"SCIENCE AND THE FUTURE" AL POLITECNICO DI TORINO
“Futuri impossibili, probabili, desiderabili”
A Torino da Lunedì 28 a Giovedì 31 Ottobre 2013, il convegno "Science and the Future" sul contributo della scienza per capire e programmare (per quanto possibile) il nostro futuro.
Il programma aggiornato è disponibile qui.
Lo streaming del convegno può essere seguito a questo link.
A Torino da Lunedì 28 a Giovedì 31 Ottobre 2013, il convegno "Science and the Future" sul contributo della scienza per capire e programmare (per quanto possibile) il nostro futuro.
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Nel 1908 nasceva a Torino Aurelio Peccei, economista, manager e intellettuale che sollecitò una presa di coscienza dei limiti della crescita economica stabiliti dai vincoli fisici del Pianeta, e promosse il famoso rapporto “I limiti dello sviluppo”, elaborato dal MIT e pubblicato nel 1972.
A distanza di oltre 40 anni, la crisi economica mondiale rivela connessioni sempre più evidenti con la disponibilità di energia fossile, di risorse minerarie, sfruttamento della biomassa, degradazione dei suoli e instabilità produzione agricola, inquinamento e cambiamenti climatici.
Al tempo stesso la scienza ha fatto enormi progressi sulla conoscenza dei processi naturali accoppiati a quelli umani, giungendo alla conclusione che l’attuale Antropocene è il periodo geologico dove una sola specie – sette miliardi di Homo sapiens – ha preso il sopravvento sull’intera biosfera modificando a tassi mai prima sperimentati anche atmosfera, idrosfera, criosfera, litosfera. I rischi di una drastica transizione del sistema terrestre a seguito di tale inedita pressione sono concreti ma purtroppo economia, politica e cultura umanistica non hanno ancora raccolto l’urgenza di confrontarsi con tali scenari e con l’immanenza dei vincoli fisici nel progetto dell’umanità dominato dalla sola logica del mercato, della crescita e della competitività: un futuro impossibile.
I cambiamenti in atto – dal clima alla biodiversità – delineano invece futuri probabili che possono minacciare la qualità della vita umana sull’intero pianeta per millenni. Solo uno scatto coraggioso di evoluzione culturale che riporti il prelievo di risorse all’interno dei cicli biogeochimici terrestri potrà dirigerci verso il futuro desiderabile di una specie e di una società stabili e sostenibili. Quattro giorni di discussione al Politecnico di Torino con alcuni rappresentanti di punta della ricerca internazionale vogliono essere occasione per fare emergere un dibattito concreto e sempre più necessario a tutti i livelli della scienza, della cultura e della politica.
Comitato organizzatore:
Ugo Bardi, Roberto Burlando, Marina Clerico, Andrea De Marchi, Giovanni Vincenzo Fracastoro, Caterina Mele, Luca Mercalli, Guido Rizzi, Matteo Luca Ruggiero, Angelo Tartaglia, Sergio Ulgiati, Alba Zanini, Massimo Zucchetti
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