I PRIMI PASSI DI SCIENZA SI FANNO IN CIELO
Nell'estate del 2006 ho mosso i miei primi passi nella scienza. Ero stanco di una parte del mio lavoro che non aveva più alcun possibile sviluppo di nuova conoscenza, e cercavo qualcosa che potesse di nuovo emozionarmi e pormi di fronte a nuove domande e nuove possibili risposte.
Sono stato attratto dal cielo, come è successo a molti uomini che - in passato - si sono interrogati su una serie di fenomeni che avevano proprio il cielo come sfondo. In particolare "i Babilonesi furono i primi, quasi 4000 anni fa, a intraprendere osservazioni sistematiche di Sole, Luna, pianeti e stelle, e a registrarle su tavolette di argilla" (1). Era (ed è) necessario per gli uomini misurare il tempo, e nel cielo si trovano regolarità che funzionano da orologi. D'altronde gli uomini "dovevano conoscere il ciclo delle stagioni per pianificare i lavori agricoli, sapere quanto tempo mancava all'alba e al tramonto per spostarsi senza perdere la via o, ancora, contare i mesi o i giorni che li separavano dalla nascita di un figlio" (2)
Ho sviluppato fino ad un certo punto la passione per l'Astronomia come è successo a tanti giovani. Se non ricordo male il mio primo libro è stato "Vi racconto l'astronomia" (3) scritto proprio da Margherita Hack, recentemente scomparsa, e autrice (insieme a Massimo Ramella) di Stelle, Pianeti e Galassie, pubblicato da Editoriale Scienza nel mese di aprile 2013. E' proprio su quest'ultimo libro che si basa l'articolo che sto scrivendo, che vuol essere anche un ripercorrere un tratto della mia vita.
Ricordo che, in vacanza, cercavo soltanto osservatori aperti al pubblico e mi tenevo costantemente aggiornato con riviste come Nuovo Orione, Coelum, Le Stelle. Era per me un'avventura della conoscenza. Non a caso "Stelle, pianeti e galassie" ha come sottotitolo "Viaggio nella storia dell'astronomia dall'antichità ad oggi": si tratta proprio di un viaggio innanzitutto fra i grandi filosofi e pensatori che hanno posto le basi di ciò che è venuto dopo. E, come di solito capita, c'era già all'epoca chi aveva capito realmente le cose: Aristarco di Samo, vissuto fra il 310 e il 230 a.C., fu "il primo a esporre la teoria secondo cui la Terra e i pianeti ruotano attorno al Sole compiendo orbite circolari (teoria eliocentrica). Purtroppo la teoria geocentrica di Aristotele e poi quella di Tolomeo prevalsero e occorsero diciassette secoli prima che Copernico proponesse di nuovo la teoria eliocentrica" (4).
Ma chi è giovane oggi è facilmente un appassionato di Astronomia? "Certo, come giustamente evidenzia Guidoni, i teenagers di oggi "mostrano assai meno entusiasmo per lo spazio" rispetto a coloro che hanno vissuto in prima persona lo sbarco sul nostro satellite" (5). Per questo motivo, sono proprio i libri come quello di Margherita Hack, a poter raccontare il fascino dell'Astronomia anche attraverso gli scienziati che hanno lasciato il segno, come Copernico, noto per la teoria eliocentrica, Tycho Brahe conosciuto per aver raccolto tutte quelle osservazioni del cielo che sarebbero poi servite a Keplero per formulare le sue famose leggi.
La mia passione per l'Astronomia mi ha portato a frequentare i corsi di Walter Ferreri ed anche a partecipare come relatore in un convegno divulgativo dal titolo "Le risposte della Scienza alle domande dell'Astronomia". Poi mi sono accorto che l'Astronomia è legata a molte altre discipline scientifiche, quindi come si fa a comprendere bene concetti di Astronomia se non si conosce abbastanza (ad esempio) la Fisica? Ed infatti un capitolo di Stelle, pianeti e galassie è dedicato proprio al tema "Astronomia e Fisica", ovvero alla rivoluzione scientifica scaturita soprattutto grazie agli studi di Galileo e Newton.
D'altronde è noto che l'approccio storico-scientifico funziona molto bene a livello didattico. E' proprio studiando come sono nate scoperte, invenzioni e tecnologie che si capisce che cosa oggi sono diventate. A tal proposito molto interessante risulta il "mistero delle righe scure" (6) ovvero la scoperta, ad opera dell'ottico bavarese Joseph Fraunhofer, che portò alla comprensione della composizione chimica del Sole. Fraunhofer notò le righe scure nello spettro delle stelle: tali righe cambiavano a seconda della stella. Fu poi Gustav Robert Kirchoff a capire che ogni gruppo di righe scure è caratteristico di un certo elemento chimico. E allora, a seconda del tipo di righe si potevano identificare gli elementi chimici: ciò significò l'inizio dell'analisi chimica del nostro Sole.
Ci sono molti motivi per leggere Stelle, pianeti e galassie. Infatti, dopo averlo concluso saprete interpretare correttamente alcuni fenomeni che potrà capitarvi di osservare. A cosa mi sto riferendo? Se osservate una stella la cui luminosità varia in moto "ritmico" a che cosa pensate? Alcuni miei studenti, che credono a cartomanti e oroscopi penserebbero agli alieni. E invece potrebbe semplicemente trattarsi di una stella binaria, ovvero di due stelle che orbitano intorno ad un centro comune: la variazione
di luminosità è dovuta al fatto che una stella, passando davanti alla sua compagna ne provoca l'eclissi.
Se invece vi dovesse capitare di osservare una gigantesca esplosione luminosa in pieno giorno a cosa pensereste? A qualche arma segreta di un popolo che ha intenzione di conquistare il mondo? Risposta sbagliata: potrebbe semplicemente trattarsi di una stella, distante qualche centinaio di anni luce da noi, che - alla fine della sua vita - esplode come una supernova. Sarebbe senz'altro uno spettacolo da non perdere. Peraltro completamente gratuito.....
A tal proposito, un ottimo strumento di apprendimento è il Virtual Observatory: se in questa pagina vi posizionate su Astroview e cliccate sull'ingranaggio si aprirà il menu. Vi basterà quindi digitare il nome dell'oggetto per vederne subito l'immagine. Cominciate con M1, che "è il resto della supernova del Granchio che gli astronomi cinesi videro apparire nel 1054 d.C." (7)
E allora, se state muovendo i primi passi nella scienza, perchè per voi essa è una passione che smuove cuore e cervello, un consiglio: start the reading from this book Stelle, pianeti e galassie.
NOTE
(1) Stelle, pianeti e galassie di M. Hack e M. Ramella, pag. 10
(2) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 9
(3) La mia copia uscì nel 2003 per le Edizioni Mondolibri su licenza Giuseppe Laterza e Figli. Credo che la prima edizione risalga al 2002.
(4) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 15
(5) Walter Caputo - "Dalla Terra alla Luna" - Gravità Zero - 25 aprile 2011
(6) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 52
(7) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 49
ALTRI LIBRI NELLA COLLANA "QUATTRO PASSI NELLA SCIENZA" RECENSITI SU GRAVITA' ZERO
Energia - dal fuoco all'elio di Andrea Vico
Virus, microbi e vaccini di Clara Frontali
Sono stato attratto dal cielo, come è successo a molti uomini che - in passato - si sono interrogati su una serie di fenomeni che avevano proprio il cielo come sfondo. In particolare "i Babilonesi furono i primi, quasi 4000 anni fa, a intraprendere osservazioni sistematiche di Sole, Luna, pianeti e stelle, e a registrarle su tavolette di argilla" (1). Era (ed è) necessario per gli uomini misurare il tempo, e nel cielo si trovano regolarità che funzionano da orologi. D'altronde gli uomini "dovevano conoscere il ciclo delle stagioni per pianificare i lavori agricoli, sapere quanto tempo mancava all'alba e al tramonto per spostarsi senza perdere la via o, ancora, contare i mesi o i giorni che li separavano dalla nascita di un figlio" (2)
Margherita Hack |
Massimo Ramella |
Ma chi è giovane oggi è facilmente un appassionato di Astronomia? "Certo, come giustamente evidenzia Guidoni, i teenagers di oggi "mostrano assai meno entusiasmo per lo spazio" rispetto a coloro che hanno vissuto in prima persona lo sbarco sul nostro satellite" (5). Per questo motivo, sono proprio i libri come quello di Margherita Hack, a poter raccontare il fascino dell'Astronomia anche attraverso gli scienziati che hanno lasciato il segno, come Copernico, noto per la teoria eliocentrica, Tycho Brahe conosciuto per aver raccolto tutte quelle osservazioni del cielo che sarebbero poi servite a Keplero per formulare le sue famose leggi.
La mia passione per l'Astronomia mi ha portato a frequentare i corsi di Walter Ferreri ed anche a partecipare come relatore in un convegno divulgativo dal titolo "Le risposte della Scienza alle domande dell'Astronomia". Poi mi sono accorto che l'Astronomia è legata a molte altre discipline scientifiche, quindi come si fa a comprendere bene concetti di Astronomia se non si conosce abbastanza (ad esempio) la Fisica? Ed infatti un capitolo di Stelle, pianeti e galassie è dedicato proprio al tema "Astronomia e Fisica", ovvero alla rivoluzione scientifica scaturita soprattutto grazie agli studi di Galileo e Newton.
Conferenza "Le risposte della scienza alle domande dell'astronomia": da sinistra Guido Cossard, Lorenzo Tei, Claudio Pasqua, Walter Ferreri, Walter Caputo |
Ci sono molti motivi per leggere Stelle, pianeti e galassie. Infatti, dopo averlo concluso saprete interpretare correttamente alcuni fenomeni che potrà capitarvi di osservare. A cosa mi sto riferendo? Se osservate una stella la cui luminosità varia in moto "ritmico" a che cosa pensate? Alcuni miei studenti, che credono a cartomanti e oroscopi penserebbero agli alieni. E invece potrebbe semplicemente trattarsi di una stella binaria, ovvero di due stelle che orbitano intorno ad un centro comune: la variazione
di luminosità è dovuta al fatto che una stella, passando davanti alla sua compagna ne provoca l'eclissi.
Se invece vi dovesse capitare di osservare una gigantesca esplosione luminosa in pieno giorno a cosa pensereste? A qualche arma segreta di un popolo che ha intenzione di conquistare il mondo? Risposta sbagliata: potrebbe semplicemente trattarsi di una stella, distante qualche centinaio di anni luce da noi, che - alla fine della sua vita - esplode come una supernova. Sarebbe senz'altro uno spettacolo da non perdere. Peraltro completamente gratuito.....
A tal proposito, un ottimo strumento di apprendimento è il Virtual Observatory: se in questa pagina vi posizionate su Astroview e cliccate sull'ingranaggio si aprirà il menu. Vi basterà quindi digitare il nome dell'oggetto per vederne subito l'immagine. Cominciate con M1, che "è il resto della supernova del Granchio che gli astronomi cinesi videro apparire nel 1054 d.C." (7)
E allora, se state muovendo i primi passi nella scienza, perchè per voi essa è una passione che smuove cuore e cervello, un consiglio: start the reading from this book Stelle, pianeti e galassie.
NOTE
(1) Stelle, pianeti e galassie di M. Hack e M. Ramella, pag. 10
(2) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 9
(3) La mia copia uscì nel 2003 per le Edizioni Mondolibri su licenza Giuseppe Laterza e Figli. Credo che la prima edizione risalga al 2002.
(4) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 15
(5) Walter Caputo - "Dalla Terra alla Luna" - Gravità Zero - 25 aprile 2011
(6) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 52
(7) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 49
ALTRI LIBRI NELLA COLLANA "QUATTRO PASSI NELLA SCIENZA" RECENSITI SU GRAVITA' ZERO
Energia - dal fuoco all'elio di Andrea Vico
Virus, microbi e vaccini di Clara Frontali
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