AL VIA L'ARCHIVIO CINEMATOGRAFICO STORICO EDISON SU YOUTUBE CON LE INTERVISTE INEDITE AI PREMI NOBEL
Levi-Montalcini, Dulbecco, Natta, Segrè e altri premi Nobel: le storie che hanno segnato la fisica, la chimica e la medicina del ‘900 nelle interviste inedite dell’archivio storico Edison su Youtube.
Edison inizia ad aprire il proprio archivio foto-cinematografico mettendo a disposizione del grande pubblico su Edison Channel, www.youtube.com/edisonchannel, i principali documentari e film che raccontano più di un secolo di storia dell’industria italiana.
I primi video di Edison Channel su Youtube saranno dedicati ai grandi Nobel per la fisica, la chimica e la medicina con le interviste inedite a ricercatori e scienziati come Emilio Segrè (Nobel per la fisica nel 1959), Giulio Natta (Nobel per la chimica nel 1963), Derek Barton (Nobel per la chimica nel 1969), Salvador Luria (Nobel per la medicina nel 1969), Geoffrey Wilkinson (Nobel per la chimica nel 1973), Paul John Flory (Nobel per la chimica nel 1974), Renato Dulbecco (Nobel per la medicina nel 1977), Ilya Prigogine (Nobel per la chimica nel 1977), Rita Levi-Montalcini (Nobel per la medicina nel 1986). Questa settimana le prime interviste già pubblicate sono quelle a Levi-Montalcini e Luria; a seguire ogni settimana le altre.
(Nel video Rita Levi-Montalcini intervistata da Maurizio Costanzo)
Dalla scoperta dell’antiprotone agli studi sulla genetica batterica e la biologia molecolare, dalla creazione del nylon all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa alla creazione di nuove materie plastiche i protagonisti ci raccontano come abilità tecnica, capacità innovativa, fantasia e fortuna spesso si combinino nel creare le condizioni favorevoli alle scoperte scientifiche.
Gli incontri con i Nobel ci restituiscono non solo le tappe della vita professionale di grandi uomini e donne, ma entrano anche in una dimensione privata fatta di entusiasmi e sentimenti, con rivelazioni talora sorprendenti.
L’archivio cinematografico Edison vanta contributi eccellenti, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista dei soggetti: dai filmati di Ermanno Olmi, ex dipendente Edison, che attraverso la documentazione tecnica degli impianti elettrici e la sensibile descrizione del rapporto tra l’uomo e l’ambiente mette in luce il ritratto della società italiana degli anni ’50 e la rinascita industriale; ai documenti sulle scoperte del premio Nobel Giulio Natta; al cortometraggio “Una storia italiana” scritto da Sergio Zavoli e Enzo Biagi; fino alle interviste con i grandi protagonisti della cultura del ‘900 come il critico d’arte Ernest H. Gombrich, i premi Nobel Michael Brown e Joseph Goldstein (biologia molecolare) e Renato Dulbecco, Ilya Prigogine, Cesare Musatti, Emilio Segrè, Karl Popper e molti altri.
Oltre al maestro Olmi e a tanti altri personaggi che in seguito hanno avuto fortuna nel mondo del cinema, della televisione e del giornalismo, la cineteca Edison può vantare due firme come Pier Paolo Pasolini che scrisse i testi di “Manon finestra due” (con la regia di Olmi) e Italo Calvino che tradusse, per l’edizione curata dalla Montedison, “Le chant du Styrene” di Raymond Queneau (regia di Alain Resnais) per la versione italiana di “La canzone del polistirene” che canta le origini della plastica e della sua rapida diffusione.
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