PSICOLOGIA DIGITALE
Alessandro Calderoni |
Calderoni ha raccontato la sua esperienza di come l'uso di Internet possa diventare un'ottima risorsa per aiutare psicologicamente i teenager.
Ha spiegato quanto sia cambiato il modo di comunicare degli adolescenti e dei giovani in genere negli ultimi quindici anni.
La copertina dell'ebook |
Ma chi sono i nativi digitali? Giovani che hanno meno di 25 anni, che sono nati con le tecnologie digitali in casa. L'autore ha tratto il suo resoconto da una sua esperienza personale, come co-ideatore del progetto di aiuto on-line Zheng.
Questo "amico" di nome Zheng è un sito web accessibile gratuitamente che offre un servizio di ascolto e aiuto psicologico a chiunque si connetta. Un habitat virtuale dove gli adolescenti in crisi o in difficoltá possono approdare toccando lo schermo touchscreen.
Come insegnante ed educatrice di adolescenti della scuola media ammiro molto il lavoro che sta svolgendo. Ho esperienza diretta ogni giorno, e so quanto sia importante essere ascoltati. Purtroppo parecchie scuole e i suoi rappresentanti - i prof - non sempre sono all'altezza delle esigenze dei ragazzi.
Mi vengono in mente i 2 episodi di suicidio accaduti l'anno scorso nella scuola dove insegno. Forse il progetto Zheng sarebbe stato un ulteriore aiuto a dei malesseri dell'animo che spesso vengono abilmente celati.
Mi ha fatto sussultare il concetto di immigranti digitali. In gergo web-psicologico i 30/40 enni che fanno uso di questo ambiente virtuale, circa un quinto dell'intera utenza, vengono chiamati immigranti! Per me è stato paradossale essere definita una migrante in quanto provengo da una famiglia di immigranti, esuli istriani.
Pensavo di essermi definitivamente inserita in questa realtá di vita ed invece provo le stesse difficoltá di nonni e genitori nell'innestarmi nella realtà virtuale che il Web propone. Vorrei entrare in questo ambiente nuovo e affascinante che mi permette l'accesso ad un altro "universo", ma ho dei limiti che non riesco ad oltrepassare del tutto.
Ci sto provando, ma la mente mi impone di andare cauta, ho la sensazione ogni tanto che questo mondo mi fagociterá, mi fará sua per sempre e non voglio, perchè desidero essere libera.
Pensavo di essermi definitivamente inserita in questa realtá di vita ed invece provo le stesse difficoltá di nonni e genitori nell'innestarmi nella realtà virtuale che il Web propone. Vorrei entrare in questo ambiente nuovo e affascinante che mi permette l'accesso ad un altro "universo", ma ho dei limiti che non riesco ad oltrepassare del tutto.
Ci sto provando, ma la mente mi impone di andare cauta, ho la sensazione ogni tanto che questo mondo mi fagociterá, mi fará sua per sempre e non voglio, perchè desidero essere libera.
Ossitocina |
Tuttavia ho un peso notevole che mi trattiene sul pianeta Terra e non mi fa adattare completamente a questa nuova dimensione. Il peso è in un certo senso provocato da un fastidio. Sono infastidita da questa nuova esigenza di dover essere sempre connessa. Potrebbe diventare una dipendenza alla quale non voglio sottostare.
Mano di scimpanzè |
Riuscirò io, "dinosaura" nata nel ventesimo secolo, ad adattarmi a un cambiamento ambientale così accelerato? Spero di sì, devo sopravvivere. Condizione necessaria all'evoluzione dei Primati è stata milioni di anni fa l'adattamento del pollice che è diventato più corto e più o meno opponibile alle altre dita più lunghe.
Ora cerco di allenare bene i muscoli del pollice in vista del traguardo evolutivo dal digitus pollex al nuovo pollex digitans. Sperando di non dover prenotare una visita dall'ortopedico. Prenotazione sul web, ovviamente!
Alessandro Calderoni
PSICOLOGIA DIGITALE
Edizioni Ecomind
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