CROWDFUNDING MADE IN ITALY: PARTE LA RACCOLTA DI CAPITALI ONLINE PER LE STARTUP
La Consob ha dato il via libera alla raccolta di capitali online per le start-up, progetto che di fatto potrebbe portare una boccata d'ossigeno alle imprese, cercando di portarle fuori dal tunnel, lungo, della crisi economica in cui sono crollate da tempo.
Il Governo ha infatti messo a punto ieri un piano per eliminare gli ostacoli burocratici e favorire l'arrivo degli investitori esteri: si chiama «Destinazione Italia» e si baserà sulla semplificazione di norme e autorizzazioni nonché sul ricorso a incentivi e agevolazioni fiscali.
Nei prossimi giorni partirà una task force che metterà a punto un rapporto entro settembre, cui seguirà un provvedimento, forse un decreto legge ad hoc. La task force dovrà individuare settori e territori su cui calamitare i capitali stranieri: spazio a riconversioni industriali, creazioni di nuovi stabilimenti e anche acquisizioni.
Con questo piano, la Consob ha così la possibilità di disciplinare ciò che viene definito ‘equity crowdfunding’, opportunità per le imprese di raccogliere capitali di rischio tramite Internet, rivolgendosi ad un elevato numero di destinatari (crowd) che possono così effettuare investimenti di modesta entità.
Il regolamento è composto da 25 articoli e suddiviso in tre parti che trattano, rispettivamente: le disposizioni generali; il registro e la disciplina dei gestori di portali; la disciplina delle offerte tramite portali.
Il regolamento istituisce, inoltre, il registro dei gestori dei portali, introducendo i requisiti di onorabilità (legata all’insussistenza di condanne penali) e professionalità per chi controlla o amministra le piattaforme.
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