I PRIMI PASSI DI SCIENZA SI FANNO IN CIELO

Sono stato attratto dal cielo, come è successo a molti uomini che - in passato - si sono interrogati su una serie di fenomeni che avevano proprio il cielo come sfondo. In particolare "i Babilonesi furono i primi, quasi 4000 anni fa, a intraprendere osservazioni sistematiche di Sole, Luna, pianeti e stelle, e a registrarle su tavolette di argilla" (1). Era (ed è) necessario per gli uomini misurare il tempo, e nel cielo si trovano regolarità che funzionano da orologi. D'altronde gli uomini "dovevano conoscere il ciclo delle stagioni per pianificare i lavori agricoli, sapere quanto tempo mancava all'alba e al tramonto per spostarsi senza perdere la via o, ancora, contare i mesi o i giorni che li separavano dalla nascita di un figlio" (2)
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Margherita Hack |
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Massimo Ramella |

La mia passione per l'Astronomia mi ha portato a frequentare i corsi di Walter Ferreri ed anche a partecipare come relatore in un convegno divulgativo dal titolo "Le risposte della Scienza alle domande dell'Astronomia". Poi mi sono accorto che l'Astronomia è legata a molte altre discipline scientifiche, quindi come si fa a comprendere bene concetti di Astronomia se non si conosce abbastanza (ad esempio) la Fisica? Ed infatti un capitolo di Stelle, pianeti e galassie è dedicato proprio al tema "Astronomia e Fisica", ovvero alla rivoluzione scientifica scaturita soprattutto grazie agli studi di Galileo e Newton.
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Conferenza "Le risposte della scienza alle domande dell'astronomia": da sinistra Guido Cossard, Lorenzo Tei, Claudio Pasqua, Walter Ferreri, Walter Caputo |
Ci sono molti motivi per leggere Stelle, pianeti e galassie. Infatti, dopo averlo concluso saprete interpretare correttamente alcuni fenomeni che potrà capitarvi di osservare. A cosa mi sto riferendo? Se osservate una stella la cui luminosità varia in moto "ritmico" a che cosa pensate? Alcuni miei studenti, che credono a cartomanti e oroscopi penserebbero agli alieni. E invece potrebbe semplicemente trattarsi di una stella binaria, ovvero di due stelle che orbitano intorno ad un centro comune: la variazione
di luminosità è dovuta al fatto che una stella, passando davanti alla sua compagna ne provoca l'eclissi.
Se invece vi dovesse capitare di osservare una gigantesca esplosione luminosa in pieno giorno a cosa pensereste? A qualche arma segreta di un popolo che ha intenzione di conquistare il mondo? Risposta sbagliata: potrebbe semplicemente trattarsi di una stella, distante qualche centinaio di anni luce da noi, che - alla fine della sua vita - esplode come una supernova. Sarebbe senz'altro uno spettacolo da non perdere. Peraltro completamente gratuito.....
A tal proposito, un ottimo strumento di apprendimento è il Virtual Observatory: se in questa pagina vi posizionate su Astroview e cliccate sull'ingranaggio si aprirà il menu. Vi basterà quindi digitare il nome dell'oggetto per vederne subito l'immagine. Cominciate con M1, che "è il resto della supernova del Granchio che gli astronomi cinesi videro apparire nel 1054 d.C." (7)
E allora, se state muovendo i primi passi nella scienza, perchè per voi essa è una passione che smuove cuore e cervello, un consiglio: start the reading from this book Stelle, pianeti e galassie.
NOTE
(1) Stelle, pianeti e galassie di M. Hack e M. Ramella, pag. 10
(2) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 9
(3) La mia copia uscì nel 2003 per le Edizioni Mondolibri su licenza Giuseppe Laterza e Figli. Credo che la prima edizione risalga al 2002.
(4) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 15
(5) Walter Caputo - "Dalla Terra alla Luna" - Gravità Zero - 25 aprile 2011
(6) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 52
(7) M. Hack e M. Ramella, op. cit. pag. 49
ALTRI LIBRI NELLA COLLANA "QUATTRO PASSI NELLA SCIENZA" RECENSITI SU GRAVITA' ZERO
Energia - dal fuoco all'elio di Andrea Vico
Virus, microbi e vaccini di Clara Frontali
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