellow Istituto Bruno Leoni, Matteo Verda associate research fellow ISPI, Jacopo Giliberto giornalista Il Sole 24Ore, Marco Cattaneo direttore Le Scienze, Sergio Ferraris direttore QualEnergia, Marco Fratoddi direttore La Nuova Ecologia.
RELATORI INTERNAZIONALI E NAZIONALI
Saranno oltre 150 i relatori della seconda edizione di Trieste Next. Tra gli ospiti internazionali di maggior rilievo: dal filosofo Julian Nida-Rümelin, già Ministro della Repubblica Federale di Germania, al senior energy and engine specialist Jacob Klimstra; da Baatar Chadra, presidente Accademia delle Scienze della Mongolia a Myriam Adela Amezcua Allieri, Istituto Messicano del Petrolio; da Josephine Kaviti Musango, Stellenbosch University, South Africa a Walter Mérida, Clean Energy Research Centre, University of British Columbia.
Numerosi anche gli esponenti di punta della ricerca e delle istituzioni internazionali attive nel settore dell’energia: da Francesca Matteucci, presidente Consiglio Scientifico INAF, a Roberto Cingolani, direttore IIT-Istituto Italiano di Tecnologia; da Carlo Stagnaro senior fellow Istituto Bruno Leoni a Matteo Verda, associate research fellow ISPI; da Marcello Colitti, socio fondatore Oxford Energy Policy Club, già presidente International Advisory Board, Agenzia Internazionale dell’Energia, a Gian Battista Zorzoli, presidente onorario Sezione Italiana International Solar Energy Society, presidente Coordinamento FREE-Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica; da Marino Niola, antropologo e professore di Antropologia dei simboli, Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, a Nicola Armaroli, dirigente CNR e coautore di Energia per l’astronave Terra (Zanichelli), vincitore del Premio Galileo per la Divulgazione Scientifica.
Ampia, infine, la partecipazione dal mondo dell’impresa: tra gli imprenditori già confermati, Alberto Baban, presidente VeNetWork Spa e presidente Piccola Industria Confindustria, Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato Eurotech, Massimo Nicolazzi, amministratore delegato Centrex; Giampaolo Russo, amministratore delegato TAP Italia.
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